Ansia, doc e paura di non amare

Gentili dottori,
Sono una ragazza di 20 anni.
Ho aperto un consulto simile nella sezione psicologia, ma sono stata reindirizzata da alcuni psicologi alla psichiatria poiché ritenuta più adatta al mio problema.
Premetto che dallo scorso Novembre soffro di ipocondria a seguito della scoperta di avere un tumore benigno al seno, che ho asportato a Gennaio. Per mesi ho avuto i sintomi più svariati associandoli a vari tipi di cancro, anche dopo la mia operazione andata a buon fine.
Così a Febbraio mi sono rivolta al medico di base il quale mi ha prescritto Lexotan a dosaggio medio/basso per provare a vedere se sarei stata più tranquilla.
Qui credo di aver fatto un errore, perché dopo avere assunto Lexotan per circa un mese senza notare particolari cambiamenti ho deciso di smettere di prenderlo senza avvisare il medico.
La situazione però é poi peggiorata, perché dall’ipocondria sono passata ad avere crisi emotive eccessive anche per motivi diversi dalla salute, trovandomi a piangere e a sentirmi triste spesso senza un vero motivo o per motivi poco rilevanti (come piccoli litigi in famiglia o con il mio ragazzo e stress universitario).
Sono quindi tornata dal medico di famigliap, che sostiene che il mio disturbo stia ora virando verso un doc con un inizio di depressione. Mi ha prescritto di nuovo Lexotan (10 gocce la sera per dormire meglio) a cui ha aggiunto Escitalopram (dose crescente di giorno in giorno fino ad arrivare a 8 gocce giornaliere).
Dunque, ad oggi sono quasi 2 settimane che prendo Escitalopram e non ho visto miglioramenti, anzi, da 3 giorni sto peggio per via di una nuova preoccupazione relativa alla mia relazione sentimentale.
Premetto che sto con il mio ragazzo da quasi un anno e sono da sempre innamoratissima di lui, anzi, in questi mesi di preoccupazioni, lui é sempre stato una delle mie poche certezze e un grande sostegno.
Ora, poche sere fa, dopo aver sostenuto un esame universitario che mi ha molto stressato e stancato, avevo molta voglia di vederlo.
Così abbiamo visto insieme un film, ed improvvisamente mentre eravamo abbracciati sul divano, ho avuto una sensazione mai provata prima: ho sentito per un attimo il bisogno di staccarmi fisicamente da lui.
Questa sensazione é durata poco ma mi ha destabilizzato.
Inizialmente ho dato la colpa alla stanchezza, ma dalla mattina dopo ho iniziato a rimuginare su quella strana sensazione, e sono 3 giorni che sto male perché improvvisamente ho paura di non amarlo abbastanza e di perderlo.
Mi sento impazzire perché da un lato penso che questi pensieri siano immotivati e piango all’idea di perderlo, ma dall’altra parte ho l’angoscia di non amarlo davvero. Tutto questo in maniera improvvisa. Non capisco cosa mi stia succedendo, so solo che ho paura e sto male perché il mio ragazzo é l’unica cosa che pensavo di non mettere in dubbio e invece ora ho pensieri negativi anche su di lui.
Secondo voi a cosa é dovuta questa improvvisa preoccupazione? E come posso comportarmi?
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Potrebbe stare sviluppando un doc ma i risultati della terapia saranno visibili dopo circa 4 settimane ma ad un dosaggio terapeutico.


Sarebbe utile una visita psichiatrica.

Dr. F. S. Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dr. Ruggiero,
Grazie mille per l’immediata risposta!
Lei crede quindi che le mie nei confronti del mio ragazzo siano solo ossessioni date dalla mia ansia oppure é possibile che nell’arco di poche ore io abbia cambiato i miei sentimenti per lui? Perché la cosa mi pare davvero assurda, insomma la sera stessa io avevo così voglia di stare con lui (come é sempre stato del resto) e poi improvvisamente questa sensazione di volermi staccare e da lì l’autoconvinzione e l’angoscia di non amarlo più... eppure credo che non starei così male se davvero mi fosse indifferente... non riesco proprio a capirmi.
Ad ogni modo a lui ne ho parlato perché non riesco a tenermi dentro le cose con lui quando sto male, ed é stato molto comprensivo dicendomi che possono capitare i momenti no ... ed effettivamente sono d’accordo che possano capitare, ma se davvero é stato solo un momento così non capisco perché io continui a pensarci anche ora.
Comunque lei ritiene adeguata la terapia con Escilatopram? Ed é vero che nel primo periodo di assunzione del farmaco i sintomi possono peggiorare per poi invece trovare giovamento dopo qualche settimana? Che possa essere dovuto a questo questa mia crisi improvvisa?
[#3]
dopo
Utente
Utente
In ogni caso io purtroppo sto anche vivendo un periodo molto stressante e impegnato per via di vari esami universitari che ho dato e dovrò dare fino a fine giugno, e sono una persona molto ansiosa anche nello studio a cui dedico molto tempo.
Non so se questo insieme di preoccupazioni sia potuto sfociare in pensieri negativi improvvisi anche sul mio ragazzo...
Il fatto é che essendo così impegnata in questo periodo faccio fatica a dare spazio a questo mio problema psicologico, e non so se nel prossimo mese avrò modo di iniziare un percorso psichiatrico...
Al tempo stesso però in questi giorni il mio malessere sta diventando davvero insostenibile perché sto impazzendo all’idea di poter mettere in dubbio la mia più grande certezza, cioè appunto il mio ragazzo... eppure lo sto facendo, e mi odio per questo, perché non ne trovo un motivo logico, eppure la mi testa é arrivata a vederlo in maniera negativa anche senza il mio volere.
É possibile che io sia arrivata a sviluppare un tale controsenso dentro di me?
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto