Gravidanza/rm rachide lombo-sacrale

Salve,
sono donna di 30 anni con un problema alla schiena da ormai da molto tempo, dovuto (mi avrebbe detto un medico generico) dall'aver praticato danza classica per 8 anni, fino ai miei 13 anni. A partire dai miei 20 anni ho iniziato a soffrire di cervicale e, sotto sforzo, di sciatica e rari mal di schiena, mirati alla zona del bacino.
3 anni fa ho partorito (parto naturale) un figlio di quasi 4 chili (io peso 50/52 Kg per 60cm di altezza) che mi ha aggravato il problema, soprattutto a carico delle ossa del bacino, infatti di tanto in tanto, soprattutto mentre cammino, avverto fitte fortissime in quella zona che mi lasciano a dir poco senza fiato.
Ho quindi iniziato a soffrire frequentemente di male alla schiena e la cosa si associa ad un dolore alla gamba destra.
Ho recentemente eseguito una risonanza magnetica, che recita: "modesta anterolistesi di L5 su S1 in dubbia spondilolisi bilaterale, da confermare mediante indagine radiologica mirata (in realtà mi ero già sottoposta ad una radiografia che aveva mostrato proprio questa cosa). In L4-L5, segni di discomalacia con protusione discale mediana improntante il sacco durale. Non evidenti protusioni discali a carico dei restanti spazi intersomatici visualizzati. Il canale vertebrale centrale presenta dimensioni nei limiti della norma e non si rilevano evidenti aree di altrerata intensità di segnale a carico delle porzioni visualizzate del midollo spinale."
Vorrei sapere se il referto sopra citato può suggerirmi un peggioramento delle mie condizioni nel caso di una seconda gravidanza, e se può essere motivo per programmare un eventuale parto cesareo con la mia ginecologa.
Ringrazio e saluto.
Laura
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66 47
Gentile signora,
una valutazione a distanza di un quadro come il Suo ovviamente non è possibile.
Mi limiterò pertanto a fornirLe alcune informazioni di carattere generale.
1) In caso di spondilolisi (con o senza spondilolistesi) va valutato di volta in volta non solo l'entità dell' interruzione dell'istmo (detta "pars interarticularis" = la porzione dell'arco posteriore vertebrale che si trova esattamente tra l'articolare superiore e quella inferiore),
2) non solo l'entità della listesi (= lo scivolamento della vertebra), ma soprattutto due aspetti:
a) il carattere di evolutività della lesione sul piano antomo/radiografico (aspetti di instabilità diretta = entità di scivolamento della vertebra nel tempo/ aspetti di instabilità indiretta = altezza del disco, grado di degenerazione, presenza di altre malformazioni minori e/o varianti anatomiche associate ecc.)
b) il carattere di evolutività sul piano clinico = a paritè di evoluzione anatomo radiografica valutare
1. le condizioni generali della donna che programma una gravidanza (= stato di salute generale, condizioni di efficienza fisica, fattori di rischio per lassità legamentose congenite e/o acquisite)
2. le condizioni cliniche specifiche relative alla storia naturale di lombalgia e/o lomosciatalgia (ripeto: indipendentemente dalla evoluzione anatomo-radiografica/ tradotto: si può peggiorare clinicamente anche con una quadro radiografico di apparente stabilità e viceversa)
3) Se non c'è spondiloptosi (caduta anteriore della vertebra) il canale del parto è libero.

Come Lei ben comprende una valutazione di questo genere
richiede una visita e la valutazione contestuale delle immagini che il suo ortopedico potra senz'altro fornirLe.

Cordialmente

Dr. Antonio Valassina

Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante

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