Un tremore prima impercettibile poi molto forte che può arrivare fino agli arti superiori

Gentilissimi dottori buongiorno, sono maschi 57 anni, da circa 3 mesi accuso i seguenti sintomi:
avverto nella zona dello sterno, subito sopra lo stomaco, una forte tensione, come qualcosa che spinga e che voglia uscire, ma al contempo come una forza che glielo impedisca e lo voglia trattenere.
come mi si racchiuda nello stomaco una vampata di aria calda e avvelenata:
questo mi provoca sensazione di nausea, forte pressione tanto che mi sembra di avere un macigno nello stomaco, senso di nausea, mi si blocca il respiro tanto che non riesco a respirare a pieni polmoni. Dallo stomaco poi si dirama un tremore prima impercettibile poi molto forte che può arrivare fino agli arti superiori.
Avverto senso di svenimento o perlomeno mancanza di equilibrio.
A volte fatico a concentrarmi nella guida.
A volte accuso mal di testa.
Tutto questo mi capita diverse volte al giorno.
Vi chiedo se sapete indicarmi a cosa sto andando incontro.
Grazie a tutti voi.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
Gentile utente,
i disturbi da lei accusati fanno pensare ad una somatizzazione dell'ansia. E' necessaria però una visita presso uno specialista in psichiatria per una diagnosi precisa ed un'eventuale terapia.

Franca Scapellato

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentilissima dottoressa Scapellato la ringrazio per la solerte e chiarissima risposta, il primo episodio è accaduto qualche giorno dopo aver sentito per caso, a loro insaputa, un gruppo di persone parlare male di me gettandomi del fango addosso.
Queste persone stanno tenendo un atteggiamento di mobbing nei miei confronti in un ambiente ristretto, da circa 14 anni.
Io all'inizio reagivo come potevo, ma poi ho sempre sopportato perché questi signori sono spesso incitati dal superiore che spesso mi deride e mortifica in loro presenza.
Ma adesso le cose sono cambiate perché è subentrato il malessere fisico a causa del quale mi sento depistato e ulteriormente debilitato.
Grazie ancora.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
Somatizzare in una situazione di mobbing è purtroppo frequente.
Potrebbe rivolgersi a un'associazione (come il sindacato) oppure a un legale per consigli e nel frattempo raccogliere prove e testimonianze tenendo un diario dell'accaduto (non registrazioni però che sono illegali). Non è facile, non è immediato, ma forse qualcosa si riesce a fare.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentilissima dottoressa le chiedo se secondo il suo parere per risolvere un caso come il mio sia indispensabile ricorrere alle cure dello psicanalista che potrebbero prevedere anche eventuali farmaci.
Oppure se potrei risolverlo con le mie sole forze trovando un'altra occupazione.
Cioè se la somatizzazione può essere eliminata cambiando lavoro.
In fondo fin dall'inizio ho pensato di farlo, ma non ho mai trovato i motivi validi, che adesso potrebbero esserci.
Chiaramente alla mia età non è più facile come lo sarebbe stato prima, ma non vorrei pensare di agire per vie legali, e i farmaci mi fanno paura.
Grazie dottoressa.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
Premetto che il mio è un parere generico perché non l'ho visitata, però 14 anni di mobbing sono tanti; arriva un momento in cui le patologie (nel suo caso ansia e somatizzazioni, ma alcuni arrivano anche a sviluppare malattie organiche come ipertensione arteriosa o ulcera gastrica) non sono più curabili semplicemente cambiando lavoro. Solo una visita diretta da parte di un medico specialista in psichiatria può però definire la situazione.
La terapia farmacologica si utilizza dopo aver valutato il discorso costi-benefici. Per esempio l'ipertensione arteriosa va curata, altrimenti può provocare danni peggiori. Allo stesso modo uno stato ansioso cronico che fa vivere male e che le dà problemi di concentrazione anche alla guida può essere curato con farmaci antidepressivi, che non trasformano in "zombie", non danno dipendenza e hanno pochi effetti collaterali. Miracoli non ne fanno, il suo capo resterà la "bella" persona che è, i colleghi pure, ma lei soffrirebbe di meno, e questo grazie a una compressa al giorno (mutuabile oltretutto).
Cordiali saluti
[#6]
dopo
Utente
Utente
Gentilissima dottoressa la ringrazio per tutte le risposte.
Mi sono rivolto al centro salute mentale del mio distretto, mi ha ricevuto un'infermiera la quale ha detto che al centro ci sono sia psichiatri che psicologi.
Al chè ho risposto che preferisco lo psicologo, poi parlandone mi sarei forse adeguato alla soluzione migliore.
Alla fine mi ha fissato appuntamento per i prossimi giorni con lo psicologo.
Le chiedo ancora se può rispondere a tali quesiti:
Può essere indicato associare alla terapia un percorso di arti marziali?
Secondo lei lo specialista per eccellenza che fa al caso mio è lo psicologo, lo psicanalista, oppure lo psichiatra?
Nel caso mi confermasse lo psichiatra, proverei a chiedere al centro se accettano di sostituire lo specialista per l'appuntamento.
La ringrazio ancora tantissimo anche se non potesse rispondere a questi ultimi quesiti.
Cordialità vivissime.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
"Può essere indicato associare alla terapia un percorso di arti marziali?"

Le due cose non sono in stretto collegamento, l'importante è che lo sport che pratica la faccia sentire bene.

"Secondo lei lo specialista per eccellenza che fa al caso mio è lo psicologo, lo psicanalista, oppure lo psichiatra?"

La psicanalisi è un percorso esistenziale di conoscenza che richiede un impegno emotivo (ed economico), con 3-4 sedute alla settimana che non mi sembra indicato alla sua situazione.

Intanto faccia il colloquio con lo psicologo, che è ugualmente competente su problemi di mobbing e di somatizzazioni ansiose e che nel SSM lavora in equipe con i medici. Dai colloqui valuterete come proseguire.
Cordiali saluti
[#8]
dopo
Utente
Utente
Gentilissima dottoressa Scapellato la ringrazio con tutto il cuore, grazie alle sue indicazioni solerti e precise mi sento di poter tranquillamente affrontare un percorso che adesso mi è chiaro.
Grazie per avermi dedicato alcune perle della sua professionalità, e se son rose fioriranno. Una delle quali la dedicherò senz'altro a lei. Grazie, cordialità vivissime.
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