Attacchi di panico e svenimento

La situazione del Coronavirus mi sta mandando letteralmente fuori di testa.

Vedere così tanta gente preoccupata, sentire ogni giorno casi che aumentano mi fa andare nel panico.

Sono una ragazza ipocondriaca e soffro di ansie e paranoie perenni.

Per via di questo virus è un mese che non vedo il mio ragazzo e adesso, che la mia città è stata interamente bloccata, non potrò vederlo per un altro mese e forse di più.
Lui è l’unica persona che sa calmarmi ed è l’unico con cui io dimentichi tutte le preoccupazioni ed è anche l’unico che non posso avere al mio fianco visto che viviamo in due regioni diverse.

È un mese che soffro di tachicardia, ho un forte peso sul petto e spesso devo respirare in modo volontario, ho mal di testa da giorni per via del nervosismo e tutto questo mi ha fatto rischiare uno svenimento due giorni fa mentre ero in un negozio.

Ho paura che questa cosa non si risolva più, mi sento bloccata, ho paura di non rivedere il mio ragazzo, ho paura che qualcuno a cui tengo stia male e tutte queste paranoie rendono ancora più difficile il mio vivere in questa situazione.

Piango tutte le notti, il che mi crea forti emicranie che non mi fanno dormire, mi sveglio nuovamente con il mal di testa e sto a letto più di tre quarti della giornata a pensare a questa situazione.

Ho il cuore che batte a mille ogni singolo secondo e vado continuamente in affanno.

Non trovo sicurezza in nessuno, nessuno che mi dica Si risolverà tutto, vedrai ma solo gente che aumenta le mie paure dicendo Ne avremo ancora per un po’, la città rimarrà chiusa almeno fino a Giugno finché non arriva il caldo, prima dell’arrivo del vaccino non potremo mai riprendere la nostra vita normale.

Non so più come convivere con questa situazione, non c’è nessuno che riesca a mettermi tranquilla, neanche i miei genitori o i miei amici che piuttosto stanno zitti pur di consolarmi.

In più ho la maturità quest’anno e non sappiamo minimamente come affrontarla visto che non andremo a scuola per un mese e sono già 3 settimane che siamo a casa.

Non so come reagire, ho bisogno di una mano.
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Gentile utentre,

Ma per questo problema Lei è stata valutata da uno psichiatra ? Le cose che riferisce in effetti sembrano ricondurre come ipotesi ad un problema di attacchi di panico, con alcuni pensieri che sono già strutturati. Tipo l'idea che rischia di perdere conoscenza, o l'idea che deve respirare volontariamente per controllare il respiro, in realtà sente questa necessità, oggettivamente non sussiste alcunché che dipenda dal respiro volontario.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Attivo dal 2019 al 2022
Ex utente
Fino a 2 anni fa ero seguita da una psicologa per via di ansia esclusivamente scolastica, era un periodo in cui non volevo più andare a scuola e ho smesso di impegnarmi.
Poi ho smesso di essere seguita per perché non stavo migliorando, ho imparato a tranquillizzarmi da sola in classe e per il resto ci ha pensato il mio ragazzo.
Adesso che non lo vedo da così tanto e mi sento come se fossi rinchiusa è come se tutte le ansia stiano tornando a galla.
Io non riesco a respirare bene, sono sempre senza fiato e mi viene il fiatone a fare un paio di scale o a prendere in braccio il gatto. È una continua oppressione sul petto.
Vorrei vivere questa situazione in modo più tranquillo
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Quindi non ha mai fatto cure per il panico, è subentrata una persona di riferimento che ha in qualche modo attenuato l'ansia, e la fase degli attacchi si è esaurita spontaneamente come spesso capita. Però è rimasta la fobia. Adesso verosimilmente c'è una ripresa dei sintomi, essendo caduto a livello logistico il riferimento (la persona che le dà sicurezza).

Il disturbo è comunque curabile.
[#4]
dopo
Attivo dal 2019 al 2022
Ex utente
Gentile dottore, sono tornata qui perché sto iniziando ad averi seri problemi. È ormai un mese che sento questa forte oppressione al petto, ho il fiato corto e mi viene il fiatone anche a fare le cose più semplici, per esempio, mi viene quando prendo in braccio il gatto, quando faccio le scale di casa mia che sono pochissime ed è una cosa continua è ormai un mese che sto così e dubito che sia ansia perché questo senso di non avere abbastanza aria ce l’ho da prima che iniziasse questa situazione e non so cosa fare o come guarirla.
Tutti dicono che è ansia, ma non capisco da cosa sia scatenata visto che ce l’ho da prima che succedesse tutta la storia del virus
[#5]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Come da cosa sia scatenata ? Da niente. Dopo di che, anche se uno sa cosa l'ha scatenata, poco importa.
L'ha scatenata il cervello che è predisposto a crearla, non è che va cercata una spiegazione in termini psicologici, quello è il "dopo".
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