Otite o bruxismo
Buongiorno,
mia figlia di 15 anni pratica nuoto agonistico.
Martedì, dopo un week-end di gare, ha iniziato ad accusare dolore all'orecchio sia fisso che toccando la parte esterna; la porto dal medico di base il quale trova l'orecchio arrossato. Chiedo se si tratta di otite esterna e me lo conferma. Prescrive tobradex e cefixima.
Dopo la terza dose di antibiotico non ci sono miglioramenti, chiamo la dottoressa la quale mi dice di continuare ma non sono convinta e vada il pomeriggio stesso da un otorino. L'otorino visita la ragazza e mi dice che non c'è traccia di otite, che l'orecchio è a posto e che si tratta di un dolore riflesso.
Mia figlia tre anni fa aveva avuto una episodio simile: a seguito di un fortissimo raffreddamento aveva manifestato male all'orecchio. Curata l'infezione (questa volta c'era) il dolore era rimasto e il pediatra (all'epoca aveva 12 anni) ci aveva consigliato di rivolgerci ad un ortodonzista perchè secondo lui il problema era l'articolazione.
In effetti mia figlia digrigna i denti di notte. L'ortodonzista le aveva trovato i muscoli irrigiditi e per risolvere la cosa aveva fatto una cura di 4 gg
con brufen e iniziato con l'indossare il bite non appena è stato pronto. La cosa si era così risolta
Ora io sto pensando che anche questa volta possa essere la stessa cosa anche se lo stesso ortodonzista non trova problemi alla muscolatura: lei infatti dice che non le fa male o più male a chiudere ed aprire la bocca.
Io mi chiedo:
- puo' avere il medico base visto che un arrossamento che in realtà non c'era?
- Puo' magari essere partita un'infiammazione e ora invece il dolore è riflesso? (specifico che mia figlia era da un bel po'di mesi che non metteva più il bite
- se è il dolore è stato causato e/o amplificato dal bruxismo, potrebbe manifestare solo dolore all'orecchio ma avere la muscolatura della mandibola che non duole?
Grazie
mia figlia di 15 anni pratica nuoto agonistico.
Martedì, dopo un week-end di gare, ha iniziato ad accusare dolore all'orecchio sia fisso che toccando la parte esterna; la porto dal medico di base il quale trova l'orecchio arrossato. Chiedo se si tratta di otite esterna e me lo conferma. Prescrive tobradex e cefixima.
Dopo la terza dose di antibiotico non ci sono miglioramenti, chiamo la dottoressa la quale mi dice di continuare ma non sono convinta e vada il pomeriggio stesso da un otorino. L'otorino visita la ragazza e mi dice che non c'è traccia di otite, che l'orecchio è a posto e che si tratta di un dolore riflesso.
Mia figlia tre anni fa aveva avuto una episodio simile: a seguito di un fortissimo raffreddamento aveva manifestato male all'orecchio. Curata l'infezione (questa volta c'era) il dolore era rimasto e il pediatra (all'epoca aveva 12 anni) ci aveva consigliato di rivolgerci ad un ortodonzista perchè secondo lui il problema era l'articolazione.
In effetti mia figlia digrigna i denti di notte. L'ortodonzista le aveva trovato i muscoli irrigiditi e per risolvere la cosa aveva fatto una cura di 4 gg
con brufen e iniziato con l'indossare il bite non appena è stato pronto. La cosa si era così risolta
Ora io sto pensando che anche questa volta possa essere la stessa cosa anche se lo stesso ortodonzista non trova problemi alla muscolatura: lei infatti dice che non le fa male o più male a chiudere ed aprire la bocca.
Io mi chiedo:
- puo' avere il medico base visto che un arrossamento che in realtà non c'era?
- Puo' magari essere partita un'infiammazione e ora invece il dolore è riflesso? (specifico che mia figlia era da un bel po'di mesi che non metteva più il bite
- se è il dolore è stato causato e/o amplificato dal bruxismo, potrebbe manifestare solo dolore all'orecchio ma avere la muscolatura della mandibola che non duole?
Grazie
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Gentile Paziente, poiché il suo disturbo permane nonostante le indagini e le cure del caso le suggerirei di non trascurare una possibile causa di problemi all’orecchio spesso dimenticata: la disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) . Del resto anche la letteratura scientifica riferisce che quando alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatria non sono sostenuti da problemi otologici, o non se ne trova la soluzione , è al possibile conflitto fra condilo mandibolare e orecchio
Se si infilano i mignoli nei Condotto Uditivo Esterno (CUE) , con i polpastrelli verso l’avanti e si battono i denti, è possibile sentire come il condilo mandibolare picchia contro il CUE. Può picchiare così forte che in letteratura ci sono alcuni articoli che descrivono addirittura lo sfondamento della parete posteriore della Cavità articolare Glenoide e l’invasione del CUE da parte del condilo. In realtà il condilo può entrare in conflitti anche più leggeri con l’orecchio: se interessa la tuba ne soffre quello medio, se interessa il CUE PREDISPONE ( non causa) la patologia del CUE, che va da una ipersecrezione di cerume fino all’Otite Esterna: l’irritazione cronica favorisce l’impianto di batteri e funghi. Tra l’altro questo spiega perché ad alcuni bambini il medico fa fatica a introdurre l’otoscopio.
Quell’orecchio tenderà ad andare incontro ad otite esterna quando subentrerà una causa scatenante, come la piscina, che un orecchio non cronicamente irritato può in vece affrontare senza danni. Inoltre, il prurito può indurre il paziente a cercare sollievo nel grattamento, con il rischio di peggiorare la situazione.
Qualche ragguaglio in più sui rapporti fra ATM e orecchio può trovarlo visitando il mio sito internet alla pagina Patolgie trattate-Patologi dell’Orecchio : se si riconosce nelle problematiche trattate, eventualmente mi faccia sapere.
Per questo, oltre ad approfondire le problematiche di specifica pertinenza otorinolaringoiatrica, le suggerisco di consultare anche un dentista gnatologo esperto in problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare, e soprattutto nei rapporti fra ATM e Orecchio: non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità.
Se il dentista riscontrasse un legame fra il tipo di malocclusione dentaria, la posizione del condilo mandibolare a bocca chiusa e l’orecchio o le orecchie interessate, potrebbe e rimuovere con idonei dispositivi il conflitto condilo-orecchio e condilo Tuba: dovrebbe così cessare sia l’eventuale iperproduzione di cerume sia la predisposizione all’otite esterna.
Le suggerirei di dare un'occhiata, in questo stesso sito, agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1898-ceruminosi-e-tappo-di-cerume.html
Sul problema Bruxismo veda anche questo articolo, e apra il link che trova alla fine del testo (la discussione che ne segue è invece abbastanza inutile).
https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/7140-il-ruolo-dell-occlusione-nella-patogenesi-del-bruxismo.html
Se si infilano i mignoli nei Condotto Uditivo Esterno (CUE) , con i polpastrelli verso l’avanti e si battono i denti, è possibile sentire come il condilo mandibolare picchia contro il CUE. Può picchiare così forte che in letteratura ci sono alcuni articoli che descrivono addirittura lo sfondamento della parete posteriore della Cavità articolare Glenoide e l’invasione del CUE da parte del condilo. In realtà il condilo può entrare in conflitti anche più leggeri con l’orecchio: se interessa la tuba ne soffre quello medio, se interessa il CUE PREDISPONE ( non causa) la patologia del CUE, che va da una ipersecrezione di cerume fino all’Otite Esterna: l’irritazione cronica favorisce l’impianto di batteri e funghi. Tra l’altro questo spiega perché ad alcuni bambini il medico fa fatica a introdurre l’otoscopio.
Quell’orecchio tenderà ad andare incontro ad otite esterna quando subentrerà una causa scatenante, come la piscina, che un orecchio non cronicamente irritato può in vece affrontare senza danni. Inoltre, il prurito può indurre il paziente a cercare sollievo nel grattamento, con il rischio di peggiorare la situazione.
Qualche ragguaglio in più sui rapporti fra ATM e orecchio può trovarlo visitando il mio sito internet alla pagina Patolgie trattate-Patologi dell’Orecchio : se si riconosce nelle problematiche trattate, eventualmente mi faccia sapere.
Per questo, oltre ad approfondire le problematiche di specifica pertinenza otorinolaringoiatrica, le suggerisco di consultare anche un dentista gnatologo esperto in problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare, e soprattutto nei rapporti fra ATM e Orecchio: non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità.
Se il dentista riscontrasse un legame fra il tipo di malocclusione dentaria, la posizione del condilo mandibolare a bocca chiusa e l’orecchio o le orecchie interessate, potrebbe e rimuovere con idonei dispositivi il conflitto condilo-orecchio e condilo Tuba: dovrebbe così cessare sia l’eventuale iperproduzione di cerume sia la predisposizione all’otite esterna.
Le suggerirei di dare un'occhiata, in questo stesso sito, agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1898-ceruminosi-e-tappo-di-cerume.html
Sul problema Bruxismo veda anche questo articolo, e apra il link che trova alla fine del testo (la discussione che ne segue è invece abbastanza inutile).
https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/7140-il-ruolo-dell-occlusione-nella-patogenesi-del-bruxismo.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#2]
Utente
buongiorno,
mia figlia è stata vista in prima battuta dall'odontoiatra il quale esclude una malocclusione ma rimane il problema del bruxismo che stiamo trattando con l'utilizzo del bite.
Dopo 4 gg di antinfiammatori il dolore si era ridotto a livello di fastidio ma una volta ripresa la piscina si è ripresentato.... Rivista dal medico di base, l'orecchio sembra essere a posto.
Oltre al dolore effettivamente lamenta un "peso" alla mandibola e un dolore al tatto poco prima del trago sembra proprio dove c'è l'articolazione..
Mia figlia è parecchio giù di morale per questa situazione perchè pur essendo l'orecchio a posto non riesce a nuotare e mi chiedo se effettivamente l'acqua puo' danneggiare.
mia figlia è stata vista in prima battuta dall'odontoiatra il quale esclude una malocclusione ma rimane il problema del bruxismo che stiamo trattando con l'utilizzo del bite.
Dopo 4 gg di antinfiammatori il dolore si era ridotto a livello di fastidio ma una volta ripresa la piscina si è ripresentato.... Rivista dal medico di base, l'orecchio sembra essere a posto.
Oltre al dolore effettivamente lamenta un "peso" alla mandibola e un dolore al tatto poco prima del trago sembra proprio dove c'è l'articolazione..
Mia figlia è parecchio giù di morale per questa situazione perchè pur essendo l'orecchio a posto non riesce a nuotare e mi chiedo se effettivamente l'acqua puo' danneggiare.
[#3]
Anche alla luce di queste sue ultime osservazioni, non posso che confermarle, come mia opinione, quanto già le ho scritto. Via rete, senza un esame diretto del caso, non credo si possa dire di più.
Cordiali saluti ed auguri.
Cordiali saluti ed auguri.
[#7]
Utente
Buongiorno, ho preso appuntamento con uno gnatologo per martedi della prossima settimana. Nel frattempo il medico di base mi ha detto di riprendere gli anti infiammatori (ibuprofene 400 mg mattina e sera ) per altri 3 gg e poi di risentirci per un aggiornamento.
L'infezione all'orecchio è passata.
Il dolore alll'orecchio è un po' variabile: a momenti un fastidio, a momenti fitte e in altri non percepisce dolore. Il dolore all'articolazione mandibolare rimane toccandola così come il peso alle mandibole. Sta comunque continuando ad usare il bite di notte.
Mi chiedevo in una ragazzina di 15 anni (peso 60 kg) quanto di questo brufen si puo' dare senza creare problemi. Il medico mi ha anche prescritto un gastrprotettore.
Vorrei anche rimandarla agli allenamenti di nuoto perchè la vedo molto triste.
Grazie
L'infezione all'orecchio è passata.
Il dolore alll'orecchio è un po' variabile: a momenti un fastidio, a momenti fitte e in altri non percepisce dolore. Il dolore all'articolazione mandibolare rimane toccandola così come il peso alle mandibole. Sta comunque continuando ad usare il bite di notte.
Mi chiedevo in una ragazzina di 15 anni (peso 60 kg) quanto di questo brufen si puo' dare senza creare problemi. Il medico mi ha anche prescritto un gastrprotettore.
Vorrei anche rimandarla agli allenamenti di nuoto perchè la vedo molto triste.
Grazie
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A mio parere , un problema occlusale si manifesta nelle 24 ore e va trattato nelle 24 ore, con il compromesso di poterlo togliere durante i pasti: se la bocca è la causa di un problema, bisogna "cambiare bocca", ma bisogna cambiarla SEMPRE, non solo qualche ora di notte. Ottenere un buon successo con il bite significa aver trovato la corretta postura mandibolare che, senza il bite, veniva (e togliendo il bite viene comunque) dislocata in una chiusura scorretta.
E' del tutto evidente che, rimosso il bite , di giorno se prescritto per la sola notte, come anche rimosso definitivamente dopo mesi, il paziente dal punto di vista dentario può essere esattamente come quando ha cominciato. Il bite costituisce solo una terapia iniziale di una disfunzione cranio-mandibolare, una via di mezzo fra la conferma diagnostica e una prima terapia. Successivamente, MA SOLO SUCCESSIVAMENTE AL RAGGIUNGIMENTO DI UN BUON SUCCESSO CLINICO CON IL BITE, si dovrà provvedere ad una riabilitazione ortodontica, protesica o mista che confermi il risultato ottenuto con il bite, oppure proseguire, come compromesso, con il bite a vita. Lo scopo della riabilitazione (ortodontica , ma anche protesica se il paziente è portatore di dentiera , o di ponti , o gli mancano denti) è quello di modificare i denti in modo da farli intercuspidare mantenendo la postura mandibolare individuata nella fase con il bite. E' altresì evidente che la soluzione finale per una ragazzina di 15 anni è il trattamento ortodontico, di cui il bite, opportunamente conformato, costituisce il primo step.
Cordiali saluti ed auguri
E' del tutto evidente che, rimosso il bite , di giorno se prescritto per la sola notte, come anche rimosso definitivamente dopo mesi, il paziente dal punto di vista dentario può essere esattamente come quando ha cominciato. Il bite costituisce solo una terapia iniziale di una disfunzione cranio-mandibolare, una via di mezzo fra la conferma diagnostica e una prima terapia. Successivamente, MA SOLO SUCCESSIVAMENTE AL RAGGIUNGIMENTO DI UN BUON SUCCESSO CLINICO CON IL BITE, si dovrà provvedere ad una riabilitazione ortodontica, protesica o mista che confermi il risultato ottenuto con il bite, oppure proseguire, come compromesso, con il bite a vita. Lo scopo della riabilitazione (ortodontica , ma anche protesica se il paziente è portatore di dentiera , o di ponti , o gli mancano denti) è quello di modificare i denti in modo da farli intercuspidare mantenendo la postura mandibolare individuata nella fase con il bite. E' altresì evidente che la soluzione finale per una ragazzina di 15 anni è il trattamento ortodontico, di cui il bite, opportunamente conformato, costituisce il primo step.
Cordiali saluti ed auguri
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 6.1k visite dal 13/05/2021.
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