Obesità conseguente ad uso di psicofarmaci.

Mia moglie. 68 anni, è in cura per depressione con Anafranil, Ludiomil, Tavor, Abilify e fino a poco tempo fa, Zyprexa. Dorme con l'aiuto di Zolpidem.
Un intervento dieci anni fa per tumore al seno, risolto con mastectomia parziale con residuo linfedema al braccio in via di graduale risoluzione.
Ad Aprile 2009 una pesante caduta dalla scala a pioli con schiacciamento di due vertebre, D e L ed infiammazione della spongiosa del rachide. Con Actonel e Vitamina D le cose vanno meglio.
Esiste un grado modestissimo di osteoporosi con una leggerissima carenza di calcio.
A Dicembre nuova caduta con frattura di tibia e malleolo, ridotta con mezzi di sintesi, e solo ora in via di risoluzione a causa di gravi piaghe da pressione sui malleoli indotte da una cattiva e prolungata applicazione del gesso al pronto soccorso prima dell'operazione ortopedica.
Gli psicofarmaci hanno indotto appetito cronico e conseguente aumento di peso di 12 chili, da 72 a oltre 84, per 174 cm. di statura.
Sarà necessaria una dieta ed esercizi fisici di riabilitazione verso i due distretti traumatizzati.
Mia moglie è inoltre poco propensa allo sport e svolge i normali lavori domestici con cautela. Esce poco.
A parte quanto precede... gode di ottima salute e tutti gli organi sono integri.
Come fermare questo "ingrasso" dato che lo psichiatra, soddisfatto dei risultati psichici, non vuole toccare la cura e considera l'obesità un "effetto collaterale" inevitabile e minore?
Farmaci "togli appetito"? Possono aggiungersi a quelli, numerosi, che già prende?
Grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

non puo' chiedere di aggiungere farmaci al trattamento di sua moglie ne' che la terapia venga variata se i risultati sono piuttosto buoni.

La riduzione di peso si puo' ottenere con una dieta ipocalorica bilanciata ed alcuni comportamenti salutari come l'aumento dell'attivita' fisica.

https://wa.me/3908251881139
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dopo
Utente
Utente
Grazie per la cortese risposta.
Certo che perdere 10 - 12 chili solo con la dieta ipocalorica è impresa ardua, se non viene tenuto a bada l'appetito.
Per un paziente già in lotta col mondo e con sé stesso potrebbe essere pressoché impossibile.
[#3]
dopo
Utente
Utente
Aggiungo anche che quello psichiatra si qualifica anche come psicoterapeuta.
Mi aspetterei quindi che affiancasse alla terapia farmacologica una intensa psicoterapia appunto.
In questo risiedeva anche l'interesse di trovare le due specialità riunite in una sola persona.
Ma é freudiano, e non mi sembra attacchi decisamente il problema psichico.
A me pare che gli manchi un "modello" adatto a persone ormai moderatamente anziane (70 anni) che prenda in conto le problematiche psicologiche legate al termine dell'esistenza ("il fiato sul collo"), al progressivo senso di inutilità dovuto al pensionamento, agli inevitabili acciacchi, alla solitudine, scarsa socializzazione, rarefazione dei contatti sociali, assenza di figli ecc.
Molti testi trattano questi problemi, ma propongono le soluzioni in esortazioni ai soggetti a "metterci la buona volontà", "darsi degli interessi", "crearsi amicizie nuove" ecc. Consigli assolutamente velleitari perché chi è realmente malato di depressione non troverà mai da solo la voglia e la forza di reagire e si affosserà sempre di più, trascurando la salute ed il resto.
E se uno è automotivato, buon per lui, probabilmente non ha bisogno del medico anche in età avanzata per ridare carica alla propria vita.
Ma...esiste un simile modello d'intervento? Forse presso i terapeuti comportamentalisti o simili?
Dovrebbe condurre per mano il soggetto attraverso i suoi fantasmi verso una riscoperta di stimoli vitali e scopi.
Magari, eh Sigg. Dottori?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente

lei esprime le sue aspettative rispetto ai trattamenti da fare.

In realtà il lavoro dello psichiatra e' più complesso della scelta "psicoterapia si, psicoterapia no".

Chi cura sua moglie avrà fatto le sue valutazioni sulla scelta terapeutica da attuare, eventualmente ne può discutere ma non può pretendere che si applichi il suo modello di cura.
[#5]
dopo
Utente
Utente
In effetti abbiano convenuto con lo psichiatra-psicoterapeuta che è troppo rischioso modificare la terapia che funziona e ha praticamente sconfitto la depressione. (per ora?)
Cercheremo di ridurre il peso il modo classico, cioè moto e dieta.
Grazie per l'attenzione, dott. Ruggiero.
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dopo
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