Declino cognitivo

Salve, scrivo per mia madre 69 anni.

Da un pò di anni ha problemi di memoria e confusione mentale (dimentica spesso quello che le viene detto poco tempo prima, ripete sempre le stesse domande, non memorizza le persone nuove che conosce, si confonde spesso e quello che mi preoccupa di più è che fa confusione non ricordando se ha preso o meno le medicine...)!
Premetto che è DA SEMPRE stata smemorata (fin da quando era giovane la prendevo in giro sul fatto che non ricordava mai nulla) ed è sempre stata 1soggetto molto ansioso... (ha avuto 1 infazia molto difficile, non ha potuto studiare, non ha mai lavorato, dedicandosi sempre e solo a noi figli)... ma da 1pò di anni, dopo la morte di mio padre e vivendo da sola in casa, noto dei peggioramenti, sia dal punto di vista della memoria sia sullo stato perennemente ansioso ed ora noto anche uno stato depressivo.

In seguito a visita neurologica abbiamo fatto dei controlli (RM e test neuropsicologici).
Quello che non mi è chiara è la diagnosi, ovvero se c'è o meno un effettivo declino cognitivo.
Riporto I risultati.

RM ENCEFALO
Presenza di puntiformi aree di alterata intensità del segnale, iperintense nelle
sequenze pesate in T2, a carico della sostanza bianca biemisferica periventricolare, da riferire ad aree di gliosi su base vascolare di tipo cronico.
Le scansioni in DWI non hanno rilevato la presenza di aree ischemiche di recente
insorgenza.
IV ventricolo nella norma.
SVST modicamente dilatato, normoconformato ed in asse rispetto alla linea mediana.
Spazi liquorali della volta e della base ectasici in relazione ad una modesta atrofia corticale su base senile.
Le acquisizioni a strato sottile per lo studio di dettaglio della regione dell'APC
mostrano normale morfologia e regolare
ampiezza deiCAI.
Ispessimento mucoso flogistico delle cellette mastoidee di sinistra.

TEST
Alla prova per deterioramento cognitivo (MMSE) non si rilevano significativi deficit generali, alla prova per le funzioni esecutive (FAB) si riscontra un lieve deficit.
La memoria episodica nella sua componente di Rievocaz.
Differita appare deficitaria, si rielavano punteggi liminari in Rievocaz.
Immediata come nella flessibilità mentale (FV).
Ottimali capacità di problem solving su materiale spaziale (RCPM) e ottimali abilità prassico-costruttive (CDeCDP).
Il test suggerisce la presenza di deficit di memoria episodica e delle funzioni esecutive suggestivi per diagnosi di MCI a domini multipli.
Tuttavia
l’ansia di stato potrebbe aver inficiato molto la prestazione ai test.
Si suggerisce follow-up a 9mesi dopo trattamento di sintomatologia ansiosa.

Il neurologo le ha prescritto Rosuasa, Daparox e Souvenaid flaconi, diciamo come terapia "preventiva"... ma sono un pò preoccupata! La situazione è da considerarsi come declino cognitivo/demenza?
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Signora,

è stato ipotizzato un quadro di disturbo cognitivo lieve (MCI) che potrebbe essere amplificato dallo stato ansioso, infatti è stato consigliato un controllo a nove mesi dopo trattamento dell'ansia.
L'MCI può restare tale o progredire verso forme di demenza più o meno importanti.
In alcuni casi potrebbe anche migliorare con percorsi di riabilitazione cognitiva ed aiuto farmacologico.
I reperti riscontrati alla RM giustificano la sintomatologia descritta.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo Dott.Ferraloro, grazie mille per la sua disponibilità.
Cosa possiamo fare per prevenire il peggioramento di questa situazione? Mi ha accennato ad una riabilitazione cognitiva (di cui mi informerò) e di un aiuto farmacologico.. in merito a quest'ultimo, a quale tipologia di farmaci fa riferimento? Le sembra adatta la prescrizione dei farmaci fatta dal neurologo che l'ha visitata (rosuasa, Souvenaid e Daparox), o fa riferimento ad altra tipologia di farmaci?
(Nella descrizione della condizione clinica ho trascurato un dettaglio forse importante, è un soggetto con ipertesione e colesterolo).
Grazie ancora e buona serata.
[#3]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Signora,

come terapia farmacologica di supporto non mi riferivo ad una categoria specifica ma in generale. I farmaci che si possono utilizzare in questi casi sono molteplici ma, purtroppo, non sempre efficaci, spesso si va avanti a tentativi, infatti parlavo di aiuto.
Riguardo i percorsi di riabilitazione cognitiva dovrebbe rivolgersi a Centri specializzati.
Per il colesterolo è stato prescritto il rosuasa.

Cordialmente

Dr. Antonio Ferraloro