Incisivo spezzato in modo anomalo

Sono una donna di 42 anni e due giorni fa, con una caduta frontale, mi sono spezzata l'incisivo superiore in maniera anomala: frontalmente si é rotto in modo orizzontale, piegandosi verso l'interno della bocca, ma la fessura ha seguito un percorso verticale, come se il dente si fosse "sfibrato", sezionandosi internamente verso la gengiva, lasciando la parte posteriore del dente intatta. Potevo quasi toglere il frammento se non fosse rimasto attaccato parzialmente a un corpo "molle", forse la gengiva o il nervo, non so; ma l'accaduto mi ha permesso di vivere le due ore che anticipavano l'intervento provvisorio con un dolore sopportabile.
Il dentista visionando la lastra mi ha dichiarato che il dente è spezzato orizzontalmente e che al prossimo appuntamento (tra due settimane )dovrei cominciare un trattamento tendente alla devitalizzazione del nervo e alla sostituzione del mio dente con l'impianto di una protesi con un perno. Mi ha precisato che si tratta dell'unica soluzione dato che il dente si è rotto al limite dove finisce la radice del nervo.
(Preciso che il dentista è intervenuto in urgenza sul mio dente limitandosi a porre della colla lungo la fessura anteriore aprendola leggermente per poter fare entrare il materiale, dopo averlo pulito con il getto d'aria fredda per eliminare la saliva che si era depositata.
In effetti dopo l'incidente constatando che il frammento del dente non poteva essere separato completamente ed essendo fastidioso tenerlo piegato all'interno, ho riposizionato la parte del dente nella configurazione unitaria d'origine sino al momento della visita.)
Ora vi chiedo:
- é possibile che una radiografia panoramica possa non mettere in evidenza questo tipo di fessura? ed essere visibile solo un taglio orizzontale?
- ci sono soluzioni alternative che possono evitarmi di subire un intervento cosi' radicale e cercare di salvare il mio dente,(dato che è ancora vivo!)?
L'unico vantaggio che trovo nella soluzione propostami dal dentista è quello estetico (l'incisivo rotto è terribilmente storto...), ma non mi sento d'intraprendere azioni invasive di cui non conosco nemmeno le reali conseguenze che dovro' sopportare.
Inoltre, da qui a due settimane, possono svilupparsi infezioni con questo provvisorio intervento, senza avermi dato antibiotici?
Attendo con una certa ansia un vostro consulto e vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
Dr. Enzo Di Iorio Dentista, Odontostomatologo 3.2k 128 29
Gentile utente,una volta rimossi i frammenti mobili (in anestesia) bisognerebbe vedere quanta parte di radice resta e dove si localizza il margine della frattura(sopra o sottogengivale). Qualora ne dovesse residuare una parte sufficiente (lo si dovrà valutare clinicamente)si potrebbe procedere ad un trattamento endodontico(devitalizzazione) e ad un restauro protesico ancorato ad un perno endocanalare.
Se la frattura si estende sotto il margine gengivale potrebbe rendersi necessario un intervento denominato allungamento chirurgico di corona clinica che ha lo scopo di abbassare i tessuti di sostegno del dente (gengiva e sottostante osso) per rendere accessibile alle precedure restaurative l'intero margine radicolare fratturato.
Naturalmente sulla fattibilità della procedura esposta, nel suo specifico caso, , non posso esprimermi, essendo indispensabile una valutazione clinica diretta.
La saluto cordialmente

Dr. Enzo Di Iorio
Chirurgo Odontoiatra specialista
enzodiiorio@hotmail.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Egregio dottore, grazie per la celere risposta.
Mi sembra di capire che il mio caso sia piu' serio di quello che pensassi: un intervento chirurgico sembrerebbe inevitabile. Pensavo fosse possibile una semplice riparazione consolidando il dente a partire dalla riparazione già realizzata e considerato che non manca nessun pezzo poter salvare il dente.
Cordiali saluti
[#3]
dopo
Utente
Utente
Egregio dottore, grazie per la celere risposta.
Mi sembra di capire che il mio caso sia piu' serio di quello che pensassi: un intervento chirurgico sembrerebbe inevitabile. Pensavo fosse possibile una semplice riparazione consolidando il dente a partire dalla riparazione già realizzata e considerato che non manca nessun pezzo poter salvare il dente.
Cordiali saluti
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Dr. Enzo Di Iorio Dentista, Odontostomatologo 3.2k 128 29
Probabilmente visto che il dentista le ha parlato di sostituzione del dente con un impianto il sospetto che la situazione fosse abbastanza seria (dal punto di vista odontoiatrico) poteva anche sorgere.
Io le ho parlato di una possibile alternativa ma non posso sapere se nel suo caso tale trattamento è attuabile, solo chi la visita potrà giudicare e decidere il da farsi.
Cordiali saluti
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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 226 18
Gentile paziente, penso che la soluzione che le hanno proposto, ovvero la devitalizzazione, la ricostruzione con perno e la corona sia l'unica strada per recuperare il dente.

Una radiografia panoramica ben difficilmente potrà rilevare questo tipo di lesioni.

Non c'è nessuna soluzione alternativa, eccettuato l'impianto, che però è un'altra cosa e va riservato ai casi in cui nemmeno la radice fosse recuperabile; consiste nell'estrazione del dente e la sua sostituzione con una radice artificiale e un dente artificiale.
Ma non mi sembra il suo caso, a quanto lei ci raconta.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio il Dr. Di Iorio e il Dr. Formentelli per l'attenzione prestata al mio caso.
Confortata dalle loro spiegazioni entro un po' di più nell'idea dell'intervento.
Non mi resta che documentarmi nella letteratura dell'impiantistica per consapevolizzare la procedura che dovro' subire, il risultato a cui posso sperare e la durata di vita del nuovo dente.
[#7]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 226 18
Non la chiami "impiantistica"...
Confonde le idee.

Ci chiarisca adesso, a scanso di equivoci: le hanno proposto di DEVITALIZZARE il dente, RICOSTRUIRLO con un perno e fare una capsula, o di ESTRARRE il dente, inserire un IMPIANTO e fare sopra una capsula?
[#8]
dopo
Utente
Utente
In effetti ho usato impropriamente il termine impiantista, sia come terminologia ( impiantologia) che come soluzione facente al mio caso.

La proposta del dentista è quella di devitalizzarmi il dente e di ricostruirlo: allo stato attuale è la sola cosa certa che mi ricordi e non avro' modo di contattarlo prima del mio prossimo appuntamento.
Comunque non mi ha parlato di estrarre il dente.

Colgo l'occasione per precisare che il mio dente è spezzato davanti a metà della corona e che quando dico che la fessura "finisce al limite della radice del nervo" intendo dire che il taglio del dente visibile sulla lastra è situato nel punto dove comincia la parte "viva" del dente, rappresentato come un canalino piu' scuro, (non so se questa puntualizzazione possa cambiare la visione delle cose!).

E' molto interessante constatare con quale attenzione date ascolto a noi pazienti!
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Dr. Enzo Di Iorio Dentista, Odontostomatologo 3.2k 128 29
Ebbene signora, il suo dentista le ha proposto in tutto e per tutto il piano di trattamento di cui le parlavamo io e il dr. Formentelli, l'impianto è un'altra cosa: è una vite in titanio che, inserita nell'osso, sostituisce la radice di un dente mancante e supporta una corona in ceramica.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Il perno endocanalare dove si ancora il restauro protesico di quale materiale è costituito, se non di titanio?
E la costruzione della corona, in ceramica?
Quali sono i materiali di cui diffidare?

Saro' curata in Francia, a Parigi: non sono se la regolamentazione è osservata con la stessa avanguardia!

Grazie ancora
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Dr. Enzo Di Iorio Dentista, Odontostomatologo 3.2k 128 29
Ciascun operatore sceglie le metodiche riabilitative con le quali ha maggior dimistichezza. L'unica cosa di cui deve diffidare è della superficialità e del pressapochismo di chi la cura sia esso medico o odontoiatra, sia esso italiano o francese.
Buone cose
[#12]
dopo
Utente
Utente
Dopo avermi fornito dei chiarimenti e condiviso le vostre conoscenze non mi resta che attivare le uniche competenze che ho: l'intuito e il mio sesto senso!
Merci e a presto.
[#13]
Dr. Lorenzo Ricapito Dentista 316 9
Gentile signora,
a me pare di aver capito che il trauma e l'intervento d'urgenza del suo odontoiatra sia avvenuto ormai 5 o 6 giorni fa.
Mi è sembrato di capire che l'unica procedura effettuata sia stato il reincollaggio del grande frammento coronale che si era fratturato piegandosi all'interno della cavità orale.
E tuttora mi sembra di capire che lei stia abbastanza bene visto che non riferisce di dolori, nè di ipersensibilità, nè di difficoltà alla funzione masticatoria.
Ebbene, crede che non sia ragionevole pensare di attendere un po' in questo stato di benessere, monitorando il tutto nei prossimi 15-30-60 giorni, con le prove di vitalità pulpare, ammesso che il reincollaggio tenga? Che fretta ha? Non crede che ormai non abbia nulla da perdere?
Naturalmente mi corregga se dovessi aver travisato qualcosa leggendo i dialoghi con i colleghi che mi hanno preceduto.

La saluto cordialmente.

Dr. Lorenzo Ricapito.
Perfezionato in Odontoiatria Pediatrica.
Perfezionato in Odontostomatologia dello Sport.

[#14]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottore.

Le confermo che la sola procedura effettuata è stata quella del reincollaggio.
E' vero posso dire di stare abbastanza bene, ma non utilizzo il mio inciso per addentare e faccio attenzione a non urtarlo con gli altri denti, altrimenti avverto una ipersensibilità non piacevole.
(aggiungo che una certa sensibilità si é estesa all'inciso accanto; i due incisivi centrali superiori sono attualmentein in stato di "allerta".)

Non ho pero' ben capito cosa intende per " monitorando il tutto con le prove di vitalità pulpare".
Concretamente cosa mi propone?

La ringrazio intanto per il suo interesse al mio caso.
[#15]
Dr. Lorenzo Ricapito Dentista 316 9
Nei casi di traumi dentali, a parte valutare lo stato della corona "ad occhio" e quello della radice con una radiografia endorale, si deve valutare lo stato della polpa (volgarmente detta nervo). E' importante constatare che sia sempre presente la sua vitalità con delle prove che l'odontoiatra ben conosce o che potrebbe effettuare anche lei stessa valutando se ci fosse o meno sensibilità agli sbalzi di temperatura (sensazione di gelo a contatto con qualcosa di troppo freddo o troppo caldo). Qualora la polpa fosse sana ci sarebbe sensibilità, in caso di necrosi pulpare ("morte del nervo") tale sensibilità non sarebbe avvertita per cui si innescherebbero dei processi patologici vari.
Ebbene, lei riferisce una certa ipersensibilità all'urto e uno stato di "allerta" dei due incisivi centrali superiori, quindi la polpa è vitale anche se sarebbe opportuno valutare, allo stesso modo, lo stato dei denti vicini che potrebbero essere rimasti integri come corona ma lesionati come polpa, ed anche quelli inferiori (è difficile che una "caduta frontale" interessi elettivamente un dente senza coinvolgere più o meno i vicini e/o gli antagonisti).
Questo è il monitoraggio di cui le parlavo:
valutare nel tempo, a 15-30-60 giorni dal trauma, la vitalità dei vari elementi potenzialmente coinvolti e deciderne l'eventuale terapia nel caso si riscontrassero anomalie.

La saluto cordialmente.
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