Patologia misteriosa ^?

salve dottore
lei gia mi ha risposto diverse volte ma pur contattando piu' di uno pschiatra non vengo a capo della mia patologia , allora io ho 50 anni, fino a 20 anni ho fatto un vita morta in tutti i sensi, non socializzavo, non avevo voglia, umore pessimista, un giorno un evento mi cambio la vita, una rapina a mano armata e quest' episodio mi costrinse a stare un anno chiuso in casa.

contattattai uno psic che mi diagnostico fobie varie e in piu depressione e pensieri ossessivi trattandomi con antidepressivo eutimil a 2 compresse giornaliere senza ansilotico
dopo 1 mese ebbi un cambiamento molto intenso che mi prvocava continua volonta, mancanza di sonno, socializzazione eccessiva ecc poi man mano aggiungendo ansilotico sta eccitazione si stabilizzo.
poi passati 5 mesi e che la depressione sembrava stanata scalammo il farmaco gradatamente eliminandolo.

dopo 5 mesi tutto tornato come prima e quindi ricomiciai con la stessa patologia ma contrariamente all aprima volta commisi alquni furti, sono speso gran parte dei miei soldi ecc poi quando il mio psich dopo attenta valutazione e dopo 20 anni mi diagostico il bipolarismo2, dandomi dei farmaci.
io non convinto andai da un altro dell'asl tendenzialmente meno interessato ai soldi rispetto ad un privato che non confermo' il bipolarismo ma semplice depressione con varie fobie, ansia e pensieri ossessivi pero' rimanendo gli stabilizzatori.
ora al momento e' tutto regolare l'umore' e stabile ma accompagnato da improvvisi pensieri negativi di grado medio.
insomma a chi devo rivolegere?
secondo lei umore stabile ma con improvvisi pensieri negativi puo essere segno bipolarismo?
e in caso negativo come mai poi gi stablizzatorihanno fatto in modo che non facessi piu determinate cose?
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
Il suo percorso ha un andamento complesso e la diagnosi può riguardare diversi aspetti che, come già indicato ripetutamente, vanno valutati ed inquadrati da uno specialista dal vivo.

La diagnosi differenziale tra i vari disturbi richiede tempo, continuità e osservazione clinica.

In assenza di questi parametri è ovvio che risulta essere meno fine ed anche problematica nella gestione.

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grazie dottore b.serata
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