Disturbo d'ansia generalizzato

Buongiorno
Il mio problema da una vita è sempre lo stesso: si chiama ansia che, in menopausa si è acuita maggiormente. Il disturbo compare maggiormente in mattinata e si manifesta dapprima con sentimenti di rabbia e rancore verso i miei familiari e amici e con agitazione che prende lo stomaco. nel pomeriggio e verso sera l'ansia si attenua in quanto resto in casa dove mi sento più sicura.
Quando sono fuori, in giro per uffici, negozi , strada e cc. mi assale la paura che possa sentirmi male e di trovarmi sola senza aiuto. In particolare temo che mi venga la tachicardia( è il disturbo più frequente), cali di pressione(sono un pò ipotesa) e mi sento sicura solo se c'è qualcuno con me. Ciò mi condiziona la vita perchè, essendo una libera professionista, devo necessariamente frequentare uffici e persone. In passato ho preso cipralex da 10 mg per circa sei anni insieme a control da 1mg per 3 volte die. Ho dovuto smettere di prendere farmaci perchè rischiavo un intossicazione. Ho cecato di riprenderli dopo circa un anno ma subivo gli effetti collaterali(tremori eccessivi anche di notte). Ho provato con la psicoterapia per circa un anno, con discreti risultati. Appena ho messo, d'accordo con lo psicoterapeuta,il disturbo è ricomparso. Al momento prendo gocce a base di erbe all'occorrenza, ma funzionano, o almeno credo, solo in quel momento. Non sò davvero cosa fare. Cerco di abituarmi a convivere con questo disturbo perchè ha carattere familiare( sono ansiosi: mio padre, mia sorella, mia nonna, il fratello di mio padre) ma con scarsi risultati. Sono restìa a riprendere la terapia farmacologica perchè ho paura degli effetti collaterali, della dipendenza che i farmaci possano creare e anche perchè il mio medico curante non è d'accordo.Dovrei quindi rassegnarmi ma continuo a stare male.
Grazie

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Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.6k 51
Gentile signora,
senza dubbio la predisposizione familiare all'ansia può avere un suo peso,così come anche la storia personale di ciascuno di noi.Prima di rassegnarsi la consiglierei di prendere in considerazione alcune riflessioni che emergono dai dati della sua lettera.Innanzi tutto esistono farmaci con maggiori o minori effetti collaterali,e con diversa tendenza a indurre dipendenza,secondariamente la psicoterapia potrebbe essere probabilmente ancora ripresa con beneficio,in terzo luogo potrebbe valere la pena,se non ancora effettuato,valutare il suo equilibrio ormonale post menopausa al fine di vedere se possa effettivamente avere una incidenza negativa sui sintomi,ed eventualente valutare con il suo medico come sia possibile stabilizzare la situazione.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani

[#2]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

è da chiarire che i farmaci psichiatrici non creano alcuna dipendenza, ad eccezione delle benzodiazepine il cui uso deve essere limitato nel tempo.

La reintroduzione di un eventuale trattamento farmacologico deve essere valutata da uno specialista in psichiatria.

https://wa.me/3908251881139
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