Depressione cronica ricorrente

buongiorno,soffro di crisi depressive dall'eta'di 15 anni, in seguito alla morte di mio padre.
ora ne ho 55, e non ho ancora smesso di prendere farmaci.
Attualmente sono in terapia con Zarelis rp 150, lo assumo da piu'di tre anni, con vari aggiustamenti del dosaggio, ma ora credo che non funzioni piu' come
in precedenza...Il mio neurologo dice che è il farmaco migliore attualmente in commercio, sara' anche cosi' ma ora non mi da piu' nessun sollievo.
questa primavera sono arrivata al dosaggio di 225 in seguito ad una crisi depressiva che solitamente avviene in primavera,ed il farmaco funzionava bene,ma ora non più..
Devo dire che ho provato quasi tutti gli antidepressivi, dai vecchi triciclici (laroxil)
agli SSRI e ora Efexor poi Zarelis.
Ho avuto un vissuto abbastanza problematico, non sto qui a raccontarle la mia
vita, ma sono una persona che vive malissimo i cambiamenti, le difficolta'ed i problemi, l'anno scorso è morta mia madre, che avevo in casa con me da 10 anni, perche'malata di Parkinson, e devo dire che in questi 10 anni ho vissuto
pensando che la mia depressione fosse causata dalla sua presenza e dalla sua
malattia, ma mi sbagliavo, io soffro di depressione comunque.
Ho avuto anche periodi in cui i farmaci che prendevo mi conducevano alla "mania", ma non sono bipolare, questi periodi sono stati sempre brevissimi e da me facilmente riconoscibili e quindi risolti o sospendendo il farmaco o aggiustando il dosaggio.
Io sono divorziata, ho un compagno pero'da piu'di 25 anni che mi ha aiutato molto, non conviviamo per problemi logistici, ma siamo molto affiatati ed in seguito probabilmente lo faremo.
Io vivo in una maisonette divisa in due, sotto stava mia madre con la badante, e sopra io.Dopo la sua morte è venuta ad abitare al suo posto mia figlia , con i
suoi due bambini (3 e 11 anni).Anche lei è separata e abbiamo convenuto che questa fosse la situazione ottimale per tutti.Io amo molto i miei nipotini e devo dire che occuparmene, mi solleva un po dal mio stare male.
per finire di parlarle della mia situazione, devo dirle che a luglio dopo 35 anni di lavoro come ragioniera, mi hanno messa a lavorare part.time, causa crisi, e per me è stato un pugno nello stomaco, perche'vivere con lo stipendio dimezzato, non è facile, come non è facile ritrovarsi a fare un altro tipo di vita.
comunque la mia domanda era: veramente devo continuare a prendere questo Zarelis, o si puo'cambiare con altro?perchè il neurologo che mi conosce da oltre 10 anni (era il neurologo di mia madre)insiste con questo farmaco?
la ringrazio saluti Cristina
[#1]
Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.7k 52
Gentile utente,
naturalmente,in linea generale,,se non efficace,una terapia può sempreessere modificata.A distanza non è possibile ipotizzare valutazioni circa le motivazioni che sostengono la scelta effettuata dal suo Neurologo.
Eventualmente,se non soddisfatta della situazione attuale può sempre chiedere un secondo parere.Tenga comunque conto che lo specialista di riferimento per i disturbi da lei descritti è di solito.considerato lo Psichiatra.
Cordiali saluti.
Piergiorgio Biondani

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