d.o.c., fasi oniriche ed ansia generalizzata

Da bambino (10 anni che io ricordi) soffro di disturbi ossessivo compulsivi relativi all'ordine assoluto delle cose. A 14 anni ho vissuto la prima esperienza di derealizzazione, non riuscendo a distinguere esattamente la realtà dal sogno comune, e tutt'oggi vengono a galla di nuovo con una durata di 10 minuti circa. Da tutto ciò deriva un'ansia devastante che mi porto dietro da anni e che, in passato, ho curato con l'alprazolam (con beneficio direi). Da ottobre dell'anno scorso mi curo con una combinazione di iperico e valeriana ad alti dosaggi e la situazione sembra essersi stabilizzata leggermente anche se continuo ad avere problemi intestinali ostacolanti (bevo alcolici più del normale e quasi tutti i giorni, per togliere i freni). Dalle visite fatte mi è stata consigliata una terapia con zoloft e xanax che non ho mai messo in pratica e mi è stata anche diagnosticata la sindrome di Asperger. In tutto questo mare aperto lavoro a tempo pieno e studio ingegneria a tempo parziale. Vorrei alleggerire questo carico e dedicarmi con molta più forza alle mie passioni, alla mia donna e alla libertà che tanto desidero ma non ci riesco ogni volta che voglio. Tutto ciò mi porta via un'energia psicofisica senza pari e sono convinto che se la impiegassi per il lavoro o lo studio riuscirei a fare tante altre cose ancora. Vorrei non prendere i farmaci e gli psicologi mi hanno detto che sono perfettamente consapevole del mio essere così (ma lo sapevo benissimo anche io). Spesso mi vedo dall'esterno come se fossi un'altra persona e non riesco a capire bene perché la mia mente funziona così male alle volte. E' come se avessi una macchina potentissima che spesso rimane a secco e preferisco tenerla così piuttosto che una carretta scassata. Ho 25 anni, vivo da solo e le mie bestie mi accompagnano con una fedeltà unica senza mai avermi abbandonato. Cosa potrei ancora fare?
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Dr. Matteo Preve Psichiatra, Medico delle dipendenze, Psicoterapeuta, Farmacologo 410 11 13
Gentile Utente,
1) "..Da ottobre dell'anno scorso mi curo con una combinazione di iperico e valeriana ad alti dosaggi e la situazione sembra essersi stabilizzata leggermente anche se continuo ad avere problemi intestinali ostacolanti (bevo alcolici più del normale e quasi tutti i giorni, per togliere i freni)...". Mi chiedo se la terapia é stata prescritta da uno specialista oppure no? Inoltre credo che assumere medicine ed alcolici non sia il massimo in termini di miglioramento della sintomatologia e di benessere psicofisico. Se le é stata consigliata una terapia da uno specialista, perché non l'ha seguita?
2) Credo che la base di una corretta terapia sia una corretta diagnosi. Disturbo ossessivo, sindorme di asperger...si consigli con uno specialista di sua fiducia per avere una corretta diagnosi e conseguente corretta terapia.
3) "...E' come se avessi una macchina potentissima che spesso rimane a secco e preferisco tenerla così piuttosto che una carretta scassata. Ho 25 anni, vivo da solo e le mie bestie mi accompagnano con una fedeltà unica senza mai avermi abbandonato. Cosa potrei ancora fare?...". Se ha solo assunto iperico e valeriana, ha ancora a disposizione, gran parte delle terapie farmacologiche esistenti. Inoltre credo che per il suo caso specifico psicoeducazione, psicoterapia e psicofarmacologia possano essere un valido aiuto, mentre fare di testa propria é sempre una cattiva idea (per chiunque). Nessuno é capace di curare se stesso ed affidarsi a delle persone competenti che la possano cosigliare ed aiutare é il piú grande aiuto che puó dare a se stesso per far davvero funzionare la sua macchina.
Cordiali saluti.

Dr. Matteo Preve
Specialista in Psichiatria e Psicoterapia Cognitiva

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la pronta risposta;
1) La terapia mi è stata prescritta da uno psichiatra (ho fatto sempre visite specialistiche) ma non ho mai voluto prendere psicofarmaci (xanax a parte) sempre per le solite storie... la famiglia, la società che ce lo impone, etc.
2) Non ho esattamente uno specialista di fiducia perchè non l'ho mai trovato a dire il vero.
3) Si è vero, spesso ho agito autonomamente ma devo anche ammettere che, sia i medici di base che gli specialisti, mi hanno prescritto farmaci senza neppure indagare un minimo.

Sono d'accordo con tutto quello che mi ha detto ma non sono ancora riuscito a trovare una persona che abbia saputo illustrarmi davvero la retta via da medico, facendomi capire quale fosse il modo più giusto per percorrere la strada che già conosco e che lei mi evidenzia ancora.
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Dr. Matteo Preve Psichiatra, Medico delle dipendenze, Psicoterapeuta, Farmacologo 410 11 13
Gentile Utente,
1) "..Da ottobre dell'anno scorso mi curo con una combinazione di iperico e valeriana ad alti dosaggi e la situazione sembra essersi stabilizzata leggermente anche se continuo ad avere problemi intestinali ostacolanti (bevo alcolici più del normale e quasi tutti i giorni, per togliere i freni)...". Mi chiedo se la terapia é stata prescritta da uno specialista oppure no? Inoltre credo che assumere medicine ed alcolici non sia il massimo in termini di miglioramento della sintomatologia e di benessere psicofisico. Se le é stata consigliata una terapia da uno specialista, perché non l'ha seguita?
2) Credo che la base di una corretta terapia sia una corretta diagnosi. Disturbo ossessivo, sindorme di asperger...si consigli con uno specialista di sua fiducia per avere una corretta diagnosi e conseguente corretta terapia.
3) "...E' come se avessi una macchina potentissima che spesso rimane a secco e preferisco tenerla così piuttosto che una carretta scassata. Ho 25 anni, vivo da solo e le mie bestie mi accompagnano con una fedeltà unica senza mai avermi abbandonato. Cosa potrei ancora fare?...". Se ha solo assunto iperico e valeriana, ha ancora a disposizione, gran parte delle terapie farmacologiche esistenti. Inoltre credo che per il suo caso specifico psicoeducazione, psicoterapia e psicofarmacologia possano essere un valido aiuto, mentre fare di testa propria é sempre una cattiva idea (per chiunque). Nessuno é capace di curare se stesso ed affidarsi a delle persone competenti che la possano cosigliare ed aiutare é il piú grande aiuto che puó dare a se stesso per far davvero funzionare la sua macchina.
Cordiali saluti.
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Dr. Matteo Preve Psichiatra, Medico delle dipendenze, Psicoterapeuta, Farmacologo 410 11 13
Gentile Utente,
scusi ma é ripartita la mail precedente,
1) Comunque ha assunto l'iperico e alprazolam che hanno una azione psicofarmacologica. Non assumere una terapia seguendo i pregiudizi delle persone o le prorpie preferenze non migliora comunque il suo stato di salute.
2,3) gli specialisti quando fanno una visita cercano di trovare la correta diagnosi e una corretta terapia (non superficialmente). Non avere uno psichiatra di riferimento comporta non essere seguito e non essere curato nel modo piú appropriato. La parte fondamentale di una cura é la relazione che si trova con il prorpio medico, quindi se lo trova avrá di sicuro beneficio riguardo al suo disturbo.
Cordiali saluti.
[#5]
dopo
Utente
Utente
Bene Dottore, cercherò ancora di trovare, in via definitiva spero, uno psichiatra di fiducia che, in verità, ho già mirato.

La terapia strutturata con la combinazione iperico300mg+valeriana500mg per due volte al giorno me l'ha prescritta, in realtà, il mio vecchio medico di base (a differenza dei tre specialisti che insistevano con zoloft+xanax). All'occorrenza, nei casi di ansia ostacolante, dovrei prendere anche 0,25mg di xanax. Questa terapia funziona in maniera appena sufficiente ma l'alprazolam preso in più, quando devo, mi provoca un effetto sedativo leggermente marcato. Riesco lo stesso a fare tutto e mi capita spesso di riuscire a trovare una concentrazione molto più elevata del solito...però una leggera sonnolenza si fa sentire. Certo, preferisco questo stato all'irritabilità dell'ansia.
Una cura omeopatica/farmacologica del genere può essere dannosa?

Grazie per i consigli.
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Dr. Matteo Preve Psichiatra, Medico delle dipendenze, Psicoterapeuta, Farmacologo 410 11 13
Gentile Utente,
una cura deve essere stabilita da un medico e tenuta sotto controllo, e nel caso specifico vanno tenute in considerazione tutte le varie possibili interazioni farmacologiche che l'iperico puó avere con altri farmaci psichiatrici e non (come: indinavir, saquinavir, ritonavir, nelfinavir, efavirenz, neyirapina ed altri farmaci antiretrovirali; warfarin, ciclosporina, teofillina e digossina; contraccettivi orali; farmaci metabolizzati attraverso il citocromo P450 1A2, 3A4 e 2C9; fenitoina, carbamazepina, fenobarbitale; antidepressivi inibitori della ricaptazione della serotonina; alcool). Per quanto riguarda l'alprazolam l'utilizzo nel lungo periodo non porta ad alcun beneficio in termini di riduzione dell'ansia e di miglioramento della qualitá del sonno, mentre sono discordanti i dati sulla alterazione delle performance cognitive e sulla correlazione con l'insorgenza di deficit cognitivi nel tempo.
Ogni terapia puó presentare degli effetti collaterali, per cui rivolgersi ad uno specialista puó essere utile per ridurre al minimo questa possibilitá ed avere al tempo stesso la sicurezza della assunzione della terapia, come una migliore efficacia terapeutica.
Cordiali saluti.
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