Lo sento un estraneo

Salve in questi ultimi settimana,ho il pensiero continuo,di lasciare il mio compagno,analizzo tutto quello che provo,sento quando gli parlo,fino a neanche un mese fa,non avrei mai pensato una cosa del genere,addirittura prima di natale,stavamo per lasciarci e io sono stata malissimo,poi le feste mi han fatto cadere in tristezza e portata a pensieri continui,sui miei sentimenti per i familiari(prima mia figlia poi i miei genitori)e adesso lui.Adesso del mio compagno mi da fastidio tutto,la voce,i comportamenti,il modo di fare,analizzo tutto quello che provo quando sto con lui,e se non provo quello che penso,ecco il pensiero non lo amo,e sono triste.Devo ammettere che mi e successo pure l'anno scorso questo pensiero ed erano passati,tanto che fino a natale pensavo che se avessimo avuto un altro bimbo sarebbe stato bellissimo.Adesso addirittura ho l'ansia quando torna a casa perche' lo sento un estraneo.Devo ammettere che da gennaio sono caduta in uno stato di depressione,partito con pensieri di noia e di paura per il futuro,con annessi attacchi d'ansia e panico,che con il mio medico di base tengo controllati tramite le gocce di En
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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,

credo che la sua situazione vada inquadrata in modo preciso. Le ipotesi possono essere diverse, ma già la presenza di sintomi ansiosi e/o depressivi, come lei dice, impongono una valutazione specialistica approfondita.

Ne parli con il medico di base per farsi consigliare un professionista di fiducia.

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

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dopo
Utente
Utente
Grazie infatti avendo anche problemi di ansia e depressione non vorrei prendere decisioni,in cui in futuro potrei pentirmene!!
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Utente
Utente
il problema in piu' e che questo stato d'animo che ho con lui,mi fa stare in ansia anche con la mia bambina,con rifiuto anche verso di lei.Devo specificare pure che ho sempre avuto la cattiva abitudine,di identificarmi in loro,tralasciando me stessa,e che probabilmente la chiave per guarire e' tornare a prendermi cura anche di me stessa,prendendo degli spazi anche per me,oltre ad essere mamma e compagna.In passato il malessere e' passato da solo appena ho iniziato a fare cose che mi piacevano,mi calmavo e tornavo tranquilla.Ma l'ansia e la paura che sara' sempre cosi bloccano la mia voglia di fare.Penso troppo e sono sempre gli stessi pensieri che girano
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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,

a maggior ragione, sarebbe opportuna una valutazione psichiatrica: in tale sede sarà possibile discriminare se i pensieri sono "normali" o meritevoli di altri interventi.

Tenga conto che, spesso, situazioni analoghe non dipendono dalla nostra volontà di stare meglio ma da specifici interventi terapeutici.

Ci tenga eventualmente aggiornati.
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Utente
Utente
Premetto che domani andro' a parlare con il medico di base,per un consiglio,ho l'inizio di una terapia.Da qualche giorno ho un altro sintomo,mercoledi,mi sentivo molto sconfortata(ce da dire che era qualche giorno prima del ciclo mestruale)ero talmente giu che ho pensato che era meglio il suicidio ha una vita cosi,mi e venuto fuori come tentazione,non come volonta...ma non l 'avessi mai pensato da allora ci penso sempre,in tutto quello che faccio tanto che sembra reale,che me ne sono convinta,so dell'esistenza di questi disturbi a livello di pensieri,la ragione sento che funziona nel senso che se veda in balcone ho vedo un coltello non mi viene razionalmente ne di buttarmi giu' ne di accoltellarmi,ma la paura me lo fa pensare tutto il giorno,tanto che vedo la gente far la vita normale e io penso che oggi moriro',ma se penso di farlo mi angoscia ma allo stesso tempo non va via e mi convinco che allora e la verita',e come se avessi paura della vita.....cosa che fino a due mesi fa era l'inverso,se avevo paura della morte,e mi dicevo sempre di non pensarci e allora ci riuscivo