Gestione dell ansia

Gentilissimi,
sono una studentessa di 24 anni al secondo anno di medicina. Premesso che sono reduce già da una laurea triennale, e che mi porto avanti questo problema già da allora e forse anche dall ultimo anno di liceo, mi trovo certe volte a dover soffrire in utilmente e aggiungo,stupidamente, a causa di me stessa con cui sono in conflitto perenne. Ma ora che sto studiando qualcosa che m piace sul serio, mi risulta intollerabile l idea di rovinare il mio vivere per questo.Paura di non farcela,ansia da prestazione negli esami ( che si traduce poi in risultati disastrosi), unite a difficoltà di adattamento in una grande città ( tendo a scappare a casa appena possibile, per poi trovarmi a disagio anche a casa mia, dove subisco continue influenze da parte dai miei che mi inculcano preoccupazioni sul futuro, come se io nn ne avessi già abbastanza), sensazione di essere sempre fuori posto, depressione,sensazione di non dare mai abbastanza, difficoltà a trovare un equilibrio. Nella vecchia università ero riuscita a dominare questo che secondo me in parte fa parte del mio carattere trovando rifugio in una biblioteca silenziosa dove messa a tu per tu con me stessa riuscivo a dominarmi , per poi tornare a casa la sera dove trovavo come " premio" i miei e il mio cane. Ed ero felice. ma ora essendo costretta in una città a molti Km da casa, a condividere un alloggio con persone con cui nn mi trovo, tendo a lasciarmi andare, nn mangio e sono soggetta a crisi di panico perenni. Anche a casa queste comunque mi tormentano , proprio nel momento meno opportuno: i gg prima dell esame. rovinando così 3 mesi di studio intenso e " appassionato".
Mi rendo conto che gli eventi tumultuosi di questi due anni non hanno aiutato la mia mente fragile, ma nn c'è un modo per trovare pace?vale la pena una vita essere vissuta in questo modo? perchè così nn riesco ad andare avanti. cosa dovrei fare secondo voi?
Vi ringrazio molto per l aiuto
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Si è già rivolta ad uno specialista?

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
No, un po' per influenza anche di mia madre, la quale ha sofferto anche lei di queste crisi quando aveva più o meno la mia età, si era rivolta ad uno specialista che le aveva prescritto dei farmaci che più che aiutarla le annebbiavano il cervello, rendendola sì insensibile ai sintomi, ma che non risolvevano il problema. Se m spaventa l'idea di vivere in questo modo, mi spaventa ancora di più l idea di dover vivere sotto un controllo chimico . pensa che con un dialogo con uno psicoterapeuta sia necessario e/o o possa essere utile nel mio caso?
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
Il primo passo e' quello di rivolgersi ad uno specialista psichiatra che possa valutare la sua situazione. Dopodiché lo specialista potrà indicarle la strada più giusta per affrontare il suo disagio. Non necessariamente questa dovrà prevedere una terapia farmacologica.
Cordiali saluti
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