Disturbi ansia e sintomi depressivi

buongiorno gentili dottori, ho 36 anni e soffro di disturbi d'ansia che si manifetsano attraverso una forte dereallizzazione e depersonalizzazione.dopo essere stato in cura per 2 anni con paroxetina in cui ho avuto buoni miglioramenti, il difficile periodo lavorativo e l'insoddisfazione del ruolo ricoperto sta riacutizzando il mio problema. sono in terapia psicologica da un anno e mezzo, non supportata da farmaci, in quanto lo psichiatra che mi segue mi ha trattato con cipralex, valdoxan e deniban ma gli effetti collaterali di questi farmaci hanno amplificato al massimo i miei disturbi a tal punto da rendere difficilmente gestibile la mia vita per il grosso stato confusionale che mi provocavano. solo con 1/4 di deniban sono riuscito ad avere qualche miglioramento ma alzando il dosaggio dopo una settimana ho avuto der/dep fortissima.sottolineo che la fase iniziale di paroxetina mi ha costretto a casa per 21 giorni in quanto impossibilitato a svolgere una vita normale. secondo voi è normale un intollerabilità cosi evidente ai farmaci? pensate sia terapeutico un dosaggio di 1/4 di compressa di deniban? grazie in anticipo, e per il servizio professionale che offrite.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente

È normale avere alcuni sintomi durqnte il primo periodo di trattamento. Ne è prova il fatto che dopo un pò di tempo lei ha avuto benefici dal trattamento con paroxetina.

Potrebbero essere utilizzati dei metodi farmacologici di riduzione dei sintomi per poter raggiungere una dose minimamente terapeutica.

1/4 di deniban è poco per avere dei benefici consistenti.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Utente
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grazie per l'immediata risposta. purtroppo l'unico effetto collaterale che ho (der/dep) è molto difficile da gestire nelle mie giornate lavorative e provando anche farmaci ansiolitici è stato molto difficile, anzi hanno peggiorato il mio stato confusionale. nè purtroppo posso assentarmi dal lavoro per gestire bene l'inizio del trattamento, sinceramente mi sento abbastanza intrappolato da questo problema. con lo specialista si pensava di adottare un farmaco in gocce tipo cipralex per salire di dosaggio molto gradatamente, es 1 goccia ogni 3/5 giorni. sulla base delle sua/vostra esperienza pensate possa essere una strategia adottabile? certamente gli effetti benefici del farmaco li vedrei all'incirca tra 2 mesi..purtroppo. di nuovo mille grazie.
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Utente
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grazie per l'immediata risposta. purtroppo l'unico effetto collaterale che ho (der/dep) è molto difficile da gestire nelle mie giornate lavorative e provando anche farmaci ansiolitici è stato molto difficile, anzi hanno peggiorato il mio stato confusionale. nè purtroppo posso assentarmi dal lavoro per gestire bene l'inizio del trattamento, sinceramente mi sento abbastanza intrappolato da questo problema. con lo specialista si pensava di adottare un farmaco in gocce tipo cipralex per salire di dosaggio molto gradatamente, es 1 goccia ogni 3/5 giorni. sulla base delle sua/vostra esperienza pensate possa essere una strategia adottabile? certamente gli effetti benefici del farmaco li vedrei all'incirca tra 2 mesi..purtroppo. di nuovo mille grazie.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Può essere una strategia corretta.
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Utente
Utente
buongiorno, ieri ho incontrato il mio psichiatra e, visto il mio caso, abbiamo optato nell'iniziare il trattamento con cipralex con dosaggio a partire da 1 goccia e salire ogni 3/5 giorni per cercare di minimizzare il più possibile l'effetto collaterale che nel mio caso è forte derealizzazione e depersonalizzazione. visto i vari e vani tentativi del passato.. spero di riuscire a raggiungere un dosaggio quantomeno terapeutico per il mio problema. grazie.
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Utente
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buongiorno, ieri ho incontrato il mio psichiatra e, visto il mio caso, abbiamo optato nell'iniziare il trattamento con cipralex con dosaggio a partire da 1 goccia e salire ogni 3/5 giorni per cercare di minimizzare il più possibile l'effetto collaterale che nel mio caso è forte derealizzazione e depersonalizzazione. visto i vari e vani tentativi del passato.. spero di riuscire a raggiungere un dosaggio quantomeno terapeutico per il mio problema. grazie.
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Utente
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buongiorno, scrivo un breve aggiornamento. come sopra detto, sto dosando il cipralex con una goccia ogni 3 gg, sono arrivato ora a 5 gocce. i miei sintomi di derealizzazione/depersonalizzazione sono aumentati, soprattutto al mattino (le gocce le prendo la sera verso le 21), ho notato inoltre uno stato di stanchezza serale di fine giornata, fiacca, e disturbi intestinali tutte le mattine al risveglio. pensate sia riconducubile al farmaco? con la cura di paroxetina che feci 4 anni fa, ricordo vagamente questi sintomi, ma il cipralex mi è stato prescritto dallo psichiatra perchè un pò più leggero sugli effetti collaterali... grazie mille
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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,

in linea teorica la lenta progressione posologica appare decisamente valida per attenuare effetti collaterali.

D'altra parte la soggettività personale può essere una variabile importante: per tale motivo è necessario riferire tali aspetti al suo psichiatra.

Tenga in ogni caso presente che, sempre teoricamente, in una prima fase del trattamento alcuni sintomi possono di per sè peggiorare.

Anche per tale motivo è necessario un monitoraggio stretto con il curante.

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

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Utente
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buongiorno dottori, vi scrivo per aggiornarvi sullo stato della cura. con molta fatica e sacrificio, sono riuscito a raggiungere da 7 giorni, 10 gocce di cipralex alla sera. purtroppo il mio unico effetto collaterale (la der/dep che è anche il problema per cui lo psichiatra mi ha prescritto tale farmaco) è aumentata. ricordo che la cura di 4 anni fa con paroxetina fu anche peggio!! lo psichiatra mi ha quindi consigliato di attendere altre 3 settimane almeno con lo stesso dosaggio (10 gocce) per verificare poi eventuali aumenti.
Abbiamo inoltre aggiunto pochissime gocce di Tranquirit (4/5) la sera, in quanto il cipralex mi dà un pò di agitazione e ansia anticipatoria.
Spero di poter proseguire la cura con altrettanta pazienza perchè non vi nascondo che gli effetti collaterali del cipralex mi stanno creando disagi nella gestione della vita lavorativa e non.
grazie per l'ascolto.
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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,

mi sembra una buona cura.
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Utente
Utente
buongiorno dottori, vi aggiorno circa la cura che sto facendo. sono al 23esimo giorno di cipralex (10 gocce). complessivamente noto un leggero miglioramento sull'umore. per quanto riguarda gli effetti collaterali (per me i più rilevanti sono la derealizzazione e astenia) sono ancora presenti. la sera a fine giornata lavorativa infatti mi sento abbastanza stanco e non ho ancora ricominciato l'attività fisica. lo psichiatra che mi segue mi dice che per capire bene l'effetto del farmaco bisogna attendere 4/6 settimane per valutare incrementi di dosaggio o eventuale cambio del farmaco (speriamo di no). in base alla vostra esperienza, pensiate che questo mio iter sia quindi normale?
grazie mille
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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,

ritengo sia un buon iter.
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Utente
Utente
buongiorno dottori, vi aggiorno circa lo stato della cura. sono al 35emo giorno di cura con 10 gocce di cipralex. per quanto riguarda gli effetti collaterali astenia e disturbi gastrointestinali sono quasi spariti. purtroppo rilevo ancora un buon livello di derealizzazione che, parlando con il mio psichiatra, oltre ad essere il mio sintomo d'ansia, è anche un effetto collaterale molto noioso per lo stile di vita che conduco.
lo psichiatra mi ha consigliato di attendere altre due settimane al dosaggio di 10 gocce per poi valutare un aumento, perchè dice che sono necessarie anche 6 settimane per capire l'efficacia del farmaco.
vorrei conoscere un vostro parere in merito. grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

la derealizzazione così definita in termini tecnici non è un sintomo d'ansia, ma nella pratica spesso è un modo per comunicare l'attenzione preoccupata ad alcune funzioni mentali o neurologiche generali, per cui equivale ad uno stato ansioso più che alla derealizzazione propriamente detta. In tal caso il suo miglioramento richiede tempi più lunghi di quelli sufficienti per giudicare un effetto sull'umore.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#15]
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Utente
Utente
ok grazie dottore, il mio psichiatra ha definito questo mio problema come "disturbo dissociativo". per questo mi ha prescritto tale farmaco. spero soltanto di poter riuscire ad avere qualche beneficio, perchè sostenere la vita lavorativa e privata è a volte un pò faticoso. ricordo la cura che feci 5 anni fa con paroxetina fu anche peggio per effetti collaterali ed altro! per questo motivo lo psichiatra ha optato ora per il cipralex, leggermente più tollerabile.
grazie mille
[#16]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

La diagnosi torna con il termine tecnico, ma lei si riferiva a quel sintomo come " essere il mio sintomo d'ansia" e poi essere anche un effetto collaterale, per cui non si capisce bene a cosa si stia riferendo, non certo al disturbo dissociativo per cui prende la cura.
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dopo
Utente
Utente
buongiorno dottori, sono al 40emo giorno di cura con 10 gocce di cipralex. devo dire che gli effetti collaterali ancora sono abbastanza presenti, soprattutto una notevole confusione mentale che non mi fa essere "presente" sulle attività quotidiane, lavorative e non.
lo psichiatra consiglia di attendere un totale di 6/8 settimane, prima di aumentare il dosaggio; sta di fatto che ne sono trascorse 6 senza alcun beneficio, anzi. in base alla vostra esperienza, pensiate sia normale? c'è la possibilità che tale farmaco non sia quello adatto per il mio caso? oppure un aumento del dosaggio potrebbe portare qualche risultato positivo? 5 anni fa feci una cura con paroxetina e il neurologo spinse la dose fino a 50mg (ho 36 anni e peso 62 kg)
grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Il medico mi sembra faccia un ragionamento corretto. La dose oscilla tra un minimo e un massimo, non sulla base del peso (a parte casi estremi).

Alcuni sintomi possono rispondere dopo 1 mese, altri dopo più tempo, specie se la dose non è dall'inizio quella minima efficace.

Non conviene porre domande generiche su "cosa accadrebbe se", ha dei riferimenti precisi sui tempi entro cui il medico si riserva di giudicare l'efficacia della cura.
[#19]
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Utente
Utente
buonasera dottori, vi aggiorno circa lo stato della cura. dopo 44 gg con 10 gocce di cipralex lo psichiatra ha deciso di aumentare la dose a 15 gocce. purtroppo con gli svariati effetti collaterali del farmaco (confusione mentale, stanchezza, vertigini) ritiene opportuno aumentare la dose per capire l'efficacia del farmaco ad un dosaggio più elevato. fino ad oggi infatto ho avuto soltanto effetti collaterali e nessun beneficio purtroppo, anzi..
spero soltanto di riuscire ad individuare con lo psichiatra un dosaggio che sia curativo per il mio stato.
grazie

[#20]
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Utente
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buonasera dottori, vi aggiorno circa lo stato della cura. dopo 44 gg con 10 gocce di cipralex lo psichiatra ha deciso di aumentare la dose a 15 gocce. purtroppo con gli svariati effetti collaterali del farmaco (confusione mentale, stanchezza, vertigini) ritiene opportuno aumentare la dose per capire l'efficacia del farmaco ad un dosaggio più elevato. fino ad oggi infatto ho avuto soltanto effetti collaterali e nessun beneficio purtroppo, anzi..
spero soltanto di riuscire ad individuare con lo psichiatra un dosaggio che sia curativo per il mio stato.
grazie

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Altrimenti ci sono altre alternative, ma lo psichiatra giustamente vuole provare questo alle dosi piene.
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Utente
Utente
buonasera dottori, vi aggiorno circa lo stato della cura. ad oggi sono 58 gg di cura con cipralex. da 10 gg la dose è stata aumentata dal mio psichiatra a 15 gocce; devo dire che subito dopo pochi gg a 15 gocce sono stato meglio (quasi non sembrava vero!), poi l'ultima settimana pare abbia fatto invece un passo indietro, la mia derealizzazione è ricomparsa, l'astenia si è ripresentata. lo psichiatra mi ha consigliato di proseguire sempre con 15 gocce perchè dice che queste "oscillazioni" sono normali, sta di fatto che nel totale dei 58 gg di cura, ad oggi non mi sembra di aver fatto passi in avanti o di aver raggiunto uno stato di benessere discreto.
sulla base delle vostre esperienze, pensate che questo mio percorso di cura con questo farmaco sia normale?
grazie mille
[#23]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Stiamo ripetendo le stesso domande. Rilegga quanto già detto.
[#24]
dopo
Utente
Utente
buonasera dottori, vi aggiorno su quanto accaduto nell'ultimo mese. in seguito a coliche renali, sono stato ricoverato e operato. ho dovuto assumere ciprofloxacina 500mg per 21gg e solo dopo, in seguito a sintomi di confusione mentale molto forte, astenia, sbalzi di umore, distacco dalla realtà. leggendo il bugiardino del cipralex che sto prendendo, verifico che il farmaco non va assolutamente assunto se si utilizzano antibiotici appartenenti a tale famiglia. lo psichiatra che mi segue mi ha consigliato di diminuire le gocce di cipralex in quanto l'organismo deve liberarsi dell'antibiotico (l'ho smesso 4gg fa), per poi riprendere la dose di 10 gocce man mano che mi sento meglio.
gradirei un vostro parere in merito rispetto a questa interazione e alla vostra esperienza in merito.
grazie
[#25]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

la ciprofloxacina può dare quei sintomi ogni tanto anche in assenza di altri medicinali, più che altro è l'interazione con il disturbo di base, cioè con la vulnerabilità specifica del cervello, che fa produrre o meno determinati in generale rari.
[#26]
dopo
Utente
Utente
buonasera dottori, vi aggiorno sul mio stato. purtroppo, dopo 3 mesi di cura con cipralex ho dovuto sospendere il farmaco in quanto, qualsiasi dosaggio, mi provocava uno stato confusionale troppo elevato per poter vivere le mie giornate lavorative e non, arrecandomi fortissimi disagi sul lato sessuale. ho smesso il farmaco 14 gg fa scalando gradualmente come consigliato dal mio psichiatra e ora il mio stato è peggiorato (confusione, ansia per tutta la giornata, sogni contorti, molta astenia); lo psichiatra mi dice che, avendo io grossi problemi di sensibilità vs questi farmaci, sono effetti da sospensione comuni). purtroppo, fino ad oggi avendo provato con insuccesso zoloft, valdoxan deniban, cipralex (in quanto tutti allo stesso modo mi hanno recato fortissima confusione mentale anche dopo 3 mesi di trattamento x farmaco, disagi sessuali); analogamente ho tentato cure omeopatiche che mi hanno arrecato gli stessi effetti tranne quello sessuale: pertanto lo psichiatra ha deciso di trattarmi con una dose iniziale di gabapentin 100 la sera per affrontare la problematica da un punto di vista diverso rispetto ai serotoninergici usati, affiancando cmq la psicoterapia come già accade. sinceramente sono molto sfiduciato..leggendo soprattutto tutto e il contrario di tutto sul gabapentin. in base alle vostre esperienze, casi come il mio hanno una speranza di trattamento? grazie mille
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Gli effetti che riferisce non sono chiaramente imputabili ai farmaci in questione, effetti sessuali a parte, visto che li ha avuti anche con farmaci omeopatici. I soggetti con questo tipo di disturbo spesso riferiscono peggioramenti salvo poi peggiorare anche con la sospensione del farmaco, il che non ha molto senso logico, richiama più ad una mancata risposta al farmaco con persistenza della esasperata attenzinoe al proprio stato mentale e sua espressione in termini amplificati, così come il disturbo costringe a fare.

Lei non ha provato tutte le classi disponibili, ha provato solo ssri e l'agomelatina. La scelta della psicoterapia non si basa sul fatto che non si risponde ai farmaci.


[#28]
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Utente
Utente
grazie per la risposta. infatti prorpio perchè ho provato solo ssri, lo psichiatra vorrebbe provare, in base a quanto detto, con il gabapentin. in verità, non sono molto fiducioso, direi scoraggiato anche perchè sopportare sempre effetti collaterali sul posto di lavoro non è sempre facile. sto ancora smaltendo questi effetti da sospensione e dovrei cominciare un nuovo farmaco..questo un pò mi spaventa sinceramente. la psicoterapia è un supporto che ho iniziato due anni fa circa e devo dire che in ambito lavorativo mi ha aiutato, su quello caratteriale ci sto ancora lavorando e, in accordo con lo psichiatra, sarebbe stato utile affiancare una terapia farmacologica..mi sembra strano non riuscire a trovare un farmaco utile con pochi effetti collaterali nel mio caso.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Il senso era che non ci sono solo ssri e gabapentin. I farmaci disturbi somatoformi e d'ansia comprendono anche altri farmaci più "antichi", dopo di che non so se siano stati esclusi per altri problemi medici che ha oppure non considerati del tutto.
[#30]
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Utente
Utente
buonasera dottori, vi aggiorno circa il mio stato. proprio in virtù di quanto detto dal dott. Pacini, ritrovando vecchi referti di eeg eseguiti in passato, desidero postare i risultati per un vostro parere. lo psichiatra e il neurologo non ritengono che quanto diagnosticatomi (disturbo dissociativo con derealizzazione e depersonalizzazione) non sia imputabile a quanto refertato nelle eeg ma si tratti di sintomi di ansia:

eeg 1996 holter: veglia con attività di fondo ad occhi chiusi a 10-11 c/s, rappresentata sulle regioni posteriori, simmetrica, reagente. sonno: durante una fase 2 del sonno non rem si sono osservate in due occasioni isolate anomalie parossistiche frontali bilaterali.

eeg 1998: attività alpha subdominante con frequenti aspetti parossistici diffusi nelle regioni temporo centrali dei due emisferi per tutta la durata dell'esplorazione. durante lo sli si verifica tipico photic driving.

eeg 1999: ritmo di fondo 10 c/s, stabile, regolare e reagente. scarsi gruppi di potenziali a 4-5 c/s e rari elementi a morfologia aguzza di medio e basso voltaggio sulle regioni fronto centrali di sx. l'hp determina qualche altro elemento aguzzo nelle stesse sedi.

Faccio presente che sono nato con il forcipe. Gradirei un vostro parere e l'utilità a ripetere una eeg dal momento che sono trascorsi 13 anni, gli specialisti che mi seguono non la ritengono necessaria, ma se voglio stare tranquillo di eseguirla.

grazie.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Non capisco esattamente cosa voglia dire. Sintomi d'ansia sono sintomi d'ansia, Lei ha una diagnosi di d.da derealizzazione, ma l'eeg di preciso cosa dovrebbe dimostrare ?
Non è uno dei criteri per la diagnosi di quel disturbo. Ma anche se è positivo, questo non è un criterio per escludere quella diagnosi.
Il fatto che abbia dei "segni" di ipereccitabilità anche se non configurano niente di preciso (cioè epilessie) può essere, questo potrebbe essere un criterio per utilizzare altri farmaci antiepilettici nel controllo dei sintomi, ad esempio quelli di origine "temporale" (come lobo del cervello).
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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