Diagnosi sindrome di asperger e categorie protette

Gentile Medico,
sono un' utente che ha una diagnosi di sindrome di Asperger presso la psicologia da cui sono in cura.
Essendo una psicologa privata, mi ha consigliato di andare in un CPS al fine di completare la diagnosi da parte di uno psichiatra per potermi iscrivere nelle categorie protette (in quanto presento problematiche a livello lavorativo). Ora sono andata al CPS della mia zona, ma lo psichiatra con cui ho parlato mi ha detto che bisogna rifare tutto al fine di ottenere un'altra diagnosi (mi sono presentata con la relazione della mia psicologa), è normale considerando i tempi del pubblico e le mie difficoltà a relazionarmi?
Inoltre volevo sapere come funziona l'iscrizione nelle categorie protette perchè il medico non ha voluto parlarne.
Che voi sappiate esistono professionisti esperti della sindrome autistica (nell' adulto) in lombardia?

Grazie, distinti saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

La richiesta di riconoscimenti di invalidità è indipendente dalla fonte da cui proviene la diagnosi. E' vero che una parte delle commissioni mediche predilige certificazioni diagnostiche da parte di una struttura pubblica, ma non è sempre e solo così.

Non è detto che ottenga riconoscimenti relativi all'invalidità automaticamente con una diagnosi. è necessario valutare quale sia la gravità della condizione.

Non capisco esattamente cosa significa per il CPS "rifare tutto", ovvero quanto prevedono che richieda una nuova valutazione psichiatrica tale da consentire di rilasciare un certificato ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Gentile Dr. Pacini,
il "rifare tutto" significa che lo psichiatra del CPS non si è fidato della relazione della collega in quanto non mi ha voluto confermare la diagnosi pur avendo riportato chiaramente le mie difficoltà lavorative.
Io posso anche comprendere che un professionista non voglia sbilanciarsi in una diagnosi al primo appuntamento, ma non trovo corretto che poi mi trovi a dover aspettare 3 settimane per il successivo appuntamento anche perchè per me è faticoso relazionarmi con le persone e con tempi di attesa così lunghi diventa quasi controproducente a mio avviso.

Lei è specializzato nell' autismo o conosce psichiatri specializzati in questa psicopatologia?

Grazie,

Distinti Saluti
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Le spiego meglio: quando va ad un CPS con in mano una relazione del privato, il medico del CPS la valuterà con una o più visite, tests e quello che riterrà necessario per giungere ad una sua diagnosi. Il fatto che la persona "riporti" difficoltà lavorative è un dato non riscontrabile, e comunque non è che indichi l'asperger anziché altre condizioni.

Le chiedevo appunto: quanto lunghi sono i tempi che per il CPS sono necessari per una diagnosi, e sono necessari questi tempi per effettuare quali accertamenti ?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Le spiego meglio: quando va ad un CPS con in mano una relazione del privato, il medico del CPS la valuterà con una o più visite, tests e quello che riterrà necessario per giungere ad una sua diagnosi. Il fatto che la persona "riporti" difficoltà lavorative è un dato non riscontrabile, e comunque non è che indichi l'asperger anziché altre condizioni.

Le chiedevo appunto: quanto lunghi sono i tempi che per il CPS sono necessari per una diagnosi, e sono necessari questi tempi per effettuare quali accertamenti ?
[#5]
dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Non mi sono stati indicati esplicitamente tempi per la diagnosi perchè il medico non ha espresso parere a riguardo tranne il non voler tenere in considerazione la diagnosi della collega. E' chiaro che se ogni seduta è distanziata da 3 settimane ci vorranno almeno 6 non lo so, è quello che mi chiedo anche io.

Anche ammettendo che uno psichiatra abbia riserve riguardo la diagnosi e che giustamente voglia fare le sue valutazioni, in caso di un privato quali sarebbero i tempi?

Grazie ancora

Distinti saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Ma le sedute distanziate di tre settimane dovrebbero avere scopo diagnostico, e se sì perché devono essere distanziate ? Deve eseguire dei test (in questo caso percò non si capisce perché a distanza dalla valutazione). La maggior parte delle diagnosi psichiatriche, in base alla storia, ai sintomi e ai segni si risolvono in una visita.