Mi chiedo in caso si scoprisse in gravidanza quali danni avrebbe apportato all'embrione

Gentili medici eccomi di nuovo a chiedere il Vs aiuto.Mia ,moglie soffre di depressione dopo una leggera ricaduta ora è in cura con il tatig 50mg (sertralina) 1/4 di cp da portare a 1/2 fra dieci giorni, contemporanemente assume il rizen 5 mg, 2 cp al giorno. Mi chiedo in caso si scoprisse in gravidanza quali danni avrebbe apportato all'embrione? E soprattutto quale trattamento potrebbe portare avanti? Quali dei due farmaci è più pericoloso?
Voi che avete tanta esperienza potreste dirmi come si cura la depressione in gravidanza? Io vi ringrazio e mi scuso per i continui consulti.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 996 63
Gentile utente,

se il trattamento viene sospeso non c'e' alcun problema.
Il bassissimo dosaggio ne consente la sospensione immediata.

E' necessario capire se sua moglie e' realmente incinta oppure e' solo una ipotesi.
Va poi valutata la necessita' o meno di continuare lo stesso il trattamento.
Comunque il trattamento e' sottodosato e non efficace a tali dosaggi, anche l'aumento e' troppo lungo.

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Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
Gentile Utente,

come già detto dal sottoscritto e da altri colleghi in altri simili consulti, il trattamento con psicofarmaci in corso di gravidanza va inquadrato in un rapporto rischi/benefici per cui dove indispensabile la terapia andrebbe effettuata per necessità e sotto stretto controllo medico ( psichiatra e ostetrico ), tenuto conto che gli ipotetici rischi sono maggiori nel primo trimestre e minori nel terzo,

Cordiali Saluti

Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille per le risposte immediate, mia moglie non è incinta però a dire il vero ci stiamo provando, ma ho paura che non ce la faccia a sospendere i farmaci soprattutto il tatig.Gentile Dottore Ruggiero cosa significa che l'aumento è troppo lungo...non ho capito.
Se riuscisse a togliere il rizen avrebbe minori possibilità di danneggiare il feto?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 996 63
Gentile utente,

la valutazione di assumere o meno un trattamento durante la gravidanza e' comunque una decisione del curante.
Personalmente sono dell'idea di favorire la non assunzione.

Ad ogni modo iniziare con 12,5mg per poi aumentare a 25 e comunque dover raggiungere una dose di (almeno) 75mg (meglio 100mg), di questo passo significa che ci vorranno oltre due mesi per raggiungere la dose terapeutica e, qualora, tra due mesi sua moglie risultasse incinta che si fa?

Quindi, una volta assodato che non e' incinta o stabilite di non provare ad avere figli per un certo periodo o si organizza in modo da tenere o ridurre il trattamento qualora risultasse incinta.

Comunque, fino a quando non si raggiunge la dose terapeutica e a partire da 3 settimane dopo, si puo' considerare di poter vedere qualche effetto dal trattamento.

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