Rinite a seguito di diatermocoagulazione
Buongiorno.
Il mio problema parte da lontano: esattamente quarant’anni fa circa, a seguito di frequenti episodi di epistassi, mi fu dapprima cauterizzato un capillare e successivamente, non cessando i sanguinamenti, mi fu praticata una diatermocoagulazione, a seguito della quale mi ritrovai con un foro nella cartilagine che si è andato via via allargando.
Ma i sanguinamenti continuavano e così, essendomi stata riscontrata una varice nel naso, mi fu praticata la “crioterapia”, a seguito della quale i problemi si ridimensionarono abbastanza, seppure non cessarono del tutto.
Ma il fatto è che, avendo convissuto per tutti questi anni con questo foro nel naso che mi alterava la respirazione, io soffro, ormai da anni, di rinite cronica, ma non solo: sono diventata allergica con forti episodi di asma (soprattutto in presenza di cani: se non spruzzo il Ventolin non riesco a respirare).
Ma fin qui ho portato pazienza.
Ora il fatto scatenante per cui vi scrivo è che dall’inizio di dicembre, mi si è chiuso completamente il naso e, in sostanza, non respiro più nè di giorno né di notte; so che dovrò fare un’accurata visita orl, ma l’idea di farmi introdurre una sonda o qualsiasi altra cosa nel naso, mi terrorizza. (negli anni precedenti la crioterapia, ho dovuto ricorrere spesso al P.S. dell’Ospedale per farmi tamponare il naso che, oltretutto perdeva sangue copiosamente da entrambe le narici e sono rimasta traumatizzata da queste esperienze).
Da un autoesame (controllo spesso allo specchio la mia situazione nasale)
ho visto che nella narice di sinistra c’è una massa gelatinosa che sembra muco, ma che non si stacca e presumo si possa trattare di un polipo.
Tutto ciò premesso, che cosa mi consigliate di fare? C’è un farmaco (escludendo i cortisonici ed altri che non possono assumere per via del sanguinamento) che mi possa aiutare? Oppure esiste solo la chirurgia il cui solo pensiero, per i motivi che vi ho esposto, non mi fa dormire la notte?
Chiedo scusa per il romanzo che ho dovuto scrivere, ma ho cercato di essere il più dettagliata possibile.
Grazie per la pazienza nella lettura.
Il mio problema parte da lontano: esattamente quarant’anni fa circa, a seguito di frequenti episodi di epistassi, mi fu dapprima cauterizzato un capillare e successivamente, non cessando i sanguinamenti, mi fu praticata una diatermocoagulazione, a seguito della quale mi ritrovai con un foro nella cartilagine che si è andato via via allargando.
Ma i sanguinamenti continuavano e così, essendomi stata riscontrata una varice nel naso, mi fu praticata la “crioterapia”, a seguito della quale i problemi si ridimensionarono abbastanza, seppure non cessarono del tutto.
Ma il fatto è che, avendo convissuto per tutti questi anni con questo foro nel naso che mi alterava la respirazione, io soffro, ormai da anni, di rinite cronica, ma non solo: sono diventata allergica con forti episodi di asma (soprattutto in presenza di cani: se non spruzzo il Ventolin non riesco a respirare).
Ma fin qui ho portato pazienza.
Ora il fatto scatenante per cui vi scrivo è che dall’inizio di dicembre, mi si è chiuso completamente il naso e, in sostanza, non respiro più nè di giorno né di notte; so che dovrò fare un’accurata visita orl, ma l’idea di farmi introdurre una sonda o qualsiasi altra cosa nel naso, mi terrorizza. (negli anni precedenti la crioterapia, ho dovuto ricorrere spesso al P.S. dell’Ospedale per farmi tamponare il naso che, oltretutto perdeva sangue copiosamente da entrambe le narici e sono rimasta traumatizzata da queste esperienze).
Da un autoesame (controllo spesso allo specchio la mia situazione nasale)
ho visto che nella narice di sinistra c’è una massa gelatinosa che sembra muco, ma che non si stacca e presumo si possa trattare di un polipo.
Tutto ciò premesso, che cosa mi consigliate di fare? C’è un farmaco (escludendo i cortisonici ed altri che non possono assumere per via del sanguinamento) che mi possa aiutare? Oppure esiste solo la chirurgia il cui solo pensiero, per i motivi che vi ho esposto, non mi fa dormire la notte?
Chiedo scusa per il romanzo che ho dovuto scrivere, ma ho cercato di essere il più dettagliata possibile.
Grazie per la pazienza nella lettura.
[#1]
Gent.ma Utente
capisco la Sua riluttanza a rivolgersi ad uno specialista alla luce delle esperienze vissute, ma dalla situazione descritta non credo sia opportuno rimandare ulteriormente. Tanto più che non dovrà fare chilometri per trovare un centro di rinologia che possa dare la migliore risposta al Suo problema. Se per qualche motivo non si volesse avvalere del rinomato reparto di Otorino dell'Ospedale di Circolo di Varese (riferimento nazionale per le problematiche di cui riferisce), sono a Sua disposizione a Legnano.
capisco la Sua riluttanza a rivolgersi ad uno specialista alla luce delle esperienze vissute, ma dalla situazione descritta non credo sia opportuno rimandare ulteriormente. Tanto più che non dovrà fare chilometri per trovare un centro di rinologia che possa dare la migliore risposta al Suo problema. Se per qualche motivo non si volesse avvalere del rinomato reparto di Otorino dell'Ospedale di Circolo di Varese (riferimento nazionale per le problematiche di cui riferisce), sono a Sua disposizione a Legnano.
Dr. Stefano Righini
Otorinolaringoiatria - Chirurgia Plastica Ricostruttiva
Milano
info@stefanorighini.it
[#2]
Utente
Grazie mille per la risposta in tempi brevissimi.
Effettuerò il più presto possibile una visita presso l'Ospedale di Varese, nella speranza che il mio problema possa essere se non risolto, almeno attenuato.
Le farò sapere gli sviluppi.
Complimenti per il servizio reso tramite questo utilissimo sito.
Effettuerò il più presto possibile una visita presso l'Ospedale di Varese, nella speranza che il mio problema possa essere se non risolto, almeno attenuato.
Le farò sapere gli sviluppi.
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Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.3k visite dal 21/12/2007.
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Approfondimento su Rinite
La rinite è una malattia infiammatoria del naso molto diffusa, può essere allergica e causare prurito, ostruzione nasale, starnuti. Diagnosi, cure e complicanze.