Faringite ed antibiotici

Buongiorno,

In data 06/03/2012, in seguito a febbre e forte mal di gola mi è stato prescritto Zitromax 500mg per 3 giorni. Al termine della terapia i sintomi sembravano del tutto spariti.

Il 15/03/2012 sono stato colpito da gastroenterite, con forti dolori nella parte alta delle stomaco e un giorno di febbre a 38. Mi è stato prescritto pantorc 40mg e gaviscon advance per 7gg.

Il 30/03/2012 si è ripresentata nuovamente la faringite con forte arrossamento della gola, ingrossamento moderato delle tonsille, forte arrossamento e ingrossamento del velopendulo, arrosamento della faringe con pustole di colore rosso/arancione.Mi è stato prescritto cefixoral 400mg per 5gg.

Al termine della cura, i sintomi si sono ripresentati dopo 3 giorni. Ho assunto nuovamente cefixoral per 3 giorni ma senza alcun beneficio risolutivo. Così, il medico curante mi ha prescritto ieri Klacid 250mg per 6gg e come protezione per lo stomaco pantorc 40mg e fermenti lattici in quanto soffro di colite spastica cronica.

Al momento questo antibiotico mi crea nausea, lievi dolori addominali, feci non ben formate e in più da qualche giorno il mio viso si è riempito abbondantemente di acne rosacea su guance e fronte, causandomi una forte sensazione di bruciore che non si attenua neanche con l'uso di creme idratanti. Il tratto orofaringeo si prensenta sempre molto arrosato e dolorante, compresi i linfonodi reattivi che ho sul collo.

Come devo comportarmi?

Vi ringrazio.

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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.3k 1.2k
Ormai, devi portare a termine la terapia prescritta. Trascorsi almeno 10 giorni dall'ultimo antibiotico assunto, ti devi sottoporre ad un tampone faringeo per la ricerca di germi patogeni e miceti ed a delle analisi di laboratorio: emocromo con formula, tas, ves, azotemia, gliucemia, pcr, mucoproteine, ebv, citomegalovirus, toxoplsma, es. urine. Una volta in possesso dei relativi risultati, vedremo cio' che, nel tuo caso, sarà piu' utile fare per la risoluzione della patologia. Un cordiale saluto

Dr. Raffaello Brunori