Intervento perchè mi verra' la cataratta e per elimanare l'olio di


Devo essere operata vitrectomia OS al policlinico Gemelli di roma.

Il dottore in fase di prima visita mi ha confermato di avere schisi, membrane con cicatrici quindi molto vecchie e un distacco retina infatti verso il naso vedo un'ombra.Miopia OS 6, OD 2,75.
Il dottore mi ha detto che
fara' forse una vitrectomia normale e quindi non mininvasiva (deve valutare), che
usera' l'olio di silicone e non il gas cosi' controllera' meglio
nel tempo l'evoluzione e che quasi sicuramente dovro' subire un altro
intervento perchè mi verra' la cataratta e per elimanare l'olio di
silicone.
Vista la mia giovane eta' di 24 anni appena, come vedete non ho paura
dell'intervento ma che avendo la cataratta e la sostituzione del
cristallino poi dovro' portare sembre occhiali da vicino. Secondo
voi mi verra' sicuramente la cataratta post operazione???E' meglio il gas o l'olio di silicone?
Volevo chiedervi altresi
dopo quando tempo
dall'operazione di solito si puo' riprendere a lavorare e
guidare poiche' per motivi di studio l'8 dicembre ho l'esame di stato da architetto.
Grazie e scusate tanto il disturbo.
[#1]
Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Carissima,
quante domande!!!!
Proviamo a rsipondere:
-non è detto,ma la vitrectomia è un intervento altamente catarattogenetico al punto che molti di noi fanno una lensectomia preventiva!
-Iniezione di aria e/o di gas: spesso si rende necessaria questa tecnica, nei casi piu' comuni di distacco retinico o di fori retinici. L'aria o il gas permettono di chiudere questi fori retinici e di sostenere la retina riattaccata al proprio posto. Tale gas, dopo un periodo di tempo variabile, si riassorbe e viene rimpiazzato dai normali fluidi dell'occhio, che attuano la stessa funzione del vitreo che e' stato rimosso.
In questi casi, la degenza post-operatoria puo' essere piu' complicata, richiedendo posture molto scomode (postura supina), che si possono protrarre per settimane.
Iniezione di olio di silicone: sebbene la maggior parte dei distacchi retinici possano essere corretti con le tecniche fin qui viste, in alcuni casi si rende necessario sostenere la retina riattaccata mediante olio di silicone. Quest'ultima e' una sostanza inerte che e' piu' efficace dell'aria o del gas nel sostenere la retina. Talvolta puo' stazionare nell'occhio per anni, anche se molti chirurghi preferiscono asportarla dopo alcuni mesi in quanto puo' dare origine a tutta una serie di complicazioni, quali l'offuscamento corneale e il glaucoma.
-Decorso postoperatorio
Prima di lasciare il centro chirurgico viene consegnato un foglio con le istruzioni dei farmaci da utilizzare. Il paziente non
deve mai sospendere le cure a meno che sia il chirurgo a dirlo; esse aiutano l’occhio operato a guarire meglio ed a
prevenire complicazioni. In caso di dubbi sulla modalità del corso postoperatorio, il paziente deve contattare uno dei
componenti dell’equipe chirurgica.
Le cure locali postoperatorie solitamente consistono nell’instillazione di gocce o pomate e nell’ applicazione di una
protezione oculare secondo le modalità e per un periodo di tempo che le saranno spiegati dal suo chirurgo.
Alla terapia locale spesso si aggiunge una terapia sistemica di durata variabile, anch’essa descritta nelle istruzioni che
Le verranno rilasciate.
A casa dopo l’intervento
Per applicare i colliri nell’occhio operato, il paziente deve sedersi su una sedia (in alternativa può stare sdraiato a letto),
deve aprire bene ambedue gli occhi e guardare verso il soffitto; poi deve abbassare con l’indice della mano sinistra la
palpebra inferiore; in tal maniera fra l’occhio e la palpebra si forma una specie di coppa che serve a ricevere le gocce di
collirio medicinale; qui con la mano destra vanno instillate 1-2 gocce del prodotto. Il paziente deve poi chiudere le
palpebre (senza stringerle) e attendere per qualche secondo l’assorbimento del prodotto. Quando i colliri prescritti sono
più di uno essi vanno applicati uno di seguito all’altro a distanza di qualche minuto .
E’ bene che almeno nei primi 2-3 giorni sia un familiare, o altra persona, ad instillare/applicare i colliri/pomate.
Durante l’applicazione dei medicinali occorre prestare attenzione a non esercitare pressioni nell’occhio appena operato.
L’occhio operato viene bendato (per uno o più giorni); durante il giorno, il più delle volte si applica un paio di occhiali da
sole che hanno lo scopo di riparare l’occhio dalla luce e soprattutto da eventuali traumi. Durante la notte, invece,
l’occhio, per la prima settimana, va protetto con una “conchiglia” in plastica che in genere viene fornita alla dimissione; la
conchiglia va tenuta in sede con due o tre cerotti; essa serve ad evitare involontari traumi all’occhio ed a proteggere
contro strofinamenti, sempre possibili nel sonno. Il paziente se lo desidera può applicare o meno sotto alla protezione di
plastica una benda sterile: in tal caso si pone delicatamente la benda sull’occhio e poi si applicano alcuni cerotti
diagonalmente per tenere il bendaggio in sede.
Una o due volte al giorno le palpebre dell’occhio operato vanno delicatamente pulite con un fazzolettino detergente
sterile o con un po’ di cotone bollito; chi esegue tale manovra deve evitare pressioni sul bulbo oculare e comunque sulla
parte operata.
Nei giorni seguenti all’operazione l’occhio appare più o meno “rosso” e dolente; c’è inoltre una certa sensazione di corpo
estraneo (dovuta ad eventuali punti ed ai tagli praticati) ed un certo fastidio alla luce.
Nel periodo successivo all’intervento il paziente deve inoltre usare alcune altre attenzioni:
- può dormire dal lato dell’occhio operato purché questo sia adeguatamente protetto con la conchiglia di plastica
che viene fornita;
- non deve assolutamente strofinare l’occhio operato (per almeno un mese); è opportuno evitare gli
strofinamenti,soprattutto se pesanti, anche nei mesi successivi;
- può lavarsi regolarmente il viso facendo però attenzione a non strofinare l’occhio operato ed a non esercitare
pressioni;
- non deve fare sforzi fisici eccessivi; per esempio non deve sollevare pesi superiori ai dieci chilogrammi, non
deve prendere in braccio bambini, animali ecc.
- l’uso di macchinari o di strumenti pericolosi sono sconsigliati per un periodo di almeno una settimana.
Nei casi in cui siano stati iniettati nell’occhio operato sostanze tamponanti (liquide o gassose) sarà importante, per alcuni
giorni, il mantenimento della testa in una certa posizione, che le verrà indicata dal medico. In caso di tamponamento con
gas, che viene riassorbito progressivamente dopo l’operazione, i viaggi in aereo e ad alta quota sono temporaneamente
controindicati. In caso di anestesia generale, qualunque sia la ragione, la presenza della bolla di gas nell’occhio va
segnalata al medico anestesista.
Nel caso in cui venga iniettato olio di silicone come sostanza tamponante sarà necessario, a distanza di tempo, un
ulteriore intervento chirurgico per rimuoverlo.
Il decorso postoperatorio non è fatto però solo di divieti; il paziente fin dai primi giorni può fare molte cose, per esempio:
- fin dal giorno dell’operazione può, con l’occhio non operato, leggere, scrivere, guardare la televisione ecc.. (in
tal caso è preferibile che la lente dell’occhio operato sia esclusa applicando un pezzo di nastro adesivo sulla
sua superficie posteriore).
- Il bagno e la doccia possono essere fatti fin dal primo giorno successivo all’operazione avendo cura di non
3
bagnare l’occhio operato; per lavarsi i capelli attendere 3-4 giorni dall’intervento e durante il lavaggio tenere
l’occhio operato chiuso.
- L’asciugacapelli può essere adoperato purché il getto di aria calda non venga diretto verso l’occhio operato; le
signore possono andare dal parrucchiere già 2-3 giorni dopo l’operazione ma non asciugare i capelli con il
casco.
- La barba può essere fatta fin dal giorno seguente all’operazione.
- I rapporti sessuali sono permessi due- tre giorni dopo l’intervento.
(da consenso informato ad intervento)
Un caro saluto


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