Dipendenza da cannabis

Salve, sono un ragazzo di 18 anni con un palese problema da dipendenza di cannabis sommato ad altre problematiche.

I miei problemi iniziano durante il covid: fobia sociale, depressione, istinti suicidi, rimuginio di pensieri che mi tengono sveglio la notte... per me era qualcosa di inimmaginabile entrare in un ristorante o a scuola, uscivo solo la notte e solo per comprare sigarette con tanto di cappuccio e mascherina, dopo alcuni mesi di abbandono scolastico i miei genitori mi ricoverano in un reparto di neuropsichiatria dell'età evolutiva (ricovero diagnostico) la cui diagnosi è stata "fobia sociale, ansia generalizzata e tratti narcisistici".
Nel periodo passato in reparto ho fatto "training" per quanto riguarda la fobia sociale con notevoli passi avanti, ma per contro ho conosciuto ragazzi facenti parte della categoria dei "fattoni", di cui ora mi ritrovo a far parte anch'io.

Per 4-5 mesi ho assunto xanax per l'ansia, farmaco che mi è stato tolto improvvisamente, Non molto tempo dopo ho iniziato con l'erba per dormire, che ha funzionato alla grande fino a quando non ho iniziato a consumarla anche di mattina.

I servizi sociali mi hanno collocato in una comunità socio terapeutica, sia per via dell'abbandono scolastico che per consumo di cannabis.

Sono durato una settimana e 4 giorni prima di scappare la prima volta, dopo di che sono scappato quotidianamente per reperire la sostanza nei momenti di piena crisi, entrando in trance ogni volta, senza dare più importanza al mio progetto in comunità ne a nient'altro... avevo in mente solo quel treno da prendere per raggiungere il mio scopo di trovare una canna e staccare la testa.
In seguito ad alcuni rientri in struttura mi hanno trovato del fumo in tasca, che hanno consegnato ai carabinieri e che mi è costato la patente della moto, a cui tenevo davvero tanto e per cui mi ero veramente impegnato.
Dopo 7 mesi di permanenza sono stato dimesso dalla struttura dopo aver fatto partire l'allarme antincendio per poter uscire e correre dal mio spaccino.
Onestamente provo odio costante per me stesso per essermi fatto cacciare e aver sprecato un'opportunità del genere.
La parola "coglione" mi riecheggia in testa ogni volta che vedo il mio riflesso.

Ora sono nuovamente a casa, senza fare nulla di buono, boicottando giornalmente la scuola serale alla quale mi ero speranzosamente iscritto e continuando a consumare erba senza ritegno... per carità, adoro l'erba, ma so che in questa situazione non porterò a termine niente considerando che la mia sindrome amotivazionale è alle stelle.

La mia domanda per gli specialisti del forum è: cosa dovrei fare a questo punto?
farmi chiudere in un'altra comunità più restrittiva?
cercare un medico che mi prescriva qualcosa che mi aiuti ad astenermi dalla cannabis?
rassegnarmi alla dipendenza e restare un parassita dormiente?

Spero che possiate darmi un sentiero da seguire perchè ormai vedo solo un vicolo ceco e la sofferenza è h24, con o senza thc.

Vi ringrazio anticipatamente.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Può iniziare a rivolgersi al serd di pertinenza per far trattare la sua dipendenza ed anche ai servizi psichiatrici per le sue patologie sottostanti.

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