Agorafobia o svenimento vero?

Buongirono sono un ragazzo di 25 anni. Soffro di ansia generalizzata (sono sempre stato molto ansioso e ho sofferto anche di disturbo ossessivo compulsivo da quando ero piccolo attualmente molto ridotto fortunatamente). Ho avuto solo due attacchi di panico in vita mia a distanza 4 anni l'uno dall'altro. Ma il problema per il quale chiedo consulto è che due anni fa circa ho iniziato ad avere sintomi di malessere e sensazione di malore improvvisi e il mio medico di base ha supposto si trattassero di cali di zuccheri o ipotensione (visto che sarei lievemente ipoteso di mio in genere ho sempre 110/65 o 70). una volta però sono stato in ps dopo aver avuto un episodio simil lipotimico durante un colloquio di lavoro e il cardiologo ha detto che probabilmente soffrivo di crisi vasovagali. Questa diagnosi mi ha portato a rinchidermi sempre in casa o comunque di evitare luoghi in cui mi sarei potuto sentire male e quindi poter svenire o comunque fare una brutta figura imbarazzante nel dover dire (per es ad uno sportello alle poste o in cassa al supermercato) di sentirmi male. Inj altre parole se vado in un posto in cui non ho la possibilità di fuga mi viene ansia e mi sento effettivamente male. Non sono mai svenuto in vita mia neanche facendo le analisi del sangue. Ho fatto accertamenti ECG e ECG holter tutti nella norma. Così mi è stato suggerito di effettuare un tilt test e mi sono rivolto alla clinica neurologica di Bologna esperti in sindrome vagale in cui fanno un tilt test neurologico (cioè che a differenza di quello standard,cardiologico, non viene somministrata alcun farmaco per indurre lo svenimento, ma semplicemente si basano sui parametri pressori e cardiaci durante l'esame) ed è risultato negativo. Il primario di neurologia ha detto che non soffro di crisi vasovagali ma è solo ansia. In effetti è matematico: sto bene, entro dentro un negozio e il fatto di essere distante dalle uscite sopratutto se sono in cassa e quindi non poter andarmene fino a processo compiuto di vendita ecc mi fa sentire male. Ho anche ansia anticipatoria prima di andare in un posto come poste o supermercato e se posso lo evito. Matematicamente se ci vado mi sento male, inizio ad avere vampate di calore, a volte sudorazione, affanno, inizio a non capire piu niente e a spaventarmi e cerco subito un modo per scappare, ma se resto li la cosa aumenta e inizio a non sentire neanche piu le voci di chi mi parla e perdo concentrazione. Sono in cura da uno psichiattra da mesi che mi ha dato xanax 0,50 rilascio prolungato al mattino e 20 gocce alla mattina e 20 alla sera di dropaxin. Ho visot miglioramenti ma il dropaxin mi dava sonnolenza e problemi sessuali cosi me l'ha calato a 20 gocce solo la sera. Ora però ho ancora questa forte ansia e ho fatto 10 sedute di psicoterapia cognitivo comportamentale in cui mi insegnavano a respirare in modo tale da non avere panico,ma a me sembra che quando ho questi malori non abbia iperventilazione. Cosa ne pensa? E'ansia o lipotimie? Marco
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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,

non è possibile fare diagnosi on line: d'altra parte il consiglio è di interagire con il suo psichiatra portandolo a conoscenza degli esami fatti e delle difficoltà legate all'assunzione dell'antidepressivo.

Personalmente ritengo che l'utilizzo delle stesso potrebbe essere rivisto al fine di consentire una graduale sospensione dell'ansiolitico.

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

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dopo
Utente
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Gent.mo Dottore, La ringrazio per la Sua risposta. Volevo solo chiederLe quale crede sia la terapia migliore (sia farmacoterapia o psicoterapia) più utile a questo problema. Ieri per es mi sono trovato in un luogo chiuso a parlare con un datore di lavoro, il fatto che mi stesse parlando e che quindi non potevo andarmene in caso di qualsiasi malore mi ha fatto iniziare a stare male, come sempre vampate di calore, malessere, scarsa concentrazione, sensazione di viso accaldato e mi sono stavolta accorto che il cuore è vero dopo un pò (non subito però) inizia a battere piu velocemente e questo mi crea la necessità di respirare piu profondamente, ma avendo letto che se lo faccessi farei peggio per i sintomi ho cercato di trattenermi. Dopo poco è passato, ma questa era una situazione di ansia molto meno forte di altre (supermercato, colloqui, ecc) e 3 ore prima avevo preso una compressa di xanax da 0,50 normale perchè sapeva che avrei avuto dopo qualche ora questo incontro! Neppure lo xanax mi ripara talvolta da certe situazioni, non so piu cosa fare e comunque la mia vita non può dipendere da un ansiolitico a 25 anni...Ho gia parlato con lo psichiatra che mi segue delle difficoltà del dropaxin e infatti me l'ha dimezzato. Ora gli effetti collaterali sono molto diminuiti. Ma l'ansia è molto forte, in altre parole sto male come un anno fa quando iniziò tutto.
La terapia cognitivo comportamentale mi avevano consigliato. L'ho fatta. Ma la psicologa in questione non ha fatto altro che darmi seduta per seduta un foglio diverso con degli esercizi di respirazione (secondo Jacobson) che dovrebbero alla fine portare a saper controllare la respirazione in caso di attacco di panico poichè i sintomi di tale disturbo sono causati sopratutto dall'iperventilazione, in conseguenza al battito accellerato provocato dall'ansia. Ma questi miei attacchi in vari luoghi fuori casa non sono attacchi di panico veri e propri sono malesseri come dei malori, non ho parestesie e tremori. Insomma non credo mi sia servito a nulla fare queste sedute di psicoterapia. Non so piu cosa fare, sono anche disoccupato e non sarei neanche in grado di fare un colloquio di lavoro perchè so gia che mi sentirei male.(per la paura di non poter fuggire, non per l'esito del colloquio).
Grazie M.
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Utente
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C'è qualche Dottore che può rispondermi per favore? Non so piu cosa fare.
Grazie mille
Saluti
M G
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