Ansia e paura di svenire

Salve dottori.

Sono una studentessa in medicina e chirurgia, purtroppo non più tanto sicura di questa scelta.
Durante le mie attività formative in reparto, mi è talvolta capitato di svenire o avere capogiri alla vista di procedure mediche più o meno invasive, e ammetto di aver provato non poco imbarazzo.
Di conseguenza, quando mi reco in ospedale o quando io stessa devo sottopormi a dei controlli, provo una grande ansia e, appunto, la paura di poter svenire, in cui c'è un'importante quota del timore del giudizio da parte di colleghi o medici presenti.
A breve dovrò cominciare a frequentare assiduamente e il solo pensiero mi carica di una grande ansia.
Non avevo questo problema prima di intraprendere una carriera in ambito sanitario, che è sempre stata la mia prima scelta.
Ho un profondo interesse nei confronti di ciò che studio, mi piace il contatto con i pazienti, ma non posso fare a meno di pensare che non potrò essere un medico con queste limitazioni, che non posso essere d'aiuto a qualcuno se sto male a mia volta, il che mi sta portando a considerare che forse sia meglio che mi ritiri dal corso di laurea.
Purtroppo ciò mi spaventa ancora di più, dato che non ho altri interessi e non saprei cos'altro poter fare; tra l'altro sono ormai al quinto anno, quindi ho paura di mandare all'aria anni di studio e sacrifici.
Dunque, prima di prendere decisioni di cui molto probabilmente mi pentirò, mi chiedo e vi chiedo se sia possibile far fronte a questo problema o se una persona "impressionabile" come me non sia compatibile con il corso di laurea e la futura professione.

Vi ringrazio per la vostra attenzione e vi auguro una splendida giornata.