Da 6 mesi soffro di fascicolazioni prevalentemente agli arti inferiori
Buongiorno.
Sono donna e tra pochi giorni compirò 67 anni, da 4 anni vivo sola essendo io uscita, dopo 20 anni, da una relazione per me tossica con un narcisista covert.
Prendere la decisione di andarmene non è stato facile.
Ora, a gennaio, andrò in pensione (minima) e l’aiuto economico, fino ad ora percepito, finirà.
Andandomene ero consapevole delle difficoltà a cui sarei andata in contro, ma ho preferito questa incognita all’angoscia che mi attanagliava vivendo con lui.
A dire il vero mi sento svuotata, so che dovrei fare qualcosa per migliorare la mia situazione, ma è come se non ne avessi la forza.
Sento che mi sto lasciando andare ad un’apatia che in realtà non vorrei, ma non vedo più uno scopo, come se nulla valesse veramente la pena di essere fatto.
Non mi riconosco più, nulla di ciò che ero sembra rimasto in quella che sono oggi.
Io ho deciso di andarmene dalla relazione, in realtà ho vissuto questa separazione come un tremendo lutto, non tanto per lui, che in realtà non mi manca, ma perché vivo questa separazione come la fine del mio sogno di vita.
In questi 4 anni ho avuto vari problemi di salute, niente di importante, ma tante piccole cose: problemi digestivi ed intestinali, una paratiroide iper funzionante (asportata), calcoli renali, artrosi diffusa ad anche, ginocchia e spalle, dolori toracici ed addominali, valori ematici e urinari con alcune lievi anomalie, dolori o fastidi altalenanti e ricorrenti, ma nulla riconducibile ad una patologia vera e propria.
A fine aprile sono comparse improvvisamente delle fascicolazioni fastidiose e continue agli arti inferiori accompagnati da un senso di tremore interno, particolarmente sentito a livello delle mani e degli avambracci e della pancia.
Il mio medico curante mi ha sottoposta a vari controlli neurologici, nefrologici, cardiaci, ortopedici, per lo più tutti negativi o comunque con referti che non giustificavano i sintomi.
In più occasioni, e più medici, hanno fatto riferimento ad un eventuale mio problema di ansia anche se io, sinceramente, non la percepivo come invece mi era capitato in passato.
Più che in ansia io mi sento depressa, mi sento come in un vicolo cieco: vorrei fare, ma è come se avessi (o percepissi) mille ostacoli che mi remano contro.
Sono in eccessivo sovrappeso, vorrei dimagrire, inizio a regolare l’alimentazione (pochi carboidrati, più verdure) e poco dopo cominciano problemi gastro intestinali, vado a camminare, ma mi fanno poi male le ginocchia o mi viene una fascite plantare che mi blocca per giorni.
Tutto ciò mi deprime molto, mi fa sentire come se tutto fosse inutile ed ora queste fascicolazioni che durano da ormai 6 mesi, questa agitazione interiore, disturbi del sonno, il Lexotan, prescrittomi dal mio medico, che non mi fa praticamente nulla.
Non so più che fare.
Chiedo a lei: una cura psichiatrica potrebbe essermi d’aiuto?
Se si si tratterebbe di una cura farmacologica?
Grazie per la cortese risposta ed anche per avermi letta fin qui.
Sono donna e tra pochi giorni compirò 67 anni, da 4 anni vivo sola essendo io uscita, dopo 20 anni, da una relazione per me tossica con un narcisista covert.
Prendere la decisione di andarmene non è stato facile.
Ora, a gennaio, andrò in pensione (minima) e l’aiuto economico, fino ad ora percepito, finirà.
Andandomene ero consapevole delle difficoltà a cui sarei andata in contro, ma ho preferito questa incognita all’angoscia che mi attanagliava vivendo con lui.
A dire il vero mi sento svuotata, so che dovrei fare qualcosa per migliorare la mia situazione, ma è come se non ne avessi la forza.
Sento che mi sto lasciando andare ad un’apatia che in realtà non vorrei, ma non vedo più uno scopo, come se nulla valesse veramente la pena di essere fatto.
Non mi riconosco più, nulla di ciò che ero sembra rimasto in quella che sono oggi.
Io ho deciso di andarmene dalla relazione, in realtà ho vissuto questa separazione come un tremendo lutto, non tanto per lui, che in realtà non mi manca, ma perché vivo questa separazione come la fine del mio sogno di vita.
In questi 4 anni ho avuto vari problemi di salute, niente di importante, ma tante piccole cose: problemi digestivi ed intestinali, una paratiroide iper funzionante (asportata), calcoli renali, artrosi diffusa ad anche, ginocchia e spalle, dolori toracici ed addominali, valori ematici e urinari con alcune lievi anomalie, dolori o fastidi altalenanti e ricorrenti, ma nulla riconducibile ad una patologia vera e propria.
A fine aprile sono comparse improvvisamente delle fascicolazioni fastidiose e continue agli arti inferiori accompagnati da un senso di tremore interno, particolarmente sentito a livello delle mani e degli avambracci e della pancia.
Il mio medico curante mi ha sottoposta a vari controlli neurologici, nefrologici, cardiaci, ortopedici, per lo più tutti negativi o comunque con referti che non giustificavano i sintomi.
In più occasioni, e più medici, hanno fatto riferimento ad un eventuale mio problema di ansia anche se io, sinceramente, non la percepivo come invece mi era capitato in passato.
Più che in ansia io mi sento depressa, mi sento come in un vicolo cieco: vorrei fare, ma è come se avessi (o percepissi) mille ostacoli che mi remano contro.
Sono in eccessivo sovrappeso, vorrei dimagrire, inizio a regolare l’alimentazione (pochi carboidrati, più verdure) e poco dopo cominciano problemi gastro intestinali, vado a camminare, ma mi fanno poi male le ginocchia o mi viene una fascite plantare che mi blocca per giorni.
Tutto ciò mi deprime molto, mi fa sentire come se tutto fosse inutile ed ora queste fascicolazioni che durano da ormai 6 mesi, questa agitazione interiore, disturbi del sonno, il Lexotan, prescrittomi dal mio medico, che non mi fa praticamente nulla.
Non so più che fare.
Chiedo a lei: una cura psichiatrica potrebbe essermi d’aiuto?
Se si si tratterebbe di una cura farmacologica?
Grazie per la cortese risposta ed anche per avermi letta fin qui.
Se non la valuta uno psichiatra non possiamo sapere che diagnosi e quindi che cura gli corrisponde in teoria.
Le fascicolazioni sono state definite tali dal neurologo, o non sono state riscontrate in misura anomala ?
Le fascicolazioni sono state definite tali dal neurologo, o non sono state riscontrate in misura anomala ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Utente
Buongiorno. Il neurologo ha diagnosticato fascicolazioni benigne , mi ha prescritto Vagostabil, dosaggio TSH ( che fino ad oggi è sempre risultato negativo), RM encefalo (prenotato a dicembre), ripetizione EMG ai 4 arti tra 4 mesi
"Il neurologo ha diagnosticato fascicolazioni benigne"
quindi non quello che descrive Lei. Ma su quale base però gli esami neurologici ? su quale sintomo ?
quindi non quello che descrive Lei. Ma su quale base però gli esami neurologici ? su quale sintomo ?
Dr.Matteo Pacini
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Utente
Il primo sintomo sono state le fascicolazioni ai polpacci con scatti dei piedi ed un tremore, una sorta di vibrazione interna che sentivo soprattutto nelle braccia e nelle mani. Il mio medico mi ha fatto fare una serie di esami del sangue tra cui gli elettroliti e la tiroide. A parte il potassio un po’ alto ed il fosforo basso non ho altri valori degni di nota. Mi ha poi mandato dal cardiologo in quanto lamentavo dolori toracici soprattutto a sinistra, ma anche qui tutto negativo. Ho fatto l’elettromiografia agli arti inferiori e, chissà perché, durante l’esame le fascicolazioni non sono comparse, in ogni caso l’esame è risultato negativo ed anche la successiva visita col neurologo ha escluso qualsiasi forma di compromissione neurologica. Ho fatto anche una risonanza lombosacrale ed anche questa non ha dato risultati tali da giustificare le fascicolazioni. Sono stata anche da un nefrologo per valutare il potassio, ma i miei reni stanno bene, gli esami prescritti hanno solo evidenziato una mia predisposizione ai calcoli renali, niente altro. Tutto questo negli ultimi 6 mesi. Io continuo ad avere le fascicolazioni, tremori interni, all’addome, alla pancia, nelle braccia, anche negli occhi avverto come un fremito continuo che non mi fa tenere, a volte, gli occhi chiusi. Ho piccole scosse che mi prendono anche il viso, le labbra, ho dolori alla pancia, problemi gastrointestinali e fatico a digerire, anche il sonno ormai è compromesso, mi addormento facilmente ma mi sveglio spesso e poi tra le 4 e le 5 non dormo più. Verso le 9 mi viene sonno e al pomeriggio sono stanca e spossata. Avendo escluso quindi tutte le malattie degenerative ed altre situazioni metaboliche non rimane che pensare ad una forma di ansia o depressiva che ci sta, visto la mia storia e la mia attuale situazione, per questo chiedevo se una forma depressiva può generare i sintomi da me descritti e se, a questo punto, valutare col mio medico, una visita psichiatrica. Può avere un senso? Grazie
Le fascicolazioni NON sono un sintomo. Sono un segno oggettivo. No, il neurologo non ha escluso "qualsiasi forma...", questa è la sua lettura che richiama ad una radice ipocondriaca. Il neurologo ha verificato in base alle cose che riferiva e peraltro ha precritto degli esami, quindi come può anche in termini logici aver escluso tutto il possibile (concetto comunque inesistente) ?
No, la diagnosi di disturbo psichico non si fa per esclusione, quello è il percorso che fa un soggetto che ha un disturbo d'ansia o somatoforme, che si focalizza sui sintomi (che riferisce confondendoli con i riscontri oggettivi) e poi per esclusione a volte accetta che sia un qualcosa di indefinibile indicato come ansioso. Ma rimane comunque concentrato sul corpo e riferisce una preoccupazione legata al corpo (e quindi a tutte le sue parti, funzioni etc).
Se la diagnosi è psichiatrica, le daranno una cura pertinente.
No, la diagnosi di disturbo psichico non si fa per esclusione, quello è il percorso che fa un soggetto che ha un disturbo d'ansia o somatoforme, che si focalizza sui sintomi (che riferisce confondendoli con i riscontri oggettivi) e poi per esclusione a volte accetta che sia un qualcosa di indefinibile indicato come ansioso. Ma rimane comunque concentrato sul corpo e riferisce una preoccupazione legata al corpo (e quindi a tutte le sue parti, funzioni etc).
Se la diagnosi è psichiatrica, le daranno una cura pertinente.
Dr.Matteo Pacini
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Utente
Non ho conoscenze mediche, sono un paziente e come tale riferisco i sintomi . So solo che prima stavo bene poi, all’improvviso, sono comparse le fascicolazioni che non mi hanno più abbandonato insieme ad altri sintomi che, al momento, nessuno ha saputo giustificare o a cui trovare un rimedio che almeno attenui i sintomi stessi. Si, mi focalizzo sui sintomi fisici perché sono quelli che percepisco e la cui presenza inspiegabile sta accentuando una forse, lieve depressione o tristezza o non so come definirla. Il neurologo ha escluso forme gravi come la SLA o Parkinson o altre forme degenerative che, francamente, mi preoccupavano. Oggi parlerò col mio medico curante e vedremo insieme cosa fare.
Ma non sono comparse le fascicolazioni, che non sono state giudicate significative. Se Lei riferisce questo suggerisce una oggettività, invece se parla di sensazione, allora è comparsa la sensazione.
Esatto, si focalizza sui sintomi corporei perché li percepisce, o meglio perché gli altri non li percepisce in quanto "sono" noi (cervello), quindi descriviamo ciò che vediamo. Tendenzialmente però questa descrizione poi deriva verso l'oggettività anche in presenza di riscontri negativi su questo.
Esatto, si focalizza sui sintomi corporei perché li percepisce, o meglio perché gli altri non li percepisce in quanto "sono" noi (cervello), quindi descriviamo ciò che vediamo. Tendenzialmente però questa descrizione poi deriva verso l'oggettività anche in presenza di riscontri negativi su questo.
Dr.Matteo Pacini
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Utente
Mi perdoni dottore, ma non capisco cosa lei intenda o dove vuole arrivare. Le mie fascicolazioni sono oggettive, le ho anche filmate, non sono solo una vaga sensazione ed il neurologo ritiene di doverle tenere sotto controllo. Il termine benigno si riferisce al fatto che questi piccolissimi movimenti mioclonici, che avverto (e vedo) sotto pelle, non hanno una natura patologica o comunque non sono il segnale di una malattia fisica in corso, ma segnali che il mio sistema nervoso sta lanciando per segnalare una situazione di forte stress interiore. Per questo nella mia domanda iniziale ho parlato, oltre dei miei sintomi fisici, anche del mio stato psicologico attuale ed avevo chiesto ad uno psichiatra se pensava che un approccio in tal senso potesse avere un senso ed essermi di aiuto. Per concludere: per le mie fascicolazioni non c’è una pastiglietta da prendere per farle passare, al momento me le tengo. Terapia prescritta: continuare con Vagostabil e Lexotan e praticare meditazione e respirazione controllata per gestire l’ansia. Il mio medico non ha, al momento , ritenuto utile una visita psichiatrica.
"Il neurologo ha diagnosticato fascicolazioni benigne...."
Che siano oggettive quelle fascicolazioni diagnosticate dal neurologo, che penso le avrà viste o registrate, siamo d'accordo. Da come le descrive Lei si immagina ben altro. E questo richiama al propotipo dei disturbi somatoformi, o delle ipocondrie, in cui la descrizione mira a destare attenzione su un problema corporeo anche attraverso il linguaggio e la presentazione.
Manca un tassello, che io sicuramente definirei perché il modo di riportare i sintomi me lo fa venire in mente, e cioè la visita psichiatrica. Se si individua qualcosa ne seguirà verosimilmente una cura.
Che siano oggettive quelle fascicolazioni diagnosticate dal neurologo, che penso le avrà viste o registrate, siamo d'accordo. Da come le descrive Lei si immagina ben altro. E questo richiama al propotipo dei disturbi somatoformi, o delle ipocondrie, in cui la descrizione mira a destare attenzione su un problema corporeo anche attraverso il linguaggio e la presentazione.
Manca un tassello, che io sicuramente definirei perché il modo di riportare i sintomi me lo fa venire in mente, e cioè la visita psichiatrica. Se si individua qualcosa ne seguirà verosimilmente una cura.
Dr.Matteo Pacini
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Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 478 visite dal 05/11/2025.
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