Schizofrenia paranoide

Salve a tutti,
Mio padre (63 anni in pensione) da tre anni è convinto che mia madre lo tradisca. Le sue argomentazioni sul tema sono sempre più bizzarre. Più medici (uno psichiatra e psicoterapeuta, un neurologo, psicologi e psichiatri di un centro di salute mentale pubblico) gli hanno ripetuto che deve curarsi ma lui continua a rifiutare ogni tipo di farmaco. Sembra solo preoccupato di tutelare il suo patrimonio, che non venga intaccato giuridicamente in conseguenza di una separazione e vuole soltanto continuare a lavorare non permettendo a noi figli (2 ingegneri) di aiutarlo nella sua attività d'impresa. Vorrebbe al limite trattarci alla stregua di operai e non accetta nessuna critica.
Durante questi tre anni si è curato per solo sei mesi con SERENASI poi un bel giorno ha smesso e tutto è ricominciato da capo. Quando l'abbiamo convinto a rivolgersi ad un centro di salute mentale dove avremmo pagato solo il ticket e lui avrebbe risparmiato, gli hanno prescritto ZIPREXA. Ha preso una sola compressa e poi basta. Si è spaventato per quello che ha letto in internet e poi perché ha avvertito secchezza delle fauci e debolezza.
Le mie preoccupazioni e domande sono le seguenti:
1. i dottori hanno parlato di delirio di gelosia ma non hanno mai rilasciato un referto o una diagnosi precisa. Dalla cultura che mi sono fatto online mi pare di capire, conoscendo mio padre da molto tempo, che lui ha sempre sofferto di un disturbo paranoide della personalità che adesso si è tramutato in schizofrenia paranoide data la presenza di deliri e allucinazioni uditive. A proposito delle allucinazioni uditive, una volta si è svegliato e ha raggiunto mia madre nella sua camera da letto (lei dorme separatamente e recentemente si chiude anche a chiave come noi) chiedendole di dirgli con chi stava parlando al telefono. Lei non stava parlando con nessuno e non aveva alcun telefono con se. Da allora ha la convinzione che lei abbia un altro telefono o un'altra SIM. Sulla base di quello che ho descritto lei parlerebbe di possibile schizofrenia paranoide?
2. è possibile diagnosticarla anche con una risonanza magnetica? Ho letto su alcuni siti in inglese che la schizofrenia comporta una provata diminuzione della materia grigia e un allargamento dei ventricoli cerebrali http://www.schizophrenia.com/family/disease.htm#impaired
3. se si dovesse trattare di schizofrenia quali sarebbero le conseguenze se non si intervenisse?
4. l'allontanamento da casa e la solitudine potrebbero peggiorare la sua condizione? Ho letto che la schizofrenia paranoide permette agli individui affetti da questo disordine di continuare ad avere una normale vita lavorativa e continuare ad essere autonomi. Mio padre non sa provvedere ad alcuna faccenda domestica. Mia madre (53 anni) sta chiedendo la separazione perché non ce la fa più soprattutto dopo aver subito un intervento di mastectomia recentemente.
Mi scusi per la lunghezza e il disordine. Spero in una sua comprensione.
Grazie
[#1]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
Gentile utente,
suo padre soffre di psicosi, ha deliri di gelosia e probabilmente allucinazioni uditive.
La diagnosi si fa semplicemente dal colloquio, valutando i sintomi, la storia clinica, il comportamento, ma attualmente non ha molta importanza che si tratti di schizofrenia o di paranoia, la priorità è che venga visitato e curato. Se suo padre non accetta la visita psichiatrica, dal momento che sta male e ha bisogno di cure, si può intervenire con un Accertamento Sanitario Obbligatorio (ASO) che può sfociare in Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO). Le consiglio di rivolgersi al Servizio di Salute Mentale della sua zona. Non è una strada facile né rapida, ma al momento mi sembra la sola percorribile. Tra l'altro esistono farmaci depot che si somministrano per iniezione ogni 20 o 30 giorni e permettono di curare anche persone poco propense ad assumere terapie.
La malattia di suo padre sta distruggendo la sua famiglia, aspettare ancora può solo peggiorare la situazione.

Franca Scapellato

[#2]
dopo
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Cara dott.ssa Scapellato,
la ringrazio per l'immediata risposta. L'opzione TSO ci era già stata prospettata anche se siamo titubanti sulla sua efficacia. Il dottore di famiglia ci ha sconsigliati di procedere per questa via anche perché non ci sarebbero i presupposti ovvero non ha commesso ancora alcuna violenza. Inoltre, il medico di famiglia ha detto che in una settimana di TSO mio padre riceverebbe sedativi in un posto somigliante a una topaia dove vi sono i veri matti e lo spedirebbero a casa con una cura da fare. Ha aggiunto che nessuno ci garantisce che mio padre seguirà la cura e a quel punto saremmo di nuovo a capo. Inoltre, il ricovero forzato risulterebbe un "marchi a fuoco" per mio padre che tornerebbe a casa più infuriato che mai. Queste sono più o meno le parole del medico. Noi d'altronde indugiamo perché abbiamo paura di rovinarlo dato che mio padre ha in corso l'esecuzioni di lavori pubblici e le lascio immaginare cosa succederebbe nel caso in cui questi non dovessero essere consegnati o nessuno dovesse improvvisamente più guidarli. Mi rendo conto comunque che quello che ha suggerito rimarrebbe la cosa giusta da fare. Noi seriamo che si ravveda di fronte alla separazione anche se personalmente ne dubito. Grazie ancora.
[#3]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
Evidentemente il suo medico di famiglia non conosce la legge 833/78 . In questo caso i presupposti ci sono, e lei ha ragione a dubitare che la minaccia della separazione cambi qualcosa, tutt'al più potrebbe scatenare dei comportamenti poco auspicabili.
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