Ansia e danni neurologici
Buonasera,
Sono un ragazzo di 25 anni.
Ho sempre sofferto di ansia con tratti ossessivo compulsivi fin da adolescente.
Questa estate dopo aver lasciato la sigaretta elettronica dentro i pantaloni in lavatrice ho stupidamente dato un tiro.
Voglio premettere che la sigaretta era scarica e probabilmente io non ho inalato quasi nulla.
Ciò non toglie che da quel momento in poi ho avuto il terrore che il detersivo al suo interno possa averlo inalato e possa avermi causato danni neurologici irreversibili, poiché sempre da quel giorno ho avuto un fastidio strano e pulsante al polso che è durato mesi.
Neanche a dire che dopo quel accaduto sono stato malissimo, ho avuto un attacco di panico e ciò è sfociato anche in uno stato di malessere generale tra mal di testa e nausea.
Quella sera pensai di essermi rovinato e questo pensiero ancora vive nella mia testa a mesi di distanza e non riesco a non pensarci e mi fa vivere in uno stato di ansia costante.
Ho perennemente la sensazione che ciò che mi circonda non è reale e sia sfocato o come troppo grigio.
Voglio premettere che la stessa identica paura dei danni al cervello l'ho avuta da adolescente dopo aver fumato della marijuana e ciò mi ha portato a un anno pieno (e forse più) di derealizzazione e depersonalizzazione.
Insomma, sono sintomi che conosco benissimo e la mia razionalità dovrebbe portarmi a tranquillizzarmi ma proprio non riesco, sono entrato in un loop e penso di avere qualcosa che non va al cervello.
Vi chiedo se la paura è fondata o quello che sto vivendo sia "solo" frutto dell'ansia.
Ad oggi dopo mesi vivo per inerzia, mi mancano le energie e non riesco a vivere con tranquillità.
Sono un ragazzo di 25 anni.
Ho sempre sofferto di ansia con tratti ossessivo compulsivi fin da adolescente.
Questa estate dopo aver lasciato la sigaretta elettronica dentro i pantaloni in lavatrice ho stupidamente dato un tiro.
Voglio premettere che la sigaretta era scarica e probabilmente io non ho inalato quasi nulla.
Ciò non toglie che da quel momento in poi ho avuto il terrore che il detersivo al suo interno possa averlo inalato e possa avermi causato danni neurologici irreversibili, poiché sempre da quel giorno ho avuto un fastidio strano e pulsante al polso che è durato mesi.
Neanche a dire che dopo quel accaduto sono stato malissimo, ho avuto un attacco di panico e ciò è sfociato anche in uno stato di malessere generale tra mal di testa e nausea.
Quella sera pensai di essermi rovinato e questo pensiero ancora vive nella mia testa a mesi di distanza e non riesco a non pensarci e mi fa vivere in uno stato di ansia costante.
Ho perennemente la sensazione che ciò che mi circonda non è reale e sia sfocato o come troppo grigio.
Voglio premettere che la stessa identica paura dei danni al cervello l'ho avuta da adolescente dopo aver fumato della marijuana e ciò mi ha portato a un anno pieno (e forse più) di derealizzazione e depersonalizzazione.
Insomma, sono sintomi che conosco benissimo e la mia razionalità dovrebbe portarmi a tranquillizzarmi ma proprio non riesco, sono entrato in un loop e penso di avere qualcosa che non va al cervello.
Vi chiedo se la paura è fondata o quello che sto vivendo sia "solo" frutto dell'ansia.
Ad oggi dopo mesi vivo per inerzia, mi mancano le energie e non riesco a vivere con tranquillità.
Il disturbo ossessivo compulsivo non è gestibile sul piano razionale, anzi peggiora, perché mantiene il pensiero ossessivo ben presente nella mente. E' utile una consulenza psichiatrica, di un medico specialista in psichiatria; la terapia più efficace comprende una cura farmacologica associata a terapia cognitivo comportamentale. Non è "solo" ansia, è un disturbo ben conosciuto, che richiede impegno da parte del paziente e del terapeuta.
Franca Scapellato
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 280 visite dal 05/06/2025.
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