Correlazione tra disturbo bipolare e disturbo da stress post traumatico

Sono un ragazzo di 26 anni ed ho subito un evento traumatico che mi ha causato un DPTS:

l'evento comportava minacce di violenza fisica a me e alla mia ex ragazza subite da due uomini, che mi hanno causato una reazione rabbiosa, ma alle quali non ho risposto per mie motivazioni Tali minacce hanno causato il pianto di lei e, dopo averla vista piangere, hanno causato in me una seconda reazione di attacco che poi ho soppresso, come se non sapessi cosa fare, se attaccare o no. Tutto ciò nel giro di pochi secondi. Alla fine sono scappato via perché non sapevo come comportarmi, e per i giorni successivi sentivo di dover ripensare all'evento perché non lo avevo compreso, ma non ci riuscivo, non riuscivo a dargli una spiegazione logica e non riuscivo neanche a ricordarlo.

Da quel giorno hanno iniziato a perseguitarmi:
- senso di inferiorità nei confronti di tutte le altre persone (che nascondevo con un apparente superiorità)
- enorme senso di colpa verso la mia ex che mi faceva stare malissimo
- incubi notturni che mi facevano rivivere sotto forma di metafore l'evento e che mi facevano stare male per tutto il giorno successivo
- impossibilità a ricordare l'evento, evitamento di tutte le persone (compresa la mia ex) e situazioni, anche discorsive riguardo l'evento
- impossibilità a provare emozioni "normali" nel senso che erano come "distorte"
- ricerca ossessiva della mia ex ma fastidio quando ci stavo assieme
- esplosioni di rabbia improvvise e che mi facevano uscire fuori dalla realtà, quando lei mi rifiutava
- difficoltà a relazionarmi con gli altri
- depressione
- sensazione di vivere dentro una bottiglia di vetro
- scomparsa dei sintomi e assunzione di una personalità con una enorme autostima quando riuscivo ad essere "superiore" alla mia ex (per esempio dicendole che non volevo più vederla, anche se per farlo dovevo fare uno sforzo enorme). Assunta tale personalità la minacciavo con sms riguardanti l'evento che poi non ricordavo. Tornavo alla normalità quando le chiedevo scusa e la cercavo.

Ribadisco che durante tale periodo non ricordavo assolutamente l'evento.
Tutta la sintomatologia è scomparsa quasi completamente quando mi sono di colpo ripassate davanti tutte le scene come in un film ed ho chiesto scusa alla mia ex per non averla difesa. Successivamente è sparita del tutto ripensando di nuovo diverse volte allo svolgimento del fatto.

Il problema sorge la prima volta in cui mi sono ripassate davanti le scene dell'accaduto: dopo che la sintomatologia è quasi completamente sparita, ho avuto un attacco di mania per l'enorme rabbia verso quelle persone che hanno fatto interrompere il rapporto tra me e la mia ex.

I pareri sono discordanti:
- Psicologi-Psicoterapeuti: c'è stato un evento traumatizzante che si è completamente risolto, e che questo stava causando l'instaurarsi di un disturbo bipolare.
- Psichiatra: possibile disturbo bipolare latente che ha scatenato una reazione abnorme all'evento e DPTS.
[#1]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,

credo che se vogliamo aggiungere incertezza al suo caso non abbiamo che l'imbarazzo della scelta.

Personalmente mi pare di dire che è importante fare chiarezza nell'ottica di avere una soluzione all'eventuale problematica oggi presente.

Sempre che esista. In tal caso saprebbe indicarla?
[#2]
Utente
Utente
Gentilissimo Dottore,
la ringrazio molto per la risposta.

Ad oggi non vi è alcuna problematica, dato che:

1) Dal giorno in cui vi è stato il ricordo dell'evento traumatico con tanto di crisi maniacale, tutto il quadro sintomatologico è praticamente quasi sparito.

2) Ripercorrendo nuovamente l'evento traumatico in seguito il quadro sintomatologico è sparito del tutto.

Attualmente sto facendo una terapia di stabilizzazione post-DPTS presso uno psicoterapeuta, e contemporaneamente sto assumendo Tegretol 400mg/die a rilascio modificato.

Sono quasi 5 mesi che sto benissimo, ho anche provato ad interrompere il farmaco per una settimana senza alcun problema.

L'unico problema è che mia madre è in preda al panico e vorrebbe sapere se soffro di questo disturbo oppure no.

Altri dati utili li riporto di seguito.
- da quando ho avuto quell'episodio e quindi da quando tutti i sintomi sono scomparsi, non ho più avuto alcun periodo di iperattività.
- precedentemente a quell'episodio non ho mai avuto periodi di iperattività, e reagisco in modo violento (forse un pò troppo) solo se qualcuno minaccia verbalmente o fisicamente me e persone a cui voglio bene. Mi innervosisco parecchio quando ritengo che qualcosa non sia giusto, ma non reagisco violentemente. Ciò mi è capitato anche dopo l'episodio, ma riesco a calmarmi tranquillamente da solo, anche senza assumere il farmaco.
- da piccolo ho avuto convulsioni febbrili a causa di un reflusso urinario (questo me l'ha raccontato mia madre).
- ho sempre avuto un'eccellenza scolastica e lavorativa molto al di sopra della media, senza però mai sfociare in iperattività, né ossessioni e sono un tipo molto socievole, ho moltissimi amici.
- mio padre soffre di un disturbo ma non si è mai individuata la corretta diagnosi (soprattutto questo ha fatto pensare al disturbo, ma non si sa se mio padre ha quel disturbo!).
- l'evento traumatico, ed il trauma, nonché il disturbo ad esso correlati non sono frutto della mia immaginazione ma ci sono stati realmente. Testimone è la mia ex ragazza ed una mia amica, ed i messaggi che ancora sussistono su facebook e sul mio telefono cellulare, che naturalmente ho ricontrollato dopo l'evento. Tra l'altro ho scoperto solo ultimamente e con non poco stupore che mandavo sms alla mia ex ragazza riguardanti l'evento traumatico poiché non li ricordavo assolutamente. E’ verificato anche il fatto che ho cominciato a comportarmi in modo strano subito dopo che l’evento si è verificato e questo è stato anche il motivo che ha fatto interrompere il rapporto tra me e la mia ex.
- non faccio uso di sostanze psicoattive (tranne nel periodo del PTSD durante il quale ho assunto alcuni integratori sportivi inibitori dei recettori della noradrenalina)
- faccio uso di alcool saltuariamente
- se vedo o sento parlare di sangue mi ipressiono facilmente e tendo a perdere i sensi
[#3]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,

credo pertanto che la cosa migliore sia mettere a conoscenza sua madre, autorizzando il suo medico a dare le informazioni in merito.
[#4]
Utente
Utente
L'ho già fatto, ma come Le ho detto i pareri sono molto discordanti tra loro:

tutti gli psicologi-psicoterapeuti concordano su DPTS, alcuni sostengono che questo stava facendo emergere la patologia di disturbo bipolare, altri invece il disturbo non l'hanno neanche tirato in ballo.

uno psichiatra (non psicoterapeuta però) ha ipotizzato un disturbo bipolare latente che è stato sia causa che effetto del DPTS.

Altri psichiatri invece, sono stati più riflessivi e, dato che l'attuale problema era già risolto, hanno voluto prevenirne di futuri (da qui il Tegretol) lasciando al tempo la risposta.

Lei cosa pensa?
[#5]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,

vista anche l'attuale terapia la mia sensazione (ripeto, "sensazione") è che lei abbia una vulnerabilità rispetto al disturbo bipolare.

Il verosimile disturbo post traumatico potrebbe non essere di per sè correlato con la sua vulnerabilità.
[#6]
Utente
Utente
La ringrazio molto.

Per vulnerabilità intende che senza le cure avrei potuto sviluppare il disturbo vero e proprio, oppure che potrebbe trattarsi solo di un caso isolato che sarebbe rimasto tale anche senza farmaci?

Preciso che nessuno mi ha visto durante la presunta mania, che è durata circa tre d'ore, e che si è esaurita all'esaurirsi della rabbia essendomi sfogato al telefono con mia madre. Tra l'altro me la sono un pò causata anche volontariamente poiché avevo paura di calmarmi (perché avevo paura che all'esaurirsi sarei potuto tornare depresso come ero durante il PTSD, invece ciò non è accaduto poiché l'avevo già superato) per cui cercavo di arrabbiarmi ed arrabbiarmi ancora di più ripensando alle figure di quei due uomini.


Il farmaco mi è stato prescritto sulla base del mio racconto, e sul fatto che alla fine di tale mania ho avuto un delirio in cui ho immaginato che ero diventato così cattivo per colpa della mia ex e quindi non la volevo più vedere perché pensavo fosse un demonio (anche se dopo 10 minuti ho capito che era tutta una mia idea), ma quando sono andato alla visita stavo bene come ora, solo confuso per tutto quello che era successo.
[#7]
Utente
Utente
Adesso scriverò una cosa che potrà sembrare un pò strana, ma... è quello che io ho sentito subito dopo che l'evento traumatico si risolvesse, poiché ho ricollegato vari accadimenti che prima non riuscivo a capire.
L'avevo scritta in quel periodo e poi l'avevo gettata da qualche parte sul mio pc... fino a quando la dottoressa che mi ha prescritto il farmaco, durante un secondo colloquio, mi ha dato un significato psicologico dell'evento che COINCIDE PERFETTAMENTE con quanto allora avevo scritto.


"Da quel giorno non mi sentivo più accettato da lei, perché non ero stato capace di reggere la situazione, e poi ogni cosa che lei facesse che non mi facesse sentire il suo uomo io la prendevo come il fatto che lei non mi volesse più. Mi sentivo come se lei mi vedesse come un bambino. Quindi me la sono presa con lei.
Poi lei è tornata una prima volta da me e l'ho perdonata (tutto a livello inconscio), poi è andata via di nuovo e fino a quando continuavo a cercarla ero depresso. Quando poi sono finalmente riuscito a dirle di lasciarmi stare, ed il trauma si è risolto, ho creduto di essere diventato finalmente grande, come voleva lei e con una personalità simile alla sua, e lei doveva tornare da me per forza. Dovevo riprendermela. E quindi mi sono arrabbiato tantissimo con qualunque persona minacciava questo mio volere."

Questo spiegherebbe anche il motivo di una rabbia così intensa.

Ad ogni modo il fatto che la dottoressa in questione abbia perfettamente azzeccato la spiegazione psicologica del fatto mi ha suggestionato non poco... a parte il fatto che non conosce l'ultima parte (io non gliel'ho raccontata, chissà se conoscendola mi avrebbe prescritto comunque il farmaco...)

Anzi... lei aveva aggiunto anche il fatto che la mia ex molto probabilmente si era accorta che io non ero stato capace di tenere in mano la situazione ed è per questo che davvero non mi vedesse più come il suo uomo e che quindi mi abbia lasciato per tale motivo. Su questo sono discordante in quanto lei non stava piangendo per le minacce (anche se io allora non lo sapevo).
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