Rm cervello e tronco encefalico

Gentili Dottori,
mia madre di anni 67 è stata sottoposta a RM cervello e tronco encefalico a causa di tremore all'arto superiore destro e frequente deficit di forza a carico dello stesso (quando le succede nn riesce neanche a tenere la penna in mano e a scrivere; tra l'altro la grafia è peggiorata e la scrittura nn è più leggibile come una volta). Dal referto oggi ritirato si evidenzia quanto segue:
"Esame eseguito con tecnica Spin Echo per immagini assiali e coronali T2 dipendenti, con tecnica FLAIR per immagini coronali e assiali, Spin Echo per immagini sagittali e assilai dipendenti da T1 a livello encefalico.
Sporadiche immagini di iperseganle nelle sequenze a lungo TR, di dimensioni limitate, in particolare a carico delle vie bianche in uscita dal corpo calloso verso il giro del cingolo in posizione media (rispetto al piano sagittale) parasagittale sinistra, e laterotrigonale sempre sinistra, cui si accompagna una sottile stria di ipersegnale nelle sequenze alungo TR livello della sostanza bianca anteriore ai corni frontali dei ventricoli laterali, quadro riferibile a modesti esiti gliotici aspecifici a verosimile genesi ipossico-vasolare.
Sistema ventricolocisternale in asse, a morfologia conservata, dilatato in toto su base antrofica".

Ma che significa tutto ciò? Di che patologia si tratta.
Vi ringrazio e Vi saluto cordialmente.
[#1]
Dr. Nunzio Paolo Nuzzi Neuroradiologo 94 7
Gentile Utente 16004,

le alterazioni riscontrate all'esame RM di Sua madre non sono specifiche di una particolare malattia o condizione patologica, ma potrebbero essere legate a una sofferenza di tipo vascolare dell'emisfero sinistro.
Andrebbe inquadrata da un Neurologo, e magari fare ulteriori accertamenti per valutare le arterie cerebroafferenti (ad esempio ecodoppler dei tronchi sovraortici, angio-RM o angio-TC). Di più non è possibile dire, andrebbero viste le immagini e l'esame obiettivo neurologico.
Sperando di esserLe stato utile,
Cordialità.

Dr. Nunzio Paolo Nuzzi
Direttore S.C. Neuroradiologia Diagnostica e Interventistica - E.O. Galliera Genova
paolo.nuzzi@galliera.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2006 al 2012
Ex utente
La ringrazio di cuore Dr. Nuzzi.
Lunedì abbiamo appuntamento dal Neurologo del mio paese.
La terrò informato.
Distinti saluti.
[#3]
dopo
Attivo dal 2006 al 2012
Ex utente
Gentile Dottore,
l'esito della Spect riporta quanto segue:
"lo studio del trasportatore di dopamina a livello delle terminazioni dopaminergiche pre-sinaptiche eseguito mediante analisi qualitativa delle sezioni transassiali, coronali e sagittali ha messo in evidenza disomogenea distribuzione del radiofarmaco nei nuclei della base, con spiccata riduzione della fissazione in entrambi i putamen, specie a sx. Nella norma appare la fissazione del tracciante nei nuclei caudati.
Il reperto tomografico depone per M. di Parkinson ".

Successivamente al ritiro del referto mia madre si è sottoposta a visita neurologica, e la neurologa le ha prescritto 1 cp. dopo colazione di Requip 2 mg RP.

Posto che mia madre non avverte alcun sintomo "fastidioso" ad eccezione del tremore all'arto superiore dx, ci chiediamo se non sarebbe il caso di rimandare la cura a quando i sintomi si faranno più evidenti ed invalidanti, dato che, leggendo il bugiardino, abbiamo riscontrato una marea di effetti collaterali e abbiamo inoltre il timore che iniziando la cura sin d'ora l'organismo possa assuefarsi e non rispondere bene quando ne avrà davvero bisogno.

Gradirei conoscere un Suo parere.
La ringrazio e La saluto cordialmente.
[#4]
Dr. Nunzio Paolo Nuzzi Neuroradiologo 94 7
Gentile Utente 16004,

mi scuso per il ritardo nella risposta, dovuto a un periodo di ferie.
ogni farmaco ha effetti collaterali...ma non è detto che questi si verifichino. se poi malauguratamente si verificasse qualche effetto avverso, la situazione va valutata volta per volta per prendere le opportune decisioni(riduzione del dosaggio, sospensione della terapia, passaggio ad altro farmaco etc). La Sua Neurologa sarà senz'altro disponibile a questa valutazione.

Cordialità
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