Ortopedia/discopatia grave

Buon giorno.
Egregi dottori,
Ho 72 anni, sono alto ml 1,77. peso 75 kg.
Da 2 anni soffro con assiduità di mal di schiena. Faccio fatica a piegarmi; guido normalmente, ma se il tragitto è lungo (+ 20/30 km) ne risento; star seduto mi stanca; la notte devo dormire bocconi ( posizione che mi procura meno dolore), ma al risveglio per mettermi ritto devo aiutarmi aggrappandomi a qualcosa di solido; sto bene solo in piedi; cammino ma con andatura molto più lenta di prima.
La diagnosi dello specialista ortopedico è la seguente:
"affetto da lombalgia cronica; la rmn evidenzia discopatia grave L4-L5 e L5-S1. L'esame obiettivo odierno evidenzia:flesso estensione limitata ai gradi medi, non deficit di forza e o sensibilità arti inferiori, riflessi osteo tendinei nella norma.
Si consiglia:
-busto in tela armata su misura par time
-ciclo di laser e tens.
terapia medica: tramal 100 1 cr die" (iniziata ma non conclusa per effetti collaterali).
In settembre/ottobre 2006, su suggerimento del medico curante, ho fatto:
-1 ciclo di ginnastica vertebrale posturale;
-1 ciclo di sedute di massoterapia decontratturante.
quest'anno, come indicato dallo specialista mi sono sottoposto a :
-1 ciclo di laser e tens prima, e poi a
-1 ciclo di ginnastica vertebrale posturale
-1 ciclo di massoterapia lombare
tuttora proseguo con la ginnastica vertebrale posturale.
Poichè finora non ho ottenuto risultati apprezzabili, temo la probabile necessità di un intervento chirurgico.
Al mio medico preoccupa la fragilità ossea, anche se il referto medico della M.O.C. si esprime come segue: "valori densitometrici medi ( gr/cm2) nella norma per sesso ed età (secondo Organizzazione Mondiale Sanità). Non segni evidenti di Osteopenia".
Gradirei comunque avere da Voi qualche indicazione sulla probabile necessità di intervento, sulla complessità dello stesso,sulla possibilità di recupero e suoi tempi.
Qualora si ritenesse necessario o indispensabile intervenire, chiedo se sia consigliata la presenza anche di un neurochirurgo.
Un grazie infinito per un cortese risposta.
Cordiali saluti.
[#1]
Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Egr. sig. Luciano, ha eseguito una Rmn. del rachide cervicale
e del rachide lombo-sacrale ? oltre all'esame radiografico del segmento lombosacrale del rachide nelle proiezioni oblique.
Esegua questi accertamenti diagnostici, perchè è importante valutare, oltre che clinicamente,se vi è una protrusione discale e/o un apondilolistesi, e sopratutto l'ampiezza del canale spinale.
Per una " semplice discopatia " non vi è la necessità di un intervento chirurgico.
Massoterapia, ionoforesi, correnti diadinamiche, marconiterapia oltre alla ginnastica per l'attivazione della colonna vertebrale, oltre ad una terapia farmacologica mirata, dovrebbero risolvere il problema, se ovviamente non vi sono altre patologie che deve andare ad escludere con quegli acccertamenti che le ho suggerito.
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo//Fisiatra
Messina

Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

[#2]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Veramente mi sembra che la RNM abbia mostrato una discopatia a livello lombare. Certo non puo' essere ben valutata se non si visionano le immagini, ma i Suoi disturbi potrebbero trovare soluzione con la chirurgia se i trattamenti conservativi fallissero, perchè alcuni casi di "discopatia" (termine un po' generico)necessitano di intervento chirurgico.
Poi sul tipo di intervento e sulla tecnica da attuare dovrà decidere il Chirurgo (Neurochirurgo o Ortopedico) dopo averLa accuratamente visitata.

Cordialmente

Dr. GIOVANNI MIGLIACCIO
Specialista in Neurochirurgia
Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli
C.so di Porta Nuova,23 - MILANO (MI)
Tel.: 3356320940
giovannimigliaccio@medicitalia.it
https://www.medicitalia.it/giovannimigliaccio/
[#3]
dopo
Utente
Utente
Egg. Prof. Caruso e Dott. Migliaccio,
ringragio entrambi per essere intervenuti sul mio caso. Mi scuso col prof. Caruso per non essermi premurato di ringraziarlo subito, ma l'avrei fatto intrettenendolo con l'esito degli ulteriori accertamenti consigliatimi.Non li ho ancora. Appena in possesso degli stessi sarà mia premura comunicarli.
Di nuova gerazie.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Egregi dottori,
ho effettuato gli esami consigliati,di cui tarascrivo gli esiti:

1)RM CERVICALE E LOMBARE
"L'esame è stato eseguito con tecnica SE, ottenendo immagini nei piani sagittale ed assiale, T1 e T2 pesate.
Accentuata la lordosi cervicale.
Regolari i diametri del canale vertebrale.
Discrete alterazioni artrosiche dei corpi C5-C6-C7.
I dischi interposti sono ridotti di spessore e di segnale in rapporto con fatti degenerativi.
Non immagini di ernia del disco.
Regolari il volume e la morfologia del midollo cervicale, che non presenta alterazioni di segnale.
A livello lombare non sono evidenti modificazioni rispetto al precedente esame del 21/10/2005." Del quale per completezza riporto l'esito:
"RM della colonna lombare (21/10/2005)
L'esame è stato eseguito con tecnica SE, ottenendo immagini nei piani sagittale ed assiale, T1 e T2 pesate.
Regolari i diametri del canale vertebrale.
Moderate alterazioni artrosiche delle articolazioni posteriori.
I dischi L4-L5 e L5-S1, quest'ultimo ridotto di spessore, presentano segnale ridotto in rapporto con fatti degenerativi.
Segnale alterato delle limitanti contrapposte dei corpi L4-L5-S1 in rapporto con alterazioni degenerative discogeniche.
Non immagini di ernia del disco.
Regolare cono midollare.

2) "RADIOGRAFIA DELLA COLONNA LOMBOSACRALE
Vertebre in asse.
Lievi alterazioni artrosiche dei corpi vertebrali.
Ridotto lo spessore del disco L5-S1."

I precedenti esami del 15/10/2005 dicrevano:
"Esami eseguiti RADIOGRAFIA COLONNA DORSO-LOMBO-SACRALE
Accenno a scogliosi Sn-convessa lombare-bassa.
Un po' accentuata la cifosi dorsale.
Lieve deformazioni artrosiche del rachide dorso-lombare.
Ridotto notevolmente lo spazio intervertebrale L5-S1 con sclerosi delle limitanti somatiche affrontate.
Più denso l'ileo a livello delle sincondrosi sacro-iliache"
Un infinito grazie per un consiglio.
[#5]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Caro signor Luciano,
se la terapia conservativa non dà risultati apprezzabili, l'ipotesi di un intervento chirurgico è da valutarsi concretamente.
Però per poter decidere che tipo di intervento e che tecnica utilizzare, come Le ho già detto, è necessaria la valutazione diretta sia del paziente che degli esami eseguiti.
Questi interventi vengono effettuati da Ortopedici e Neurochirurghi, in genere autonomamente, per cui non vi è bisogno che sia presente uno o l'altro specialista che affianchi il chirurgo che esegue l'operazione.

Cordialmente

Dr.Giovanni Migliaccio
[#6]
Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Egr. sig. Luciano, le ulteriori rmn hanno confermato la diagnosi che il suo ortopedico le aveva fatto, e le ribadisco che lei ha un rachide con un'artrosi vertebrale diffusa.
Ha altresì due discopatie L4-L5 e L5 - S1, ossia il restringimento degli spazi discali suddetti.
Deve curare con terapia farmacologica e fisiochinesiterapia completa, specifica e periodica questa sua cronica patologia degenerativa, da usura, patologia, comune e frequente in tutte le persone di una certa età, ma diffusa anche in quelle più giovani.
Non vi è stenosi del canale spinale, non vi sono ernie discali, per cui è da escludere categoricamente un intervento chirurgico, non essendovi nessuna indicazione al trattamento cruento, come è d'altronde ovvio per tutte le artrosi vertebrali con discopatie, senza o con lievi o medie protrusioni discali .
Curando la sua sintomatologia, tra l'altro senza alcun minimo segno neurologico agli arti inferiori, con breve terapia farmacologica, nei momenti di maggior acuzie, ed affidandosi ad uno specialista Fisiatra per un protocollo completo di fisiochinesiterapia ( massaggi, ionoforesi, correnti diadinamiche, ginnastica di attivazione del rachide, marconiterapia ) lei sig. Luciano avrà senz'altro dei benefici e attenuerà di molto la sintomatologia clinica, migliorando come tutti la funzionalità del suo rachide.
Sono questi i trattamenti terapeutici da eseguire per tutte le patologie, come le sue , che sono frequentissime nella popolazione mondiale,nell'arco di età tra 40/50-80 anni .
Nè una sintomatologia che è già diciamo "strutturata" , essendo la sua una patologia degenerativa, come è per il lombalgico cronico, può risolversi radicalmente, ma è un successo mantenere discretamente valida la funzionalità del rachide e permettere una discreta qualità della vita, pur con periodici tempi di remissione o recrudescenza sintomatologica.
Ecco perchè ribadisco sempre, come da orientamento globale della letteratura internazionale, un intervento chirugico,che invece è necessario nelle ernie discali e nelle gravi stenosi del canale spinale o nelle gravi spondilolistesi, è improponibile in casi simili,come il suo, nè risolverebbe o ha mai risolto, il problema della lombalgia con sintomi annessi , se la stessa è data da fattori di usura, da processi degenerativi insiti nelle strutture interessate.
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo // Fisiatra
Messina
[#7]
dopo
Utente
Utente
Al Dott. Migliaccio e al Prof. Caruso un grosso grazie.
[#8]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr.Signor Luciano,
purtroppo a distanza non è semplice nè fare diagnosi nè fare consulti, ma solo ipotesi.
Nel Suo caso,però, a mio parere,ci sono due elementi indiscutibili:
1) il fallimento della terapia conservativa
2) alterazioni"biologiche" del disco
Concordo sostanzialmente con il prof. Caruso, ma non vorrei passare per quello che ha il bisturi affilato sempre pronto all'uso.
Ho sempre ritenuto e ritengo che il buon chirurgo non è quello che sa operare, ma quello che sa quando operare.
Detto questo, nella mia precedente risposta intendevo affermare che, una volta studiato oggettivamente e direttamente il caso clinico, vanno prese in considerazione tecniche chirurgiche, non necessariamente invasive eseguibili per via percutanea in anestesia locale,(neanche spinale)che anche il Collega Caruso certamente conosce.

Buona domenica

Dr.Giovanni Migliaccio
[#9]
Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
E proprio in virtu' di tutto ciò, proprio perchè la principale dote del vero chirurgo non è quella di saper operare, ma quella della saggezza e del buon senso nell’operare e nel saper vedere e capire quando operare, e quando un intervento chirurgico è dovuto, necessario ed utile al paziente, è doveroso ribadire per il sig. Luciano, per l’utenza tutta e per i giovani specialisti quanto segue.
Soprattutto perché l’ortopedico, oltre ad essere un clinico e ad eseguire trattamenti ortesici e trattamenti con tecniche non cruente, è anche e soprattutto un chirurgo, anche del rachide, è importante sottolineare come un intervento chirurgico deve essere eseguito solo quando ve ne siano le indicazioni serie e rigorose, quando esistono i presupposti tecnici assoluti o quanto meno più che ragionevoli.
L’INTERVENTO CHIRURGICO E’ UN PERCORSO TERAPEUTICO CHE QUANDO NECESSARIO, SI IMPONE, MA MAI BISOGNA ALLARGARNE LE INDICAZIONI E MAI VEDERE ED OPTARE DALL'INIZIO SEMPRE, COMUNQUE ED OVUNQUE COME L'UNICA E SOLA
TERAPIA O PENSARE, IMMAGINARE E PERCORRERE UNA SOLA VIA, OVVERO QUELLA CHIRURGICA, PUR AVENDONE LA SPECIFICA COMPETENZA !!!! ERRATO E FUORVIANTE !!!!
Nel CASO SPECIFICO del SIG. LUCIANO DI VICENZA, RIBADISCO PER L’ENNESIMA VOLTA, COME LE PATOLOGIE SIMILI E SIMILARI, OVVERO UN’ ARTROSI VERTEBRALE CON UNA DISCOPATIA LOMBARE, SENZA ALCUNA ERNIA DISCALE O UNA STENOSI SIGNIFICATIVA DEL CANALE VERTEBRALE, NON ESSENDOVI NESSUNA INDICAZIONE TECNICA ALL'INTERVENTO CHIRURGICO, MA PROPRIO NESSUNA, anche volendo essere superinterventisti, e volendo optare per dei surrogati chirurgici non invasivi ma insignificanti, che abbiamo conosciuto tutti e di cui conosciamo bene i loro limiti e la loro inopportunità , in quanto non hanno mai risolto nulla, ripeto tali patologie NON VANNO IN GENERE MAI TRATTATE CHIRURGICAMENTE .
E la terapia farmacologica e fisiochinesiterapia, se fatte bene con completezza, con continuità e con perizia, non sono per nulla un fallimento, ma invece rappresentano le uniche e tuttora valide vie terapeutiche da percorrere.
Anche se ovviamente non sono i presidi terapeutici risolutori definitivi di una patologia stabilizzata , cronica ed evolutiva, come non lo sono i trattamenti chirurgici.
Se poi consideriamo per il caso clinico del sig. Luciano che ha eseguito per trattamenti solo qualche ciclo di ginnastica posturale, di laser e massoterapia, ovvero molto poco ed in misura ridotta, rispetto alle terpie ideali, appare chiaro come, anche nel caso specifico, sussistano ampi margini di miglioramento in virtu’ della necessità di dover effettuare i trattamenti di fisiochinesiterapia nella maniera migliore, più completa e valida.
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo//Fisiatra
Messina

[#10]
Dr. Michele Milano Ortopedico, Chirurgo della mano 1.7k 68 11
Mi permetto di inserirmi nella discussione.
Faccio presente che ci sono numerosi studi che sostengono che gli interventi di erniectomia alla lunga esitavano con una artrosi della colonna vertebrale tale da ricreare la sintomatologia lombosciatalgica (quante schiene disastrate operate 10 anni fa riempiono i vostri ambulatori?). Esistono numerosi studi che sostengono che una terapia attendistica comporta molto spesso una disidratazione del disco intervertebrale con conseguente risoluzione della sintomatologia.
Personalmente io consiglio l'intervento chirurgico SOLO in caso di compromissione radicolare di una certa importanza (blocco dell'attività motoria o blocco dell'attività sensitiva in caso contrario un'adeguata terapia (analgesico e decontratturante + tutore lombare in fase acuta; potenziamento della muscolatura lombosacrale ed educazione del paziente a norme comportamentali tali da evitare l'insorgenza dei sintomi) mi ha sempre risolto i problemi.
Scusate il ritardo della risposta ma l'argomento di discussione era veramente interessante

Dr. M. Milano
drmilano@libero.it - www.lamanoedintorni.altervista.org
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

[#11]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
La discussione è sì interessante, ma nessuno di noi si dovrebbe in questa sede mettersi in cattedra.
I presidi terapeutici di chirurgia del rachide non invasivi definirli <surrogati chirurgici insignificanti>,è un tantino esagerato e un pò presuntuoso visto che la letteratura internazionale da qualche anno se ne sta occupando al fine di ampliare gli orizzonti della conoscenza scientifica, fondamento importante del nostro lavoro quotidiano.
Il signor Luciano ha la libertà di ascoltare tutti i pareri che crede e poi deciderà con maggior consapevolezza.
Cordialmente

Dr.G.Migliaccio
[#12]
Dr. Michele Milano Ortopedico, Chirurgo della mano 1.7k 68 11
Caro collega,
lungi da me mettermi in cattedra. Tutt'altro. Io mi metto in discussione. Ho solo riferito quello che è il mio parere, nel rispetto del parere altrui. Mi piacerebbe avere invece un tuo commento riguardo il mio modo di agire. Cerco il confronto... lo scontro lo lascio ad altri.
Cordialmente
Dr. Michele Milano
[#13]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Caro Milano,
sul mettersi in cattedra non mi riferivo a te, vista la "lectio brevis" precedente.
Sono d'accordo con te e sul tuo comportamento. Per quanto riguarda i danni che negli anni passati si sono fatti a molte schiene, dobbiamo considerarli (fatte le dovute eccezioni) comunque come un patrimonio culturale che ha ci permesso di mettere a punto negli ultimi 20-30 anni tecniche chirugiche estremamente affinate, come la microchirurgia e la chirurgia mini-invasiva appunto facendo tesoro anche degli insuccessi: questa è la Medicina!
Ora si stanno studiando nuove strategie e tecniche poco o per nulla invasive o poco cruente al fine di giungere a risultati che tradizionalmente si raggiungevano con le note tecniche cruente.
Questa è la sfida che vedrà impegnati Neurochirurghi, Ortopedici, Chirughi Vertebrali e come ogni lotta si può anche perdere.Vedremo!

Intanto Ti saluto con cordialità

Giovanni Migliaccio
[#14]
Dr. Michele Milano Ortopedico, Chirurgo della mano 1.7k 68 11
Ah sicuramente, vedremo...
credo che comunque il collega Caruso si riferisse a tecniche non nuove ma vecchie quale l'ozono terapia o similari.
Sicuramente il mal di schiena è forse al momento sottovalutato anche perchè non facilmente quantificabile... Là dove non c'è ernia discale esiste la condizione chiururgica? La protrusione è un qualcosa che va a comprire in maniera significativa (quando si ha il massimo dolore) per poi rientrare e dare un quadro sfumato quando il dolore è compatibile con la possibilità di eseguire una RMN. E' anche vero che molti colleghi, purtroppo (E LUNGI DA ME RIFERMI AI PRESENTI) hanno speculato tanto... troppo. Fisiochinesiterapia inutile per decenni... Interventi ai limiti della correttezza... da qui la confusione che ne deriva.
Forse comunque non è questo il luogo ideale per le nostre considerazioni.
Un caro saluto sia al Prof. Caruso che al Dr. Migliaccio (confronto si... scontro no... :o) ed un saluto particolare soprattutto al signor Luciano che, malgrado le nostre chiacchere, ha il mal di schiena
[#15]
Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Il collega Milano, che ringrazio per il suo brillante intervento, dopo le sue dotte spiegazioni su base anatomo-patologica , asserisce :
" Personalmente io consiglio l'intervento chirurgico SOLO in caso di compromissione radicolare di una certa importanza (blocco dell'attività motoria o blocco dell'attività sensitiva in caso contrario un'adeguata terapia (analgesico e decontratturante + tutore lombare in fase acuta; potenziamento della muscolatura lombosacrale ed educazione del paziente a norme comportamentali tali da evitare l'insorgenza dei sintomi) mi ha sempre risolto i problemi "
D'ACCORDISSIMO !! Collega Milano !!! Ed è quello che consigliano e fanno quasi tutti gli specialisti del settore, QUELLO CHE RIPETO E RIPETO !!!

Il collega Migliaccio dice al collega Milano “ Sono d'accordo con te e sul tuo comportamento. “

Per cui, BENE, si è tutti d’accordo sulla necessita’:
DELL’ INTERVENTO CHIRURGICO SOLO SE VI E’ UN DEFICIT NEUROLOGICO PERIFERICO PER COMPROMISSIONE RADICOLARE DI UNA CERTA IMPORTANZA ( BLOCCO DELL’ATTIVITA’ MOTORIA E SENSITIVA )

Ovvero quello che vado ripetendo e ribadendo da tempo nei vari argomenti simili ed in questo post !!! per spiegare e per dare le giuste informazioni tecniche, senza " salire in cattedra" , ma dicendo tutto e spiegando tutto anche “ fuori cattedra ". L’importante e’ chiarire tutto !!!
E quindi ove non vi e’ da operare, ove non vi sono i motivi tecnici di alcun approccio chirurgico, in virtù di quanto giustamente asserisce anche il collega Milano, e la letteratura specialistica, con cui è d’accordo anche il collega Migliaccio, o un intervento chirurgico tradizionale o in microchirurgia, o mini,mini,mini,mini invasivo è sempre inutile ed…….. invasivo, in quanto non dovuto, non necessario !!!!! e definire in quei casi lungi da qualsiasi pensiero chirurgico, assimilabili a surrogati chirurgici insignificanti, ripeto nel caso specifico di tali patologie chiaramente non chirurgiche, certi gesti chirurgici non è nè esagerato nè presuntuoso, ma è realistico.
Se poi parliamo del loro utilizzo in qualche altra patologia, ove è buon senso un intervento chirurgico, vi è necessità di un approccio chirurgico, anche "a minima" , allora siamo d'accordo !!!
Nè è deprecabile, o errato, collega Milano, in tutta la stragrande maggioranza dei casi, cui accennavi, mantenere uno stato di asintomaticità clinica e di ragionevole funzionalità del rachide eseguendo quindi periodici trattamenti fisiochinesici e/o saltuarie terapie farmacologiche al bisogno!! Tutt'altro !!!
Un cordiale saluto al collega Migliaccio con cui finalmente siamo d'accordo, al collega Milano che ha creato il collant dell'univocità di pensiero ! A dimostrazione che dialogando ci si incontra !!!!
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo//Fisiatra
Università di Messina
[#16]
Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Errata corrige : " Un cordiale saluto al collega Migliaccio con cui finalmente siamo d'accordo ed al collega Milano che ha creato il
" collante " per l'univocità di pensiero ! A dimostrazione che dialogando con serenità, buon senso e scientificamente ci si incontra !
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
[#17]
dopo
Utente
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Se ritieni opportuno inviare comunque il tuo consulto all'utente allora CANCELLA TUTTO QUESTO AVVISO e scrivi qui di seguito, grazie.
[#18]
dopo
Utente
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Signori specialisti buongiorno,
ritorno a Voi dopo molto tempo.Ho eseguito diversi cicli di FKT come più volte consigliatemi. 15 mesi fa sono stato sottoposto a protesi totale al ginocchio dx (intervento ok), però i miei dolori alla schiena si sono accentuati ( sto bene solo in posizione eretta).
Il mese scorso il mio medico mi ha consigliato l'esame radiologico della colonna cervicale-dorsale-lombare in due posizioni, il cui refertob radiologico è risultato essere il seguente:
"Lieve ipotrofia calcare.
Scogliosi destro concava cervico-dorso-lombare.
Cresta iliaca di destra più alta della controlaterale.
Accentuate le curve cifo-lordotiche dorso-lombari.
Alterazioni artrosiche diffuse.
Meno ampi, specie posteriormente, gli spazi intersomatici cervicali e particolarmente da C5 a C7.
Chiazza ipercalcifica si proietta contro il corpo di C6 nella metà inferiore.
Sensibilmente ridotti anche gli spazi discali da L4 a S1 con sclerosi calcare dei piatti somatici contrapposti e dei peduncoli posteriori.
Anello osseo per l'arteria vertebrale all'arco posteriore di C1 (anomalia congenita)".

Il fisiatra che mi ha visitato dopo il suddetto esame radiologico mi ha diagnosticato:
"Lomboartrosi"
e prescritto:
"10 laser rachide lombare
10 interferenziali rachide lombare
10 rieducazione funzione semplice rachide lombare
Utile l'uso del busto ortopedico"

Il mio fisioterapista, considerando gli scarsi risultati ottenuti finora con la FKT mi avrebbe consigliato, in sostituzione della stessa, un ciclo di ossigeno-azoto terapia.
Non so che fare!
Mi potete aiutare con il Vostro illuminato parere?
Grazie e cordiali saluti.
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