Disturbo somatoforme
Buona sera e grazie preventivamente a chi potrà rispondermi.
Premetto di essere un grandissimo ansioso da che ho ricordo, e che negli ultimi 7-8 anni quest'ansia generalizzata si è riversata in gran parte in ambito ipocondriaco, peggiorando con il tempo.
3 anni fa a seguito di un rapporto sessuale parzialmente non protetto, inizio a farmi gigantesche paranoie sull'aver contratto qualche malattia (come al solito)
Dopo 1 mese, una mattina mi sento improvvisamente stanchissimo e nei giorni seguenti si aggiunge una febbricola (37.5) che dura una settimana. Poi la febbre sparisce e rimane un senso di spossatezza generale e soprattutto una sorta di giramento di testa difficile da descrivere (una specie di sensazione di vuoto, di stordimento). Dopo un mese mi rivolgo ad un medico che mi fa fare tutte le analisi generiche sospettando una mononucleosi ma non compare niente, se non che ho avuto in passato (non si sa quando) una mononucleosi (igm o igg presenti, non ricordo).
Mi convinco quindi di avere una mononucleosi e mi tranquillizzo, passano 5 mesi in cui perdura un unico sintomo preponderante (il "giramento" di testa, molto fastidioso).
Ad un certo punto scompare e per 3 mesi circa sto benissimo, convinto che fosse tutto finito.
A fine settembre 2014 ricomincia lo strazio che perdurerà per altri 5-6 mesi per poi riscomparire e così via fino ad oggi, in cui si sono aggiunti sintomi quali acufeni, fotosensibilità, secchezza cutanea, degli occhi e della bocca.
In questi 3 anni, nonostante 3 medici mi dicessero di non avere nulla riscontrato dalle visite e dalle analisi del sangue (ripetute una decina di volte facendo di tutto, HIV compreso), ho continuato a fare visite ed esami (neurologo, otorino, oculista, risonanza magnetica del cranio, ecografia addominale) tutti negativi.
Solo ultimamente mi son convinto a rivolgermi ad uno psichiatra che mi ha diagnosticato con sicurezza un disturbo somatoforme e mi ha prescritto dei farmaci, ed una psicoterapia cognitivo comportamentale.
Sto facendo entrambi da poco e nonostante mi sia quasi convinto che il medico in questione abbia ragione, la mia malefica ossessione di cercare su internet mi lascia un dubbio irrisolto : essendo questi disturbi insorti a seguito di un virus (sempre che lo abbia avuto), può trattarsi di sindrome da fatica cronica ? Ho visto che i sintomi sono simili, tranne, in realtà, la stanchezza stessa che nel mio caso è più un leggero affaticamento e non una vera stanchezza debilitante. Grazie
Premetto di essere un grandissimo ansioso da che ho ricordo, e che negli ultimi 7-8 anni quest'ansia generalizzata si è riversata in gran parte in ambito ipocondriaco, peggiorando con il tempo.
3 anni fa a seguito di un rapporto sessuale parzialmente non protetto, inizio a farmi gigantesche paranoie sull'aver contratto qualche malattia (come al solito)
Dopo 1 mese, una mattina mi sento improvvisamente stanchissimo e nei giorni seguenti si aggiunge una febbricola (37.5) che dura una settimana. Poi la febbre sparisce e rimane un senso di spossatezza generale e soprattutto una sorta di giramento di testa difficile da descrivere (una specie di sensazione di vuoto, di stordimento). Dopo un mese mi rivolgo ad un medico che mi fa fare tutte le analisi generiche sospettando una mononucleosi ma non compare niente, se non che ho avuto in passato (non si sa quando) una mononucleosi (igm o igg presenti, non ricordo).
Mi convinco quindi di avere una mononucleosi e mi tranquillizzo, passano 5 mesi in cui perdura un unico sintomo preponderante (il "giramento" di testa, molto fastidioso).
Ad un certo punto scompare e per 3 mesi circa sto benissimo, convinto che fosse tutto finito.
A fine settembre 2014 ricomincia lo strazio che perdurerà per altri 5-6 mesi per poi riscomparire e così via fino ad oggi, in cui si sono aggiunti sintomi quali acufeni, fotosensibilità, secchezza cutanea, degli occhi e della bocca.
In questi 3 anni, nonostante 3 medici mi dicessero di non avere nulla riscontrato dalle visite e dalle analisi del sangue (ripetute una decina di volte facendo di tutto, HIV compreso), ho continuato a fare visite ed esami (neurologo, otorino, oculista, risonanza magnetica del cranio, ecografia addominale) tutti negativi.
Solo ultimamente mi son convinto a rivolgermi ad uno psichiatra che mi ha diagnosticato con sicurezza un disturbo somatoforme e mi ha prescritto dei farmaci, ed una psicoterapia cognitivo comportamentale.
Sto facendo entrambi da poco e nonostante mi sia quasi convinto che il medico in questione abbia ragione, la mia malefica ossessione di cercare su internet mi lascia un dubbio irrisolto : essendo questi disturbi insorti a seguito di un virus (sempre che lo abbia avuto), può trattarsi di sindrome da fatica cronica ? Ho visto che i sintomi sono simili, tranne, in realtà, la stanchezza stessa che nel mio caso è più un leggero affaticamento e non una vera stanchezza debilitante. Grazie
Attualmente che terapia assume? Da quanto tempo?
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
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https://wa.me/390698234174
https://t.me/FSRuggiero_psichiatra
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Utente
Da aprile a giugno scorso ho assunto lyrica (2 da 75 mattina e sera) che avevano sicuramente migliorato la mia condizione, ma nonostante questo ho stupidamente smesso la terapia. Poi, a settembre l'ho ripresa non riscontrando più i benefici di prima, e quindi è stata cambiata con Cipralex 10 mg che non ha sortito però alcun effetto. Quindi sono passato a abilify 5mg che invece mi ha fatto bene riducendo nuovamente i sintomi per un periodo iniziale per poi non farmi più niente improvvisamente.
Adesso, da un mese sto prendendo sereupin 20 mg ma per ora non riscontro alcun miglioramento.
Secondo lei la terapia farmacologica è davvero la strada giusta per uscire dal problema?
Adesso, da un mese sto prendendo sereupin 20 mg ma per ora non riscontro alcun miglioramento.
Secondo lei la terapia farmacologica è davvero la strada giusta per uscire dal problema?
Utente
E, più nello specifico, dalla mia descrizione pensa che possa trattarsi di una somatizzazione?
La terapia farmacologica è una buona strada per la risoluzione.
Il punto è che se si trattasse di somatizzazione andrebbero utilizzate altre terapie.
Il punto è che se si trattasse di somatizzazione andrebbero utilizzate altre terapie.
Utente
Ad esempio? Quali terapie, oltre come le ho detto alla psicoterapia cognitivo comportamentale
Utente
Può darmi cortesemente un consiglio a riguardo? Grazie
In esattezza diagnostica vanno utilizzate altre molecole
Utente
Quali?? Riferirò al mio psichiatra
il suo psichiatra le dovrebbe conoscere non c'è bisogno che prenda un suggerimento da altri
Utente
Se le conosce allora perché mi avrebbe prescritto Sereupin?
Utente
Scusi allora senza coinvolgere il mio psichiatra: quali sono secondo lei le molecole adatte? La prego di rispondermi, grazie
Utente
Può dirmi se dalla mia descrizione lei concorda sulla diagnosi di disturbo somatoforme e se quindi psicoterapia e farmaco terapia sono la strada migliore per uscirne ?
Grazie
Grazie
Potrebbe essere un disturbo sonatoforme.
Il trattamento di questi disturbi può richiedere entrambi i trattamenti.
La psicoterapia può essere applicata secondo condizioni di eleggibilità che vanno valutate preventivamente.
Il trattamento di questi disturbi può richiedere entrambi i trattamenti.
La psicoterapia può essere applicata secondo condizioni di eleggibilità che vanno valutate preventivamente.
Utente
Secondo lei è inutile continuare ad indagare su altre cause organiche ? E della stanchezza cronica cosa mi dice
Grazie
Grazie
Secondo me sta reiniziando un loop sulla problematica, come è normale che sia in corso di questi disturbi
Utente
Quindi, in conclusione, secondo lei si tratta di un disturbo somatoforme (e quindi psicologico/psichiatrico) e non di CFS o altre cause e dovrei solo affidarmi alle terapie dello psichiatra ?
Utente
Può rispondere a questa mia ultima domanda?
Grazie
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 18 risposte e 2.4k visite dal 05/03/2017.
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