Ansia e stanchezza

Buongiorno da circa una settimana soffro di stanchezza mentale ed attacchi di ansia.
Premetto che non bevo e non fumo non faccio uso di droghe da qualche settimana sto curando una ipertensione.


Premetto che da 6 mesi sto affrontando un periodo molto difficile seguito da un anno veramente difficile per entrambi a seguito di dispiaceri, lutti e dispendio di energie e cargiving, a tal proposito 6 mesi fa mia moglie e caduta in depressione e gli è stato diagnosticato un disturbo depressivo ansioso che per il quale il decorso farmacologico più volte modificato non ha dato gli effetti attesi; e sia sotto percorso psicoterapeutico e farmacologico; con il nuovo psichiatra e ripartita con lo Zarelis 37, 5 il 12 novembre per arrivare a oggi a 225mg insieme a (Lamictal 50 mg) ed EN 2 mg x die x l’ansia.
Ha sempre apatia e umore basso e per questo io sono continuamente messo sotto pressione soprattutto dalle dalle frasi scoraggianti che ogni giorno manifesta come non c’è la faccio più o aiutami!.


Per quanto mi riguarda la mattina mi sveglio e vengo preso da una serie di attacchi di ansia e angoscia seguiti da una tosse stizzosa ed una sensazione di stomaco chiuso ed una leggera sensazione di tremore interno.

Quando mi alzo sento la testa pesante e una sensazione di stordimento che si concentra sulla parte posteriore all’altezza della nuca, gli occhi pesanti e stanchi.


La sera dopo le 18 noto che tendo a migliorare mi sento più attivo, meno ansioso e mentalmente meno stanco.

Mi sono rivolto ad uno psichiatra che mi ha consigliato la Quetidia che non mi ha dato alcun beneficio tanto che ha convenuto di passare all’utilizzo di EN 0, 5 mg x 2 die e devo dire che riesco a gestire meglio l’ansia.
A questo sto associando Betotal Mind Plus.

Tutto sembra nato da una sera mentre giocavo ad un videogioco che ritenevo da mesi utile a distrarmi dalla situazione da qualche settimana ho iniziato a giocare più assiduamente per ore ed avere degli attacchi di ansia dovuti alla foga.
Ad un certo punto sentendomi così agitato la sera di questi eventi ho deciso di cancellare definitivamente quasi arrivando ad odiarlo.


La cosa ambigua e che a seconda di ciò che devo svolgere mi sento carico di adrenalina faccio tutto anche le cose più impegnative con grande concentrazione, ma dopo un po’ la sensazione di stanchezza e stordimento che sento dietro la nuca mi costringe a fermarmi a quel punto ho bisogno di poggiare la testa per rilassarmi, dopodiché arriva la tosse e la nausea.


Se mi fermo per una ventina di minuti e poggio la testa sul divano la sensazione di stanchezza si allevia un po’.
L’ansia e questa sensazione di panico però persistono.

Settimana prossima inizierò un percorso di psicoterapia per capire meglio cosa stia causando tutto ciò, secondo voi cosa potrebbe configurarsi?
Grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.2k 1k 63
Non si può sapere cosa si configurerà dal percorso che ha stabilito di iniziare.

Nel frattempo la terapia farmacologica che sta assumendo è insufficiente e non utile nel lungo termine.

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dopo
Utente
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Grazie Dottore,
La mattina continuo ad alzarmi con la voglia di fare ma mentalmente sino stordito e stanco stento a concentrarmi e mettermi in attività, poi arriva questa ansia che mi pervade che va e viene e mi sento ancora più stordito. Non mi sento apatico tanto meno svogliato, sento una fatica mentale che non mi permette di avere sufficiente concentrazione, avvolte l’impegno che dedico in certe attività mi accende tanto che sovrastano stanchezza e ansia. Poi mi fermo e
e la stanchezza e l’ ansia tornano. Se mi riposo per una ventina di minuti un po’ mi ricarico. In tarda mattina sembra migliorare, la sera mi sento più attivo e concentrato.

In questa fase iniziale sto cercando di autogestite l’ansia prendendo la Quetidia ed evitando il più possibile di prendere En 0,5 mg x 2 volte al di per non incappare in una dipendenza anche perché EN mi crea un grande senso di stordimento che sommato al mio stato mentale mi abbatte molto. Non so se questo approccio sia corretto oppure devo seguire la terapia con EN. Sono perfettamente consapevole che sia Quetidia che EN sono solo palliativi che alleviano lo stato d’ansia e non risolvono per nulla il problema alla radice. Naturalmente Qetidia non crea dipendenza e non da beneficio quanto EN.

Il mio psichiatra sostiene che con una sola valutazione non é possibile stabilire una diagnosi, bisogna aspettare un po' per capire di cosa si tratta, lui dice che con i psicofarmaci si deve agire sempre con grande cautela.
Quando per la prima volta ci si rivolge ad uno specialista per noi pazienti e difficile capire se lo specialista abbia capito di cosa si tratti e stia mettendo immediatamente in campo tutte le azioni necessarie o meno . Credo con convizione che il giudizio di più professionisti aiuti noi pazienti a prendere atto della la nostra condizione e capire se il professionista che abbiamo scelto sia quello giusto.
Secondo lei cosa potrebbe configurarsi e quale approccio terapeutico andrebbe subito intrapreso?
Grazie
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.2k 1k 63
La diagnosi è il primo passo, con una visita almeno ci si orienta e si fornisce la terapia specifica per ciò che si ritiene sia la diagnosi.

Con queste premesse sta perdendo tempo

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dopo
Utente
Utente
In questo ultimo anno si sono susseguiti all’interno delle nostre rispettive famiglie ma anche all’interno della nostra coppia lutti e brutti dispiaceri, inoltre siamo stati oggetto di un forte periodo di stress e dispendio di energie mentali e fisiche non indifferenti dal quale si ipotizza che il crollo psicologico della mia compagna diagnosticato in depressione ansiosa grave in cura da 6 mesi, mi è stato suggerito di rivolgermi allo stesso psichiatra che segue la mia compagna e che ben conosce la situazione, inoltre di rivolgermi ad uno psicoterapeuta. Cosa ne pensa?
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