Difficoltà respiratorie

Buongiorno a tutti.

Ho 22 anni, non ho nessuna familiarità per malattie respiratorie, soffro di attacchi di panico, ipocondria e ansia generalizzata.

A settembre dopo aver accusato difficoltà respiratoria mi hanno controllato la saturazione e l'avevo Al 99%, quando sono in ansia e mi preoccupo Mi sento come se stessi in apnea, come se i miei polmoni Non stessero ricevendo ossigeno, Mi sento come se stessi per svenire, Ho la necessità di controllare il respiro, quando sono in certe posizioni ho respiro sibilante, naso sempre chiuso, muco in gola, però prima di soffrire di ansia questi respiri sibilanti, naso chiuso e il muco non mi davano problemi.

Quando mi impegno a fare altro ho un po' di sollievo e non sento particolari difficoltà.

Ho una paura assurda di avere asma, BPCO o insufficienze respiratorie.

P.
S ho già fatte visite cardiologiche complete risultate nella norma.

Grazie per una eventuale risposta.
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Dr. Vito Di Cosmo Pneumologo 1.3k 76 2
Con 99% di saturazione di certo non può avere alcuna insufficienza respiratoria.... La sensazione, penosissima, di respiro corto, peso sul petto, senso di ostruzione è relativa alla tensione nervosa ovvero ansia che non permette il rilassamento dei muscoli inspiratori. Questi tendono ad incamerare sempre più aria tenendo il torace sempre più allargato con i polmoni sempre più pieni. Il respiro corto deriva proprio dal fatto che a polmoni pieni non possiamo ventilare tanta altra aria. Con tutti gli alveoli dilatati, l'ossigenazione è più che normale. L'anidride carbonica, però, si riduce sempre di più e per questo ha la sensazione di svenire.... Ipocapnia che determina alcalosi respiratoria, come quando si gonfiano tanti palloncini per una festa di compleanno....Insomma, la sensazione è di non respirare affatto ma in realtà si sta respirando più della norma, si sta iperventilando con respiri molto frequenti e corti a polmoni molto pieni... Peccato che non possiamo accorgercene e continuiamo a respirare sempre di più con sensazioni sempre peggiori. Con il naso chiuso respiriamo dalla bocca che, essendo più grande, ha resistenze inferiori. Quindi la sensazione dell'aria che l'attraversa è percepita molto meno dal nostro centro del respiro che è automatico e ci spinge a ventilare sempre di più.... Quando si impegna a fare altro, distoglie l'attenzione dal respiro corto e riduce la sua ansia. Se poi si mettesse a camminare a passo veloce andrebbe ad attivare anche i muscoli espiratori. I polmoni si svuoterebbero di più ed il respiro diventerebbe più lungo. La sensazione che l'aria passa attraverso la via aerea alta, "appaga" il centro del respiro che non attiva ancora i muscoli inspiratori... La controprova che sta bene sarebbe semplicissima: misurare la sua saturazione in ossigeno quando sente di non respirare bene. Se la saturazione fosse sovrapponibile a quando si sente bene saprà che si non tratta di problemi respiratori e ciò la rilasserebbe... Altro consiglio è di effettuare frequenti lavaggi delle narici con acqua salina ipertonica. Il naso libero e asciutto da maggiore sensibilità dell'aria che passa e non determina secrezioni che, scolando in gola, spesso determinano quel sibilo che spessissimo viene scambiato per asma... La dispnea, insomma, è paradossalmente più frequente e più importante in caso di ansia che di patologie respiratorie.
CORDIALMENTE

Dr. Vito Di Cosmo ANDRIA
PNEUMOLOGIA TERRITORIALE Barletta-Andria-Trani
Già Pneumologia e Broncologia Ospedale CSS di S G Rotondo

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dopo
Utente
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La ringrazio! Ciò mi tranquillizza.
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