Attacchi di panico ed ansia

Buongiorno, sono un uomo di 55 anni affetto da attacchi di panico ed ansia.
Attualmente sono in cura dal mio psichiatra con Sertralina 150 mg da 4 mesi e 8 gocce di EN 3 volte al giorno (mattina, mezzogiorno e sera) da Gennaio 2025.
Soffrendo ancora di sintomi residui il mio specialista mi ha introdotto Trittico in gocce 60 mg/ml con il dosaggio di 5 gocce al mattino e 15 gocce la sera prima di andare a letto.
Dopo circa 20 giorni in cui le cose sembravano andare un pò meglio, ho ricominciato ad avere forte ansia anticipatoria che a volte riesco a gestire ed altre volte no.
Il mio psichiatra mi ha detto che la combinazione dei 2 farmaci risultava per me troppo attivante ed ha deciso di ridurmi il dosaggio del Trittico dalle 20 gocce totali (che da quanto ho letto equivalgono a 40 mg) al dosaggio di 10 gocce totali in unica assunzione la sera prima di andare a letto.
Mi sto attenendo a quanto prescrittomi.
Non volendo mettere in dubbio quanto affermato dal mio medico di cui mi fido, la mia domanda è se nella vs esperienza vi risultano, in tale combinazione, Sertralina 150 mg e Trittico 40 mg casi di attivazione con aumento dell'ansia anzichè una diminuzione.
Grazie per l'eventuale risposta.
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
Più che altro non è che sia stata fatta una modifica specifica per la sua diagnosi, 20 gocce di trittico non direi che possano influenzare l'andamento del panico

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Utente
Utente
Buongiorno Dottore, faccio una premessa, sono alto 188 cm e peso 124 kg. Mi è stato detto che questo potrebbe inficiare la terapia con Sertralina. Faccio attività fisica che consiste in camminare a passo svelto per 1 ora circa 2/3 volte a settimana. Da quando assumo Sertralina sono dimagrito 3 kg anche perchè mi provoca inappetenza e spasmi allo stomaco che a volte mi piegano in 2. Al momento quello che ravviso come sintomo è soprattutto una forte ansia anticipatoria (per il momento non sfociata in un attacco di panico o d'ansia) e tremori alle mani ed alle gambe. I miei attacchi sono stati definiti paucisintomatici. Infatti non hanno mai avuto come sintomo tachicardia ne il classico nodo alla gola come se non potessi respirare. Il sintomo più forte che abbia avuto in passato è stata derealizzazione e il classico "magone" con sensazione di paura estrema e "tuffi" al cuore. La mia diagnosi è stata Disturbo d'ansia Generalizzata con attacchi di panico paucisintomatici. Alla luce di questa premessa volevo chiederLe se Lei consiglierebbe il passaggio ad altro farmaco (essendo 4 mesi che assumo sertralina (vengo da 40 mg di Citalopram che non avevano risolto il problema) oppure opterebbe per un aumento del dosaggio della Sertralina. L'unico farmaco con cui sono stato bene negli anni scorsi è stata la Paroxetina a dosaggi di 10, 20 e 30 mg, interrotta nel 2016. dopo 2 anni dall'interruzione ho avuto una ricaduta nel 2018 risolta con Paroxetina 30 mg. Grazie.
Segnala un abuso allo Staff
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
Più che paucisintomatici, direi con sintomi atipici. Ma la diagnosi di fondo non è panico, per cui i farmaci di prima scelta sarebbero altri (ammesso che la diagnosi sia quella che deve essere e non una semplice descrizione del quadro clinico).
Dalla sua storia però si sa che Lei risponde alla paroxetina 30 mg. Quindi perché alla fine non è stata usata quella ? E? stata riprovata ma non ha funzionato ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Utente
Utente
Buon pomeriggio Dottore, lei quindi ritiene che non sia panico. A suo parere di cosa potrebbe trattarsi, Ansia e/o depressione ? 2 Psichiatri mi hanno diagnosticato Ansia e Panico potrebbe esserci un errore da parte di entrambi ? No, la paroxetina non è stata reintrodotta ed ovviamente non so se avrebbe funzionato ancora. Sono pronto a fissare un appuntamento presso il suo studio e cercare di venirne fuori. Vorrei solo un pò di chiarezza in questa situazione che dura da 1 anno e mezzo. Lo psichiatra che mi aveva in cura prima mi fece passare dalla paroxetina 30 mg al citalopram 20 mg ritenendo la paroxetina un farmaco con troppi effetti collaterali e che crea dipendenza. Venendo da una situazione di benessere ho continuato per quasi 2 anni con citalopram 20 mg poi purtroppo c'è stata la crisi. In molti, addetti ai lavori e non, mi hanno detto che il passaggio da 30 mg di paroxetina a 20 di citalopram sia stato sub-ottimale e probabilmente la causa della crisi... ma vai a sapere... Adesso mi trovo in questa situazione e vorrei stare meglio. Le chiedo un parere sia sulla diagnosi ed ovviamente su che tipo di percorso terapeutico intraprendere. Come Le dicevo sono pronto anche ad un consulto personale presso il suo studio. Vorrei solo capire bene il problema e trovare la soluzione. La ringrazio.
Segnala un abuso allo Staff
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
La diagnosi l'ha riportata Lei e non dice Disturbo di Panico.

" No, la paroxetina non è stata reintrodotta ed ovviamente non so se avrebbe funzionato ancora."

Ma c'è un motivo per cui la cosa più ovvia e in continuità col passato è stata invece scartata ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Utente
Utente
Dottore, no... non c'è un motivo che io sappia per cui la Paroxetina non è stata reintrodotta. Gliel'avrei detto. Le diagnosi dei 2 medici sono state la prima Disturbo di Attacchi di Panico Paucisintomatici e la seconda Disturbo d'Ansia Generalizzata, così vi è scritto in ricetta. Ho semplicemente riportato quello che è stato scritto. Vorrei poter avere la sua opinione, so che non è possibile da lontano diagnosticare ma solo una semplice opinione visto che ha detto che i farmaci di prima scelta non sono quelli che attualmente sto assumendo. Posso mettermi in contatto con uno dei centri dove esercita per fissare un appuntamento. La ringrazio.
Segnala un abuso allo Staff
Utente
Utente
Erroneamente si è ricaricato il primo intervento mio.
Segnala un abuso allo Staff
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
La mia opinione è che, avendo risposto nel tempo ad una terapia alla dose x, sarebbe stato logico far riferimento a quello. E' possibile che in con una cura di per sé proponibile come questa però non ci sia risposta, specialmente se si tratta di panico come meccanismo dominante, perché la paroxetina è di solito la prima scelta nel panico.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Utente
Utente
Buongiorno Dottore, mi sto accorgendo che superati i 4 mesi di assunzione di Sertralina a 150 mg sembrano essere spariti gli attacchi di panico (al momento non ne ho avuti) ma persiste cmq una moderata ansia di fondo (anticipatoria) che a volte mi fa temere per l'insorgenza di eventuali "attacchi". Volevo chiederLe, vista la diminuzione del trittico a 10 gg (20 mg) dalle 20 gg che assumevo (40 mg) al giorno la sera prima di andare a letto che almeno per il momento non ha risolto quest'ansia di fondo, se in base alla sua esperienza potrei ottenere ulteriore beneficio assumendo qualcosa che possa contrastare l'effetto attivante (ho letto che la sertralina ha anche un effetto dopaminergico minore oltre a quello serotoninergico prevalente) della stessa sertralina. Oppure se fosse il caso di fare ritorno alla Paroxetina (io assumevo eutimil) ed in quali dosaggi considerando che l'ultimo che assumevo era 30 mg ormai a Novembre del 2022. Non le chiedo ovviamente alcun tipo di prescrizione ma solo la sua opinione. Ho controllo dal mio psichiatra per un'eventuale rivalutazione il 4 settembre. La ringrazio per il tempo che mi sta dedicando e per le Sue celeri risposte. Saluti.
Segnala un abuso allo Staff
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
Innanzitutto le consiglio di non mettersi a ragionare su nozioni tecniche che non conosce, è privo di senso (ovvero i concetti di attivante e i dettagli sui meccanismi d'azione, che a queste dosi sono da considerarsi sovrapponibili). Queste considerazioni sul fatto che il trittico faccia differenza le abbiamo già fatte nella prima risposta.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Utente
Utente
Buon pomeriggio Dottore, non intendo in alcun modo fare discorsi tecnici o altro. Sto seguendo la cura del mio psichiatra e mi fermo li anche se purtroppo non mi sento ancora bene.
Stamane ad esempio ero in piena ansia con un pò di senso di oppressione al petto, tremori alle mani ed un nodo alla bocca dello stomaco.
Non so il mio psichiatra che strada possa prendere nel consulto del 4 settembre ed ho compreso il suo punto di vista, ovvero che il farmaco che aveva funzionato in passato dovrebbe essere la prima scelta nella continuazione della cura (in mia opinione sono sempre convinto che il passaggio da 30 mg di eutimil a 20 di elopram abbia contribuito non poco alla mia destabilizzazione, ma resta pur sempre solo la mia opinione).
Ovviamente proverò a chiedere di considerare questa eventualità anche perchè non credo che la Sertralina a questo dosaggio mi potrebbe apportare ulteriori benefici e non vorrei salire ulteriormente a 175 o 200 mg perchè avverto come effetti collaterali diarrea e nausea che sono ancora gestibili ma che incominciano a darmi fastidio e non vorrei che con l'aumento del dosaggio possano peggiorare.
Purtroppo, mea culpa, avevo omesso di dirle che sto assumendo EN in gocce (10 mattina, pomeriggio e sera) dal mese di Gennaio 2025. La domanda che volevo porle è se l'uso di EN a questo dosaggio possa considerarsi relativamente basso e possa consentirmi, appena possibile, di poterlo scalare senza grossi effetti collaterali nella speranza che dopo circa 8 mesi di questo dosaggio la loro azione continui ad esserci (a volte mi sembra di non prendere niente, altre mi stordiscono per un'oretta e poi basta) ed io vorrei veramente liberarmene. La ringrazio.
Segnala un abuso allo Staff
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
Si, erano discorsi tecnici, visto che dopamina, serotonina e quant'altro sono nomi che senza il bagaglio tecnico dietro sono soltanto etichette pari al colore di una confezione, al nome del prodotto, e altre suggestioni derivate dalla lettura di affermazioni che nulla in realtà spiegano.
Non è una critica, ma una raccomdazione, perché le persone perdono tempo con questi nomi anziché magari occuparsi meglio dei meccanismi del proprio disturbo, di conoscerlo meglio insomma.

Per l'en vale lo stesso che per il trittico, non sono aggiunte dall'effetto decisivo sul nucleo della malattia.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Utente
Utente
Buonasera Dottore, sono in psicoterapia con un nuovo terapeuta da poco. Ho cambiato quello precedente dopo circa 8 mesi di percorso. Non riuscivo a sentirmi più capito o forse la relazione terapeutica si era incrinata e non produceva più effetti anche se all'inizio le cose erano andate discretamente. Non le dico l'indirizzo della terapia perchè a mio modo di vedere se si riesce ad instaurare un rapporto relazione terapeutico corretto qualsiasi tipo di terapia può funzionare al meglio ed anche perchè molti si riempiono la bocca, forse avendo ragione, con Cognitiva Comportamentale. Questa è la mia opinione, sperando ovviamente che il percorso possa andare bene e sia capace di alleviare e risolvere i sintomi.
A Settembre proporrò al mio psichiatra il ritorno alla paroxetina, alla cosa che aveva funzionato meglio di tutte finora.
La terrò ovviamente aggiornata ed eventualmente se dovessi cambiare medico potrei privatamente indirizzarmi da lei. Vedremo.
La ringrazio fin da adesso se dovessi tornare a chiederLe consulti.
Saluti.

P.s. Mi può togliere solo una curiosità tecnica... se possibile e per mia informazione ovviamente... venendo da 150 mg di Sertralina un range terapeutico di dosaggio della Paroxetina, a suo avviso, quale potrebbe essere ? Grazie ancora.
Segnala un abuso allo Staff
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
"Non le dico l'indirizzo della terapia perchè a mio modo di vedere se si riesce ad instaurare un rapporto relazione terapeutico corretto qualsiasi tipo di terapia può funzionare al meglio"

No, è sbagliato. Il rapporto personale con lo psicologo non è detto neanche che serva a qualcosa, non è sempre importante. In alcuni tipi di psicoterapia il paziente deve "sentirsi" seguito e capito, ma non è importante che ciò sia vero per come il paziente lo pensa. Questo di solito è strumento per poi indurre dei cambiamenti nel funzionamento cerebrale, e quindi comportamentale, incluso il pensiero, che è già un comportamento.
Così come per un farmaco, non è importante che la persona sia convinta della sua utilità o abbia simpatia per il medico. La tecnica deve funzionare di per sé. Altrimenti diventa una funzione generica di ascolto, di supporto. E a volte perfino così non è opportuno, se queste vanno a ritardare o sostituire degli interventi veri e propri.

Infatti, dire ad esempio "faccio psicoterapia" non significa di per sé niente. Sarebbe come dire "prendo un farmaco": ma quale ? che dose, da quanto, con che risultati ? E' indicato per la diagnosi, ci sono evidenze della sua efficacia ?

Allo stesso modo, così come lo psichiatra non "parla" con qualcuno ma lo visita, anche parlandoci, e anche perché no essendo per il paziente una figura di riferimento o un gradevole interlocutore, anche lo psicologo non parla, ma interagisce, cioè cura con delle tecniche che a volte prevedono una struttura "a dialogo" o a scambio, ma altre no, è l'esecuzione di compiti, la sollecitazione tramite stimoli specifici etc.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Utente
Utente
Dottore mi scusi ma questo passaggio non mi è chiaro: "In alcuni tipi di psicoterapia il paziente deve "sentirsi" seguito e capito, ma non è importante che ciò sia vero per come il paziente lo pensa". Potrebbe farmi capire?

Per essere chiaro il terapeuta che mi segue ha questo indirizzo:

Tipo di terapia:
Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale
Psicoterapia della Gestalt
Analisi Transazionale
Terapia Centrata sulla persona
Psicoterapia Umanistica
Psicoterapia Integrativa.

Spero di aver fatto la scelta giusta riguardo il disturbo che ho.
Per ora sta andando bene ma vorrei la sua opinione sul tipo di indirizzo. Grazie. Saluti.
Segnala un abuso allo Staff
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
Gli indirizzi purtroppo sono un'impostazione per me incomprensibile, quando invece dovrebbero corrispondere semplicemente a tecniche, che di volta in volta si applicano se esistono situazioni in cui sono provatamente efficaci. Altrimenti, è come se io fossi ad indirizzo "antidepressivi": che vuol dire, che uso solo quelli, che conosco solo quelli come farmaci...e che senso avrebbe ?

Alcune di quelle che ha elencato sono più che altro dei contesti, più che un'indicazione sulla tecnica (integrazione), altre di significato un po' oscuro (centrata sulla persona, umanistica), ovvero sì, si sa quello che vogliono dire, ma tecnicamente non è chiaro a cosa facciano riferimento come risultati e applicazioni. Ciò che è teoria può anche essere di fatto un modo di operare, ma il problema è che in quel caso non si sa su che base, a volte neanche su che concetti biologici precisi.

La cognitivo-comportamentale ha delle applicazioni specifiche che sono state verificate come efficacia.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Attacchi di panico

Scopri cosa sono gli attacchi di panico, i sintomi principali, quanto durano e quali sono le cause. Come affrontarli e come gestire l'ansia che li provoca?

Leggi tutto

Consulti simili su attacchi di panico

Consulti su ansia e panico

Altri consulti in psichiatria