Antidepressivi e neurotrasmettitori

Salve gentili medici, in seguito ad disturbi di ansia, attacchi di panico e depressione mi fu prescritto un antidepressivo di tipo SSRI (Elopram) che però non ebbe risultati su di me. Successivamente il mio medico mi disse che la mia ansia era molto intensa, profonda e "vecchia" (nonostante fu causata dalla morte di un mio parente poche settimane prima) e che quindi avevo bisogno di un altro farmaco, con azione diversa, più vecchio e probabilmente più "potente": il Ludiomil (maprolitina). Vedo che è un farmaco poco discusso, è un tetraciclico ma inserito nella classe dei triciclici. Mi ha azzerato gli attacchi di panico, ridotto l'ansia (che potevo ridurre sintomaticamente solo con dosi da cavallo di BDZ!), ma non molti effetti sulla depressione, in cambio di una sedazione perenne che sicuramente non aiuta nella vita "normale" ma per un periodo ho accettato la cosa visto che i miei sintomi erano molto ridotti. Ora da quei sintomi sono guarito ma la depressione rimane, non sono molto attivo, non ho interesse verso l'uscire o prendermi cura di me stesso nonostante intrinsecamente voglia farlo. Soffro inoltre di disturbo di deficit dell'attenzione, sono paranoico e i miei ritmi del sonno sono pessimi. Tutto questo può essere causato dal fatto che il Ludiomil abbia un'azione sulla serotonina pressocchè nulla? Il mio medico non mi ha cambiato il farmaco, nonostante gli abbia riferito tutto questo. In passato ho associato anche Ludiomil più un SSRI (Elopram), ma per un periodo troppo breve per essere valutato. Passare ad un SSRI significherebbe rimettere in discussione ansia e ADP, mentre rimanere solo con Ludiomil mi farebbe rimanere nello stato depressivo. Cosa dovrei fare? Il fatto che il Ludiomil non agisca sulla serotonina può essere la causa della persistenza della depressione?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Gentile utente,

"profonda e "vecchia" (nonostante fu causata dalla morte di un mio parente poche settimane prima) e che quindi avevo bisogno di un altro farmaco, con azione diversa, più vecchio e probabilmente più "potente": "

Questo discorso è poco chiaro, comunque andiamo oltre.

Adesso quindi prende un farmaco che ha avuto un effetto parziale. Quindi giustamente Lei chiedeva al medico se c'è un altro farmaco da proporre che non dia sedazione e che funzioni meglio sui sintomi irrisolti.

Il termine "disturbo da deficit dell'attenzione" penso sia una sua definizione, lascerei perdere per non creare confusione. Non significa avere problemi di concentrazione, è un'altra cosa e quindi se non è stato diagnosticato come tale il discorso non si pone.

I neurotrasmettitori sono sempre quelli, non serve un ragionamento sui singoli neurotrasmettitori, soprattutto non è questo che è utile sapere per Lei, sono questioni tecniche che può comprendere il medico eventualmente, e ragionarci su.

Se non sta bene è logico che si provi una cura diversa, altrimenti può chiedere un secondo parere.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini