Folati e antidepressivi

Spett.li Medici/medicitalia Vi chiedo un consulto per dei problemi che spiego più sotto riguardo a folati e antidepressivi
Da diversi anni assumo antidepressivi per un disturbo depressivo e ossessivo - compulsivo.Dopo che per lungo tempo assumevo Anafranil con dosaggio ridotto dal medico a 40 mg con risposta ottimale sull'aspetto depressivo e di riflesso su quello ossessivo compulsivo,ho chiesto al medico psichiatra un cambio di molecola causa i notevoli disturbi sessuali che mi procurava come desiderio e funzionalità e che non riuscivo a tollerare e mi deprimevano.Credo che questo sial'aspetto più nefasto che tali farmaci procurano.
Abbiamo provato con il Trittico,a suo tempo assunto con risposta evidente ma sospeso per l'eccessiva sedazione.La risposta è stata praticamente nulla,anche con dosaggi superiori al passato.Quindi mi è stato riproposto l'Anfranil ma la risposta era chiaramente scarsa rispetto a prima anche con dosaggi tre volte superiori.Dopo consueto wash-out mi è stato prescritto Cipralex con dosaggio crescente fino a due mesi con 20 mg.Risposta insufficiente,senso di ottundimento e altri effetti spiacevoli stabili.Passaggio al Maveral,solito iter,200 mg per sette settimane.Nuovamente debole effetto sull'umore e forte interazione con i farmaci per il sonno,Stilnox 10 mg e Talofen 25 gg.Sedato e confuso tutto il giorno.Modificati farmaci per la notte non dormivo più.Sospeso.Si passa a paroxetina cloridrato,in passato risposta ottimale,non ricordo il motivo del passaggio ad Anafranil.
Ora la assumo da tre settimane a 20 mg,due settimane a 30 mg e quasi due a 40 mg.Effetto più incisivo rispetto alle molecole pecedenti ma ancora incompleto effetto sull'umore,voglia di fare,scarsa vitalità e difficoltà a ritrovare gli interessi di un tempo,stringo di continuo le mascelle e sbuffo con il naso (ansia?).Continuo la terapia.Sono diventato no-responder?
Dopo questa lunga premessa giungo al motivo preciso di questo consulto.
Da esami di laboratorio risulta una carenza di folati,3.5 con range 4.2 - 19.Visita ematologica,emocromo,vit.B12,omocisteina normali.Prescritto Folidar 15mg al dì.Con 7 mg nodo alla gola,forte nevosismo,irritabilità,ansia.riduco a 1 mg con Folanemin ma persiste un pò ridotta questa ipersensibilità.Sono in tollerante,allergicoall'acido folico?
Ricordo di aver letto di un legame tra folati e depressione.Il medico psichiatra non ritiene significativa questa carenza come causa o concausa alla mancata risposta ai antidepressivi.Da parte mia trovo numerosi studi e recensioni dove si afferma che pazienti depressi con carenza di folati rispondono scarsamente a terapia antidepressiva e se ne consiglia l'integrazione con acido folico anche come forma di augmentation.
Voi cosa ne pensate a riguardo?Questa mancanza può essere in parte di per se causa di depressione?
Segnalo che da un anno a sta parte ho notevoli disturbi cognitivi,sulla memoria breve,attenzione,concentrazione però con ECG normale

Ringrazio per una risposta.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente

Il suo disturbo potrebbe aver avuto una variazione dal punto di vista diagnostico ed il solo trattamento antidepressivi pio non essere sufficiente.

Allo stesso tempo, e' opportuno cercare di comprendere quale sarebbe l'effetto sull'umore che vuole raggiungere con la terapia e se invece l'effetto raggiunto non sia quanto previsto dal trattamento.

La carenza di volati può essere integrata ma se lei non riesce a sopportare i presunti effetti post assunzione e' piuttosto improbabile che possa farlo in altro modo.

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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
d'accordo con quello che scrive il Dr Ruggiero sulla psico-rafmacoterapia,
aggiungerei alcuni altri dettagli.

- Il tempo di latenza dell'effetto dei moderni farmaci antidepressivi parte dal momento dell'inizio di asssunzione della dose che si presume sarà efficace. Lei scrive di assumere la Paroxetina all'ultimo dosaggio raggiunto (40 mg) da quasi due settimane. Due - tre settimane sono insufficienti per giudicare l'inefficacia di questo farmaco, perché il tempo di latenza dell'effetto può arrivare anche a 5 e talvolta a 7 settimane. Dopo che la cura con un antidepressivo viene interrotta, ricominciando la seconda volta, il tempo di latenza potrebbe essere più lungo di prima.

- Gli effetti collaterali che avverte con il Folidar bisogna riferire al Suo medico. Dalla Sua descrizione, non dovrebbe trattarsi dei fenomeni allergici, ma di effetti collaterali che ad alti dosaggi sono più probabili (acidi folici sono sostanze indispensabili all'organismo umano, ma loro fabbisogno fisiologico giornaliero è parecchio più basso rispetto alle dosi "terapeutiche"). Un'altra cosa importante è che fra i preparati a base dei folati esistono quelli a base di acido Folico (una sostanza presente anche negli alimenti vegetali) e quelli a base di acido Folinico (o tetra-idro-folico) che è la forma metabolizzata e attiva dell'acido folico nel nostro organismo e, come farmaco, è più potente. Il "Folidar" è una preparazione a base di Acido Folinico, dunque più potente delle altre preparazioni. Il Suo medico comunque deve essere al corrente degli effetti indesiderati che Lei descrive e dovrà decidere se sospendere il farmaco del tutto, se cambiare il tipo della preparazione o/e la dose (esistono dosaggi ancora più bassi).

- Quanto l'efficacia degli antidepressivi possa essere compromessa dalla carenza degli acidi folici ? ... Teoreticamente è possibile, perché gli acido folici sono indispensabili per una moltitudine dei processi nell'organismo, compresi quei processi sui quali agiscono gli antidepressivi. Tuttavia, nella mia pratica vedo più spesso la compromissione dell'effetto di tali farmaci quando sono carenti più sostanze (carenze multiple).

Dr. Alex Aleksey Gukov

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentili Medici,ringrazio per le risposte e rispondo precisando alcuni punti.
Al Dott.Ruggiero rispondo che in effetti la possibilità di un eventuale cambiamento del quadro diagnostico non è stata presa in considerazione o almeno comunicata dal mio medico e quindi ne parlerò con lui.
La mia aspettativa riguardo al livello di umore o benessere mentale è relativa alla condizione che avevo precedentemente ai cambi farmacologici più recenti e con ciò intendo un umore più chiaro,maggiore voglia di fare,una partecipazione più acuta sia emotivamente sia dal punto di vista cognitivo agli interessi che avevo solitamente e che ora porto avanti con evidente difficoltà e appunto con disinterresse quasi con distacco e naturalmente a relazioni sociali più vivaci.
A voler rappresentare su un grafico questi due modi di sentire risulta evidente la differenza di andamento delle due linee.Per non parlare della difficoltà di affrontare i soliti problemi quotidiani.
Al Dott.Gukov volevo precisare, come avevo già accennato,che in realtà ho assunto diversi tipi di acido folico e cioè Folidar,Folanemin e anche un buon integratore di semplice acido folico ma con solo 800 mcg presentavo tutti quei fastidiosi sintomi che ho descritto e a mio parere esagerati.Tanto che in questi giorni ho sospeso l'integrazione di acido folico e mi sento decisamente più disteso.
Questo mi porta a interrogarmi sul perchè il mio organismo reagisce in questo modo
anche a dosaggi minimi.e se ci sia un nesso fra la depressione storica e questa specie di intolleranza verso una sostanza così importante per il sistema nervoso.
Ci sono forse dei test che potrei fare per capire meglio?
Colgo l'occasione per farvi una domanda a cui non ho trovato risposta.
Sembra che l'acido folico abbia una interazione negativa con farmaci anticonvulsivanti, Non so perchè.Questi ultimi dovrebbero,tra l'altro,alzare la soglia convulsiva,ridurre l'eccittabilità a livello cerebrale,stabilizzare l'umore.Forse l'acido folico a una azione in un certo senso cotraria?
Vi ringrazio se volete rispondermi.

Distinti Saluti.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Lei fa questa domanda perché assume anche farmaci anticonvulsivanti?
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dopo
Utente
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No,non assumo farmaci anticonvulsivanti,però quando ho contattato l'azienda che vende l'integratore naturale di acido folico per comunicare questo mio malessere nel assumere il prodotto,il ragazzo addetto mi chiese se soffrivo di disturbi neurologici,al che rimasi sorpreso della domanda e risposi che sì,che avevo un disturbo depressivo,mi rispose che si riferiva a distubi di tipo epilettico e così si concluse il colloquio.La cosa mi fece pensare e quando trovai delle note simili sul folglietto illustrativo del Folanemin mi chiesi se la mia reazione negativa o esagerata ai folati avesse a che fare con questa strana interazione anche senza assunzione di antiepilettici.Solo come ipotesi.
Voglio aggiungere per completezza dei dati clinici che avevo omesso o meglio dimenticato per via di questa condizione cognitiva precaria che porto avanti da un pò di tempo.
Assumo 25mg di Eutirox per una tiroidite di Ashimoto o ipotiroidismo sub clinico da circa 10 mesi.Avevo un innalzamento del TSH con Ft3 e Ft4 già normali al primo esame.TSH è rientrato nella normalità.
Ho una sideremia bassa 50 con un range di 80 - 150 nonostante l'integrazione con Sideral.L' ematologo ritiene che la sideremia sia un valore sul quale non fare affidamento l'importante sono i valori di Ferritina e Transferrina che sono normali.
A mio modesto perere folati bassi e sideremia bassa possono anche andare insieme ma mi attengo al parere medico.
Assumo 50 UI di vitamina D per una ipovitaminosi da scarsa esposizione solare e questo è un fattore importante per la depressione.Valori iniziali 11 con range 10 - 100.Ora i valori,dopo circa 8 mesi,si sono rialzati a a 30.Spero che almeno la vitamina D,così importante,non interferisca con con i famaci anti depressivi.
Perchè ormai sembra tutto possibile.


Cordiali Saluti
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Probabilmente assume troppe vitamine.

Comunque, possono sovraccaricare il fegato.

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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Rispetto alle cause dell'intolleranza e dell'allergia all'acido folico, si è ancora lontani da dire le cose con certezza, essendo presente, come vedrà, una moltitudine dei fattori, e potrebbero esserci varie ipotesi, che bisogna prendere ancora con le pinze:

Oltre ad essere una sostanza indispensabile per noi, l'acido folico è indispensabile anche a tanti altri organismi e ai microorganismi, compresi i batteri che convivono con noi nel nostro tratto digerente. Non posso escludere che la sua assunzione potesse favorire la proliferazione eccessiva di alcune loro specie.

Essendo dunque presente anche nei batteri, è possibile che il nostro sistema immunitario, cercando di combattere nell'arco della vita le infezioni e sviluppando gli anticorpi contro i componenti dei batteri (gli anticorpi che aiutano ad identificarle e di abbatterle), sviluppino gli anticorpi anche nei confronti dell'acido folico che è presente nei batteri.

Le persone allergiche all'acido folico potrebbero essere allergiche anche alla carne, ai molluschi, ai cereali e alle verdure (tutti ricchi di acido folico).

Tutttavia, i fenomeni che descrive Lei non si inquadrano come sintomi di una reazione allergica.

Bisogna considerare il semplice fatto che l'acido folico intensifica i processi metabolici che sono la base anche dei fenomeni psichici. E' anche da notare che l'acido folico stimola la produzione delle cellule del sangue che trasportano l'ossigeno (eritrociti): l'effetto sfruttato in alcune forme di anemia, ma, con un dubbio vantaggio, anche nel dopping sportivo, perché, disponendo di più ossigeno, può potenzialmente aumentare la prestazione di più organi: ovviamente il muscolo, ma certamente anche il cervello che è fra i consumatori maggiori dell'ossigeno nel nostro corpo. Da qui andare a dire che possa provocare "nodo alla gola, forte nevosismo, irritabilità, ansia" è un po' azzardato, ma può essere una ipotesi. L'iperstimolazione però non necessariamente migliora il funzionamento psichico, può anche disturbarlo, e, fra le ipotesi, è presente anche quella che lega l'acido folico con lo stato depressivo.

La diminuzione dell'efficacia di alcuni farmaci antiepilettici usati come stabilizzatori dell'umore è più probabilmente di tutt'altra natura, più banale: siccome l'acido folico partecipa anche ai processi di metabolismo necessari all'eliminazione di tali farmaci dal corpo, nelle persone con carenza dell'acido folico tali processi sono più lenti, e quando la persona inizia ad assumerlo, il metabolismo si normalizza e l'eliminazione di tali farmaci è più veloce di prima.

Proseguendo, rispetto agli effetti avversi dell'acido folico, oltre agli eritrociti, le cellule del nostro corpo che possono essere più sensibili all'acido folico sono le altre cellule del sangue, compresi quelli che partecipano alle reazioni di ipersensibilità e che secernono le sostanze che mediano anche la reazione psichica che accompagna tali fenomeni.

In alcune condizioni è possibile che ci sia una 'iperattività già di base del sistema immunitario. Qui potrebbe essere rilevante la Tiroidite di Hashimoto della quale Lei scrive, che una malattia autoimmune.

Ancora un'altra categoria delle nostre cellule potenzialmente stimolate dall'acido folico sono le cellule tumorali.

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Il Dott. Ruggiero ha ragione quando scrive che probabilmente assume troppe vitamine.
E non solo le vitamine.

Cominciamo dall'Eutirox, che recupera l'effetto dei nostri ormoni tiroidei, il "mestiere" dei quali è di velocizzare tutti i nostri processi vitali. Nei casi di sovradosaggio si può assistere agli effetti psichici che Lei descriveva, se non a causa del solo Eutirox, a causa dell'associazione con altre sostanze stimolanti (come, potenzialmente l'ac. folico). Invece nel caso del sottodosaggio si può assistere alla deflessione dell'umore, al rallentamento e al deficit dei processi cognitivi. Importante adeguare la dose dell'Eutirox a secondo dei livelli degli ormoni tiroidei. Lo fa l'endocrinologo.

Il Ferro ha una azione diretta stimolante il rinnovo degli eritrociti, oltre ad essere un elemento essenziale per noi in più processi, come l'acido folico, e potenzialmente può accrescere gli effetti di quest'ultimo, ma più spesso ha effetti non sempre ben tollerati anche a livello del tratto digerente.

La vitamina D tende ad incrementare i valori del calcio, il quale interviene in molti processi, ed è potenzialmente stimolante.

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Bisognerebbe che i Suoi medici rivedano un po' la situazione complessiva, ricontrollando magari i rispettivi valori e parametri e il quadro clinico, e valutando a che cosa dare la priorità e quali sono le dosi ottimali. Da quello che scrive risulta che, diversamente dalla mia iniziale impressione, Lei ha più carenze, e dunque il discorso dell'associazione fra le carenze delle sostanze per l'organismo essenziali e lo stato depressivo può avere più senso. Ma quanto in realtà queste carenze sono effettive e significative e quanto ci sia invece di un approccio preventivo con l'idea "tanto, nel dubbio, un integratore non fa male" ? (ad esempio, quanto veramente è significativa la differenza fra 3,5 dell'acido folico che aveva Lei e 4,2 che sarebbe già nei limiti ?). I Suoi medici devono deciderlo. Se davvero siamo di fronte a più carenze, allora bisogna porre la domanda della causa. Potrebbe esserla l'ipotiroidismo e la malattia che lo ha causato ? Indubbiamente il bilancio degli ormoni tiroidei (da monitorare) influisce sullo stato di umore. Però anche su tanti altri processi.
[#8]
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Utente
Utente
Per problemi di connessione non posso rispondere,lo farò quanto prima.

Grazie,saluti.
[#9]
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Utente
Utente
Ringrazio per le risposte che trovo molto interessanti,in particolare i commenti del Dr Gukov che mi hanno stimolato nuove riflessioni e aggiunte che Vi propongo.Viste le mie condizioni cognitive scadenti il mio discorso potrà sembrare poco lineare e un post solo forse non sarà sufficiente.
Il Dr.Ruggiero afferma che forse assumo troppe vitamine.Vorrei fare delle precisazioni.
Per quanto riguarda il Ferro è stato il medico di base,visti gli esami di laboratorio,a prescrivermi il Sideral che non ho mai assunto contemporaneamente all'acido folico.Dovevo assumerlo per tre mesi e poi ripetere gli esami di laboratorio che hanno evidenziato la medesima carenza iniziale.Da qui mi ha inviato all'ematologo,ma la carenza di folati non era ancora accertata.Il Sideral da quando è entrato in commercio è stato considerato in ambito medico come il migliore integratore di Ferro sia per l'innovativa tecnica di preparazione,sia come biodisponibilità che per la quasi assenza di irritazione delle mucose gastrointestinali.Solo poi è stata riscontrata la carenza di folati che l'ematologo a ritenuto scarsamente significativa come quella del Ferro visti i valori normali di Ferritina e Transferrina.Valutazione che mi ha lasciato qualche dubbio come avevo già accennato.Segnalo questo perchè nel Vostro consulto si parlava di più carenze e del fatto se siano realmente effettive e significative.A mio parere sì,ma se l'ematologo ritiene diversamente dovrei attenermi al suo giudizio,altrimenti dovrei trovare l'ematologo che confermi le mie idee il che mi sembra piuttosto difficoltoso e insolito.
Per quanto riguarda la vitamina D la carenza era notevole ed è stato l'endocrinologo a prescrivermi l'integrazione con con 50.000 UI al mese,dosaggio decisamente modesto,e a riscontrare,cosa che non Vi avevo segnalato,livelli di Testosterone molto bassi e ritenendo la causa di questi bassi valori l'assunzione di farmaci antidepressivi,il che mi ha lasciato stupefatto ritenendo che sono altri psicofarmaci che hanno influenza su alcuni valori ormonali.Vi chiedo quindi gentilmente la Vostra opinione su questo punto importante.
Riguardo la tiroidite che probabilmente portavo avanti già da tempo come il Ferro,i folati,la vitamina D,il medico ha valutato la situazione come sub-clinica dato che a parte un lieve rialzo del TSH,Ft3 e Ft4 erano già nella norma.
Con 25 mg di Eutirox TSH è rientrato e quindi la tiroide ha ripreso una funzionalità normale e paradossalmente questo potrebbe essere il problema.
Mi spiego meglio.L'omeostasi sbilanciata che avevo prima con il correggersi di diversi parametri a portato dei cambiamenti nell'organismo anche di tipo metabolico e potrei come ipotesi pensare che questa potrebbe essere una causa o la causa per cui non rispondo più o nello stesso modo ai farmaci antidepressivi.Sembra un discorso paradossale ma prima con diversi e importanti parametri sbilanciati rispondevo con facilità a diversi farmaci antidepressivi, con quel equilibrio,ora non più.E' una ipotesi.
Vorrei continuare il discorso per rispondere in maniera completa al Vostro consulto ma sono costretto a farlo succesivamente.

Cordiali Saluti
[#10]
dopo
Utente
Utente
Spett.li Medici voglio cuncludere il mio discorso,se riesco,aggiungendo altri dati importanti.Per prima cosa vorrei gentilmente sapere da parte Vostra se è veritiera l'affermazione del medico endocrinologo che i farmaci antidepressivi abbassano i livelli di Testosterone.
Vorrei riprendere le osservazioni fatte dal Dr Gukov su acido folico,batteri,infezioni.In effetti negli ultimi anni sono stato soggetto a diverse e riccorrenti infezioni.In preciso infezioni di Candida Albicans intestinale trattate con Nistatina,con recidive frequenti circa 2/3 all'anno e infezioni batteriche ai bronchi trattate con facilità dal pneumologo senza altre implicazioni di tipo respiratorio.Quando stavo bene mentalmente facevo anche dello sport di una certa intensità.
Ad un certo punto un medico di guardia mi ha fatto notare che infezioni intestinali di Candida,specie se fequenti erano tipiche in persone con Sistema Immunitario deficitario.Il medico di base viste queste riccorrenti infezioni mi disse che probabilmente avevo il Sistema Immunitario distrutto.Mi ha inviato dall'infettivologo che al contrario mi ha dichiarato che il mio Sistema Immunitario era quello di una persona della mia età (45) che ripondeva attivamente ad attacchi virali o batterici ed escludeva deficit o anomalie immunitarie.Su mia insistenza mi prescrisse esami immunologici più approfonditi che che diedero risultati del tutto normali.Probabilmente tutto era legato a una fragilità mentale e del sistema nervoso che mi esponeva più facilmente a cedimenti.Del resto senza antidepressivi sono tuttora in condizioni fisiche e mentali da ricovero.
Devo aggiungere un dato,forse il più importante,che non Vi ho fornito prima.
Io ho un disturbo da stress-post-traumatico in seguito ad un'aggressione subita circa dieci anni fa e che mi fece passare da un comportamento ossessivo-compulsivo socialmente quasi irrilevante ad azioni ossessive-compulsive decisamente più regressive e messe in atto anche tra la gente.Il disturbo non è stato trattato dal punto di vista farmacologico anche perchè solo più tardi ho sviluppato lunghe fantasie con contenuti sanguinolenti,nuove aggressioni subite o inflitte,rielaborazioni violente del fatto,il tutto con evidenti riferimenti al fatto accaduto.Nel tempo queste manifestazioni si sono ridotte anche se ancora presenti.Il medico psichiatra non ha ritenuto di inserire in terapia farmaci antipsicotici perchè oltre a queste fantasie non c'era altro e non so se é stato giusto così.
Faccio una terapia psicoanalitica da quasi quindici anni ,con molta fatica,e questo fatto traumatico non sono mai riuscito ad elaborarlo.
E quì mi ricollego alle prime considerazioni del Dr Ruggiero sul fatto che forse il quadro diagnostico si è modificato e da quì la non risposta ai farmaci antidepressivi.
In effetti ho pensato che queste memorie traumatiche nel tempo possono aver scavato o allentato la personalità.

Attendo cortese risposta.

Cordiali Saluti













[#11]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
rispetto all'influenza degli antidepressivi sui livelli del testosterone, queste non si può scartare, ma al giorno d'oggi non si può trarre queste conclusioni in modo univoco. E' un argomento ancora da studiare e sul quale sono stati fatti troppo pochi studi, troppo datati, incompleti e coi risultati non univoci. I livelli di testosterone possono abbassarsi in funzione degli altri disordini ormonali (ad esempio nell'ipotiroidismo), fisiologicamente con l'età, ma anche in relazione allo stato depressivo e allo stress. Così, non si può escludere neanche la tesi contraria che la terapia antidepressiva, migliorando l'umore, può, anzi, normalizzare i livelli di testosterone, il che spiegherebbe anche i risultati non univoci di alcuni studi.

Non si può generalizzare, ma ogni caso e ogni farmaco va visto individualmente. Dal punto di vista pratico, considererei la funzione sessuale. In passato avete regolato la terapia anche in base alla comparsa degli effetti indesiderati nella sfera sessuale, e questo mi sembra un approccio più pratico. E se l'endocrinologo riterrà opportuno monitorare, oltre agli ormoni tiroidei, anche alcuni altri ormoni, perché no.

Preoccuparsi per la propria salute generale e mentale è normale e prudente, ma la linea di demarcazione con la preoccupazione patologica nel Suo caso può essere sfumata. Probabilmente anche su base del Suo disturbo psichico, Lei può suggestionarsi facilmente a certe ipotesi e teorie, potendo esse diventare nuove idee ossessive. Chi può aiutare a vedere questa linea di demarcazione non sono gli specialisti che contatta via internet, ma quelli che La possono visitare e seguire dal vivo, compreso lo psichiatra. Altrimenti, l'internet, vista l'accessibilità a qualsiasi tipo di informazione e ipotesi, può anche peggiorare il disturbo.

Rispetto all'ipotesi
<<..quadro diagnostico si è modificato e da quì la non risposta ai farmaci antidepressivi..>>

posso dire:
se si tratta di un disturbo ossessivo-compulsivo, è un disturbo di carattere cronico con possibili fluttuazioni di gravità, richiede una terapia antidepressiva molto più protratta (certamente non qualche settimana), ed eventualmente a dosaggi superiori. Da quello che Lei ha scritto all'inizio della discussione, alcuni fra gli antidepressivi che ha assunto precedentemente hanno dato beneficio soprattutto sull'aspetto depressivo e "di riflesso su quello ossessivo compulsivo": da questa frase non posso essere sicuro se quelle terapie avevano efficacia sufficiente sul disturbo ossessivo-compulsivo. Probabilmente le dosi erano basse e la durata del trattamento - breve.
[#12]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio per la gentile risposta.
Se posso chiedere, per il disurbo da stress-post traumatico e per come lo ho brevemente descritto quale potrebbe essere secondo Lei l'intervento o gli interventi terapeutici più indicati.

Cordiali Saluti.
[#13]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
in riferimento al disturbo post-traumatico da stress. Ritorno alla Sua descrizione:

<<..Devo aggiungere un dato,forse il più importante,che non Vi ho fornito prima.
Io ho un disturbo da stress-post-traumatico in seguito ad un'aggressione subita circa dieci anni fa e che mi fece passare da un comportamento ossessivo-compulsivo socialmente quasi irrilevante ad azioni ossessive-compulsive decisamente più regressive e messe in atto anche tra la gente.Il disturbo non è stato trattato dal punto di vista farmacologico anche perchè solo più tardi ho sviluppato lunghe fantasie con contenuti sanguinolenti,nuove aggressioni subite o inflitte,rielaborazioni violente del fatto,il tutto con evidenti riferimenti al fatto accaduto.Nel tempo queste manifestazioni si sono ridotte anche se ancora presenti.Il medico psichiatra non ha ritenuto di inserire in terapia farmaci antipsicotici perchè oltre a queste fantasie non c'era altro e non so se é stato giusto così.
Faccio una terapia psicoanalitica da quasi quindici anni ,con molta fatica,e questo fatto traumatico non sono mai riuscito ad elaborarlo..>>

Il disturbo post-traumatico da stess ha come il paradigma principale di trattamento la psicoterapia. La psicoanalisi è valida (poi dipende dal caso singolo e dal come viene applicata), anche se non è l'unica forma di psicoterapia adoperata in questi casi.

Tuttavia, bisogna capirsi (non qui, ma nel contesto della Sua psicoterapia) che cosa Lei aspetta dal trattamento. Se il fatto è accaduto, cosa significa per Lei "elaborarlo" ? Significa dimenticarlo ? Non ricordarlo come traumatico ? Allora, penso, si tratterebbe di una modificazione della realtà, non di psicoterapia. Magari aumentare la consapevolezza dei propri processi psichici che hanno condizionato la Sua vita da tale evento del passato e forse hanno anche contribuito perché questo fatto ed altri hanno successo proprio a Lei, dunque ridurre loro impatto sulla Sua vita ? (ne parlerei con il psicoterapeuta).

Ma non è tutto. Sebbene Lei scrive che l'evento traumatico (di 10 anni fa) è un dato "forse il più importante", non da questo evento inizia la Sua storia clinica: Lei scrive che era già presente un "comportamento ossessivo-compulsivo socialmente quasi irrilevante" (che poi si è aggravato). Dunque l'evento traumatico poteva slatentizzare la malattia già presente a livello sub-clinico. Le persone con stile ossessivo possono essere più facilmente vittime di traumi psichici, ad esempio, nel contesto relazionale. Questa malattia (prima quasi latente e poi slatentizzata) poteva condizionare i vissuti e gli sviluppi. Inoltre, sia nelle manifestazioni del Disturbo Post-Traumatico da Stress, sia in quelle del Disturbo Ossessivo-Compulsivo è caratteristica la repetitività dei vissuti e un forte condizionamento. Un buon esame psichico dal vivo potrebbe aiutare a discernerne, aiuterebbe anche l'analisi storica.

In ogni modo, il problema da sottoporre alla psicoterapia non è solo l'evento traumatico, ma forse anche lo stile ossessivo (se presente), e comunque, curare un disturbo post-traumatico senza considerare (se presente) il Disturbo Ossessivo-Compulsivo può essere deludente, perché hanno una serie di meccanismi simili. Un Disturbo Ossessivo-Compulsivo serio difficilmente si cura con sola psicoterapia; è fondamentale associazione con la farmacoterapia adatta.
[#14]
dopo
Utente
Utente
Ringazio per la risposta che trovo interessante e che mi da anche alcuni punti di riflessione.
Sono d'accordo con Lei sul fatto che l'evento traumatico non può essere l'inizio della mia storia clinica,infatti prima che accadesse presentavo,come ho segnalato,dei comportamenti ossessivi-compulsivi e il primo episodio depressivo diagnosticato come maggiore avvenne cinque anni prima in un contesto lavorativo altamente stressante,deprimente e quasi estraneo per le sue caratteristiche alla mia persona.
Del resto quando iniziai la psicoterapia a indirizzo psicoanalitco la diagnosi era di nevrosi fobico-ossessiva e probabilmente c'era anche dell'altro.Ho definito l'evento traumatico come "forse il più importante"perchè dopo di questo c'e' stato un salto di qualità in senso regressivo.Intendo dire che il disturbo depressivo a preso forma cronica con diversi ricoveri e il disturbo ossessivo-compulsivo ha mantenuto simbolicamente le forme precedenti ma in realtà fin da subito mi a portato ad agire azioni in pubblico che mi imbarazzano e mi deprimono con relativo senso di estraneità nel compierli e anche se nel tempo o chiarito alcuni significati di questi gesti,sono ancora lontano dal chiarire il senso psichico e simbolico di questi gesti apparentemente assurdi.Dal punto di vista famacologico,devo precisare,che fin dall'inizio di questi disturbi ho assunto per quasi cinque anni Anafranil a dosaggi di150mg giornalieri,ma ci si è accorti che anche diminuendo il dosaggio le azioni ossessive rimanevano invariate in termini di quantità e anche l'umore e le funzioni cognitive rimanevano ottimali,sempre però nell'incubo della perdita della funzione sessuale.
Otto anni senza rapporti sessuali mi sembra una cosa decisamente grave anche naturalmente dal punto di vista relazionale.
Questo nel tempo mi a portato a chiedere cambiamenti farmacologici che pur non portando novità sulla dimensione sessuale mi mantenevano stabile nel contenimento ossessivo e in buone condizioni con l'umore.
Ora dopo il giro di antidepresssivi senza risposta significativa,il che è stata una novità,assumo 40mg di Paroxetina da tre settimane più tutto il periodo precedente a dosaggi minori,come avevo descritto,senza miglioramenti marcati,ma con piccoli vantaggi.
Lei mi aveva suggerito di mantenere il dosaggio per un periodo più lungo,ma vista la situazione accompagnata da un senso di disperazione,sarei tentato di chiedere al mio medico un ulteriore aumento.Sembra come se il farmaco non attecchisca,se posso usare questa espressione e il che mi desta notevole preoccupazione.
Anche nella psicoterapia non riesco a comunicare contenuti emotivi più profondi e quindi più significativi rendendo così la terapia stessa meno significativa e più superficiale,cosa che in passato non accadeva neanche nei momenti di crisi.Cosa questa che mi procura malessere.Considerando che anche le funzioni cognitive e intellettive sono ancora rattrappite,come intontite,inibite.

Cordiali Saluti
[#15]
dopo
Utente
Utente
Mi scuso per il ritardo ma questo è un periodo decisamente instabile.
Vorrei concludere la mia risposta al consulto del Dr.Gukov.
Lei mi chiedeva cosa mi attendo dalla psicoterapia in riguardo al disturbo da stess-post-traumatico.La risposta non è facile.Sicuramente non una rimozione nel senso di annullamento del fatto accaduto,come negazione della realtà.Perchè sarebbe comunque impossibile e secondo perchè sarebbe invece necessario una rivisitazione dei processi psichici che hanno reso patologico oltre il dovuto un fatto comunque grave ma che magari in un altra persona non avrebbe portato allo sviluppo di un DSPT.Il fatto è che in questo lungo periodo,anche quando stavo decisamente meglio di adesso,il fatto,l'accaduto non veniva discusso propio perchè si presentava come un contenuto psichico che vagava,quasi dissociato,nello spazio mentale,senza che ci fosse la possibilità di soffermarsi su di esso per discuterne.
Tutt'ora e da quando abbiamo cambiato farmaci,circa un anno,non riesco ,come ho già detto,a portare nella psicoterapia emozioni o contenuti sufficientemente profondi e significativi e il tutto rientra probabilmente nel generale quadro depressivo.
Segnalo che tutti gli antidepressivi che lavorano su neurotrasmettitori quali noreadrenalina o dopamina non riesco ad assumerli perchè mi procurano tensione,forte irritabilità e divento irascibile e aggressivo.Ho già provato Remeron,Deniban,Edronax,Elontril e tutti mi rendevano come isterico.Quindi la gamma di farmaci disponibili si restringe notevolmente e sono giunto a considerare quello che non avrei mai pensato e cioè all'utilizzo della Tec,che il mio medico non vuol sentir parlare.Mi rendo conto che rappresenta l'ultima cura ma questa ipotesi non mi sembra del tutto irrazionale.Resto sempre dell'idea che l'integrazioni necessarie con Eutirox e Vit.D abbiano forse cambiato dei parametri metabolici a causa dei quali i farmaci antidepressivi non hanno dato risposta o risposta ridotta.
E' anche vero che ormoni tiroidei vengono usati come forma di augmentation e una grave carenza di Vit.D non capisco come possa essere di vantaggio in una terapia antidepressiva.Un quesito a cui immagino sia difficile trovare chiarimento.

Attendo gentile risposta

Cordiali Saluti
[#16]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
deve avere più pazienza. I tempi di latenza d'effetto con la Paroxetina possono arrivare in alcuni casi anche a poco meno di due mesi. Come Lei ha scritto all'inizio della discussione, in passato con questo farmaco si è ottenuta la risposta ottimale. Dopo l'interruzione della terapia col farmaco (e dopo le interruzioni delle altre terapie antidepressive) il tempo di latenza può essere più lungo del solito. Prenda un po' di tempo e cerca di aggiornare periodicamente il Suo psichiatra sull'andamento della cura. Controllate periodicamente anche la funzionalità tiroidea (che influisce anche essa sull'umore) ed il compenso dal punto di vista vitaminico e del ferro. Comunque, i livelli di acido folico di 3,5 nannogrammi per millilitro non è una carenza grave, ma, secondo alcuni standard, è ancora all'interno del range normale.

Per quanto riguarda la Tec (terapia elettro-convulsivante) può inoltrare un altra domanda più specifica in questa sezione del sito, altrimenti ha meno opportunità che Le rispondano anche gli altri specialisti, magari più esperti in tale materia (magari dopo aver appurato con il Suo curante l'efficacia o meno della cura che ora Lei sta solo iniziando).

Non vorrei neanche che questa discussione si allontani dalla Sua domanda specifica iniziale. Bisogna certamente che Lei sia seguito a fondo, considerando tutti gli aspetti assieme, ma questo è il compito del Suo specialista.

un saluto !
[#17]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta.

Cordiali Saluti
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