Trauma frequente

Buongiorno a tutti.

Ciò che leggerete potrà sembrare stupido, insulso e banale; vi assicuro - tuttavia - che non lo è.

All'età di 5-6 anni sentii per la mia prima volta i miei genitori fare sesso.
Ciò mi spaventò molto, anche perchè a quell'età non si capisce molto il motivo per il quale due genitori abbiano rapporti sessuali (cosa che ho compreso pochi anni dopo).
Il punto non è il rapporto in sé, sebbene mi avesse spaventato, ma ciò che lo precedeva.
Aspettando che mi addormentassi (e qui aggiungo che ho sempre faticato molto a prendere sonno) mia madre, che "soffre" di sinusite cronica, "tirava su" con il naso, anche molto violentemente.
Questo dato fin da allora per me è sempre stato un "campanello d'allarme" e ogni volta che lo sentivo, mi riempivo di rabbia e di sentimenti negativi nei confronti di mia madre.
Anche ora, a quasi 19 anni, quando mia madre "tira su" con il naso ho delle crisi emotive di 3-4 minuti, provando forti rabbie improvvise che spesso mi causano un'insopportabile e fastidiosissima cefalea, dopo dei quali tutto ritorna alla normalità. Nonostante il ritorno alla normalità, in questo lasso di tempo ho nutrito un vero e proprio odio nei confronti di mia madre, la quale quando le spiegai il motivo per cui cercavo sempre di evitarla rispose dicendomi testuali parole: "Tutte cazzate: tu hai bisogno di essere imbottito di tranquillanti e di essere legato come i poverini del manicomio con quattro catene al muro!".
Immaginatevi il mio stato d'animo al sentire quelle parole.

Ora, a quasi 19 anni, ho ancora paura di andare a dormire prima che lei si sia addormentata temendo di risentire per l'n-esima volta in un giorno quel rumore che tanto mi ha infastidito quell maledetta notte. Quando mia madre si trova a casa, cerco sempre di stare in Conservatorio tre o quattro ore in più inventandomi delle scuse (ad esempio che il treno è stato soppresso) pur di non vederla e di non sentirla. Viceversa, quando lei è al lavoro o altrove, mi sembra di essere un'altra persona: sono mansueto, docile e scherzoso.

Preciso ulteriormente la questione: quando mi trovo con lei, non soffro. Il dolore (emotivo, ovviamente) arriva SOLO nel momento in cui lei "tira su" con il naso! In questi casi ho un vero e proprio sbalzo d'umore. Quello più clamoroso mi è capitato al mare l'anno scorso: stavo giocando con i miei amici, e lei arrivò laddove mi trovavo io "tirando su". Nella frazione di un secondo mi è sembrato di impazzire: ero diventato apatico, nervoso, avevo cominciato ad avere affanno durante la respirazione e sono dovuto ritornare in albergo a stendermi sul letto, perchè stavo veramente male!

Ordunque, Dottori, cosa mi consigliate?

Cari e Distinti Saluti!




C.

Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
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Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Certamente, eccoli:


- rabbia improvvisa;

- sensazione di alenazione rispetto a me stesso (come se qualcuno mi dominasse)

- stanchezza

- odio nei confronti di mia madre

- imprecazioni, parolacce, insulti pesanti;

- voglia di sfogare l'energia con un violento pugno (non a mia madre: non ne sarei capace!)


La "crisi", se è lecito chiamarla così, dura dai 5 ai 15 minuti. Dopo di essa, tutto ritorna alla normalità...
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Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 2k 66
Gentile utente,
nel suo caso,in considerazione del persistere e del ripresentarsi delle crisi,in concomitanza con la particolare modalità di inspirazione della madre,e,l'assenza di qualsivoglia altro disturbo psichico,come lei scrive nella sua lettera,penso potrebbe esserle utile un approccio psicologico-psicoterapico.Assieme allo specialista potrà
valutare quale possa essere per lei la strada più consona per tentare di sciogliere i nodi emotivi le inducono un comportamento reattivo di difficile gestione.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.

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