Assunzione eutimil

Buongiorno sono un ragazzo di 22 anni a causa di un problema persistente di ansia, paure e umore depresso ormai da più di tre anni ho deciso recentemente di chiedere un consulto di psichiatria.
Il medico ha accertato sintomi ossessivi legati alla salute (paura di impazzire, paura di contrarre un acufene, ansia anche in situazioni normali, senso di irrealtà) e ha deciso di prescrivermi una terapia a base di Eutimil.

La terapia consiste in: 1 settimana 5mg/die, la seconda settimana a 10mg/die e la terza e quarta settimana a 20mg/die al termine della quarta contattarlo per gestire la terapia e vedere se ha apportato i benefici sperati.

Sono al terzo giorno di assunzione dunque 5mg/die ed ho notato un peggioramento nell'ansia e un aumento di paura e insicurezza legato alla salute, insomma sembra tutto peggiorato.
Ho molta paura di questi farmaci, ne ho sempre avuta.
Ho paura che possano peggiorate la mia condizione, farmi impazzire o insorgere qualche problema irrisolvibile.
Chiedo gentilmente un vostro parere per sapere se tutto ciò rientra nella normalità della terapia farmacologica prescritta.
Ringrazio anticipatamente chi leggerà questo consulto.

Aggiungo una precisazione, anche mia mamma soffrei di problemi d'ansia ed anche lei circa 20 anni fa iniziò una terapia con Eutimil che gli portò giovamento, a causa di alcune similitudini, il mio medico non ha escluso una familiarità col disturbo, per questo motivo mi ha prescritto la stessa molecola.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Il peggioramento iniziale dell'ansia è tipica del decorso del trattamento, dipende dalla diagnosi, ovvero da come il cervello in quel momento è configurato. Il farmaco non è di per sé un sintomatico, quindi a differenza di un ansiolitico non dà un effetto immediato, ma ne produce uno diverso attraverso una prima fase in cui il primo impatto è ansiogenico.

Dr.Matteo Pacini
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto per il tempo dedicato. Purtroppo si tratta di un momento molto difficile, in aggiunta alla terapia di Eutimil mi è stato prescritto Xanax al bisogno massimo 10 gocce. Secondo lei l'assunzione di Xanax può essere propedeutica al superamento di questa prima fase? Ho sempre cercato di limitarne l'assunzione per evitare "cocktail" proprio perché non vorrei introdurre un quantità eccessiva di farmaci che agiscono sul cervello.
Infine, le volevo chiedere dopo quanto tempo inizierò a sentire i benefici della terapia o quantomeno a non provare questa ansia aumentata. Grazie mille.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
L’indicazione di una terapia al bisogno non ha molto senso.

La sua terapia avrà effetto in circa 4 settimane dalla dose piena.


Dr. F. S. Ruggiero


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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
"Agire sul cervello" non è una cattiva cosa. Le è stato semplicemente dato uno schema in cui c'è una medicina che inizia a funzionare dopo un po', e nel frattempo un appoggio sintomatico.
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Utente
Utente
La ringrazio per le risposte estremamente chiare Dr Pacini, seguirò le istruzioni date dal mio curante sperando di poter trarre il giovamento sperato. È stato molto gentile ed esauriente nelle sue risposte e nel chiarire i miei dubbi.
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Utente
Utente
Buongiorno dottori. Sono arrivato al settimo giorno di assunzione di 5mg di Eutimil. Attualmente mi sento peggio di quando ho iniziato il trattamento. Sono estremamente più ansioso, agitato quasi terrorizzato e la sensazione di "irrealtà" non è altro che aumentata.
Ancora non ho associato lo Xanax al Eutimil (la farmacia non lo aveva e lo ha dovuto ordinare) tuttavia mi chiedo con insistenza se questo effetto ansiogeno con peggioramento di paure ossessive e aumento dell'umore depresso (non vedere una via d'uscita da questa situazione) sia normale. Considerando che domani devo aumentare la dose a 10mg sono molto molto preoccupato, ho la sensazione che il farmaco non stia agendo come dovrebbe. Ho già provveduto a contattare il mio curante ma sarei grato di un secondo parere.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Ma vale quanto detto prima. La cura funziona dopo un mese, e il peggioramento iniziale è frequente.
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Utente
Utente
Buongiorno dottore, sono decimo giorno di assunzione di Eutimil, da quando ho aumentato la dose a 10mg ho iniziato ad avvertire fastidiosi sintomi relativi alla sfera sessuale che precedentemente all'assunzione del farmaco non erano presenti. In particolare sensazione di desensibilizzazione dell'organo e difficoltà nel mantenere l'erezione. Ho letto della possibilità per gli ssri di creare gravi problemi relativi alla sfera sessuale dei pazienti sottoposti al trattamento. Sintomi che non solo potrebbero non migliorare ma proprio non risolversi.
Essendo un ragazzo di vent'anni questo rappresenta un grosso problema per me.
In merito a ciò le volevo chiedere gentilmente un consiglio. Secondo lei si tratta di effetti collaterali del farmaco? Sarebbe opportuno interrompere l'assunzione gradualmente prima che i sintomi diventino irreversibili? Ho chiesto al mio curante ma purtroppo da due giorni non ricevo risposte. Se avrà tempo per rispondere la ringrazio moltissimo.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Sono tra gli effetti più comuni. Perché dovrebbero essere "irreversibili", da dove ha ricavato questa idea. Se deve interrompere o meno, questo riguarda il rapporto col suo medico.
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Utente
Utente
Buongiorno dottor Pacini, grazie per la sua consulenza. Sono riuscito a contattare il mio curante che ha deciso di scalare a 5mg per 2/3 giorni (era da solo una settimana e mezzo che assumevo Eutimil e solo per 3 giorni a 10mg). Alcuni problemi relativi alla sfera sessuale si sono risolti con l'abbassamento della dose, in particolare la "sensibilità". Tuttavia anche oggi che sono al primo giorno senza assumere Eutimil posso constatare che la libido sia notevolmente inferiore rispetto a prima dell'assunzione del farmaco. Ho letto di persone che manifestano una "PSSD". Potrebbe essere il mio caso? Sono molto spaventato a riguardo, prima della terapia non ho mai sofferto di questo problema, anzi al contrario ero molto "attivo". Scusi il disturbo.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
In base a cosa, in presenza di un effetto collaterale comune, dobbiamo focalizzare l'eventualità, indefinita su ogni piano, di persistenza di quell'effetto ? Inutile porre domande del tipo: ho letto di uno che è stato investito in strada, potrebbe capitare anche a me ?
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottor Pacini, per qualche motivo non ho ricevuto la notifica della sua risposta sulla email, dunque le rispondo solo ora.
Dal 18 al 20 ho ridotto la dose a 5mg come indicato dal mio curante per poi sospendere il farmaco.
Dal giorno successivo ho notato un forte miglioramento relativo alle funzioni sessuali con una accresciuta libido e la capacità di raggiungere erezioni soddisfacenti.
Tuttavia è dai ieri, esattamente una settimana dopo, che si stanno ripresentando questi problemi...
Principalmente ho: difficoltà nel mantenere un'erezione, orgasmo poco piacevole, lubrificazione autonoma del membro praticamente assente e non ho più erezioni spontanee o mattutine.
Sono molto preoccupato, ero convinto che stessi migliorando ma sono ripiombato in questo baratro. Secondo lei di cosa si tratta? Purtroppo ho trovato alcuni punti in comune con la PSSD.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Lei ha un disturbo d'ansia in corso, non trattato perché ha sospeso la cura a causa di un effetto che per lei non era sopportabile neanche in questa fase in attesa dell'effetto. Adesso abbiamo il disturbo di partenza, con conseguenze focalizzazione su cose spaventose, come proprio del suo disturbo. Naturalmente Lei questo non lo considera e "vede" l'oggetto delle sue paure anziché "vedere" ciò che le produce, cioè il suo stato ossessivo. E chi si controlla, si trova non funzionante, anche perché in condizioni di ansia certe cose tipicamente non funzionano bene.
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dopo
Utente
Utente
Dottore, la ringrazio per il consulto ma non ho mai avuto problemi della sfera sessuale. Questi ultimi sono comparsi solo dopo l'assunzione del farmaco.
Mi rendo conto che lo stato ansioso sicuramente aggravi la mia ossessione sul sintomo. Tuttavia sono sicuro che il sintomo non sia dato dall'ansia, magari può essere accentuato da essa non lo metto in dubbio.
La sensazione è relativa alla funzione biologica del membro: in particolare una riduzione della produzione del liquido prespermatico e dunque della lubrificazione e una completa assenza di erezioni spontanee.
Sono in grado di raggiungere l'orgasmo ma la sensibilità del membro non è la stessa di prima. Anche con l'ansia sono sempre stato sessualmente attivo, dunque i miei problemi sessuali mi sembrano più una sorta di causa--> effetto piuttosto che un sintomo di ansia. Lei stesso mi ha confermato che i disturbi sessuali sono comuni e frequenti. Io ho iniziato ad impsurirmi perché a terapia terminata (da 8 giorni) continuano a persistere questi disturbi.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Si è adesso concentrata su questo, con un disturbo d'ansia e a breve distanza da una cura che le ha dato un effetto sessuale, svanito dopo aver tolto il farmaco, dopo di che ha il suo disturbo d'ansia, con questa preoccupazione.
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dopo
Utente
Utente
Scusi se mi permetto, ma l'effetto non è svanito. La completa assenza di lubrificazione autonoma del pene mi sembra una causa molto organica piuttosto che psichica. Io non sono uno specialista ma non mi sembra normale che il pene faccia fatica ad essere stimolato e sia sempre "asciutto".
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Lubrificazione del pene non è chiaro cosa intenda. Ma il fatto che uno che ha un disturbo ossessivo su una funzione la trova disturbata proprio per effetto di questo stato le sarà chiara. Tachicardia ansiosa, affaticamento ansioso, vista appannata etc compresa la funzione sessuale
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dopo
Utente
Utente
Si assolutamente non escludo una componente ansiona infatti. Non è mia intenzione dire che lei non abbia ragione però credo che la "secchezza del pene" sia un sintomo da valutare con attenzione.
Per secchezza intendo che durante la fase di eccitazione mentre prima il pene emetteva una sostanza viscosa trasparente per agevolare la funzione sessuale, adesso questa emissione è ridotta o nulla rendendo di fatto la superficie secca. Questo sintomo non lo ho mai avuto, anzi spesso durante l'eccitamento l'emissione era abbondante.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
"prima il pene emetteva una sostanza viscosa trasparente per agevolare la funzione sessuale" Da dove ? Dallo sbocco uretrale-eiaculatorio ?
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottore, non so per quale motivo ma nella casella di mai non mi son arrivate notizie relative alla sua risposta al consulto.
La volevo aggiornare:
Domani sono 2 settimane dalla sospensione del farmaco.
Quattro giorni fa ho avuto un aumento della libido estremamente forte, nella giornata sono riuscito a raggiungere tre eiaculazioni. Il pene all'ultima è tornato alla sua consistenza prima dei farmaci, il giorno successivo una libido leggermente inferiore ma comunque nella norma, due giorni fa ho avuto la mia prima erezione spontanea mattutina da quando ho iniziato ad assumere il farmaco. Sembrava tutti si stesse sistemando, ma ieri ho assistito ad un calo drastico della libido.
Ad ogni modo anche supponendo queste repentine alterazioni di libido siano relative alla sospensione della molecola ciò che mi preoccupa ulteriormente sono due sintomi costanti sin dal giorno 16 marzo, ovvero:
1) secchezza del glande, il glande risulta sempre secco e anche se eccitato non emette liquido pre eiaculatorio, o se lo emette è in una quantità veramente minima.
2) l'eiaculato è consistemente cambiato da quando ho iniziato l'assunzione di paroxetina e persiste nel cambiamento anche dopo la sospensione.
Per intenderci lo sperma risulta frammentato in una parte liquida e una solida, la parte solida è molto solida quasi gelatinosa ed è assolutamente poco appiccicosa... Prima del farmaco invece la sostanza era amalgamata, densa, filante. Completamente diversa da ora.
Io mi rendo conto che alcune cose possono essere dettate da uno stato di agitazione ma non credo che alterazioni biologiche di questo grado abbiano anche fare con "un mio stato d'ansia".
Ad ogni modo tengo a precisarle che prima del ssri non ho mai preso nessun altro farmaco, mai avuto problemi di libido, mai avuto patologie importanti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
A mio avviso Lei sta misurando con preoccupazione e focalizzando singoli aspetti di una situazione che risente di diversi fattori. Se partiamo anche dal presupposto che, faccio per dire, la paroxetina abbia aumentato un ormone che inibisce la sessualità, torna a posto con i suoi tempi che sono un po' più lunghi. Se invece è il solito effetto collaterale, l'andamento irregolare non sembra corrispondere. Se infine è il suo disturbo che a questo punto ritorna libero di esprimersi, lo sta facendo anche su questo tema.
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dopo
Utente
Utente
Sicuramente i pensieri ossessivi relativi al perfezionismo sullo stato di salute del mio corpo non aiutano.
Ho già letto da qualche parte di questa azione inibitrice in effetti.
Ponendo caso che si tratti di una sovrapposizione fra preoccupazione personale (ansia, ocd) ed una inibizione degli ormoni sessuali, secondo lei c'è una possibilità che le cose tornino a posto? Se sì, in quanto tempo?
Mi scusi ulteriormente per il disturbo, la ringrazio per la celerità nelle sue risposte.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Sono domande che non cambiano niente, non sono costruttive, domande sul futuro. Non è detto che la preoccupazione "aiuti" a interferire con la sua vita sessuale, forse è il problema.
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottore, la aggiorno sulla mia situazione, magari potrebbe tornare utile anche ad altri utenti che leggono il mio caso.
Mi sono reso conto che la mia preoccupazione di PSSD era ossessiva, pian piano oltre al desiderio sessuale sono tornate reazioni spontanee e relativamente facile eccitabilità.
Persiste ancora una scarsa auto-lubrificazione del membro (non è più del tutto secco ma sicuramente la quantità di liquido pre ejaculatorio e lubrificante è molto scarsa).
La volevo ringraziare per la celerità nella sue risposte dott. Pacini.
In quanto psichiatra le vorrei porre tuttavia un ulteriore quesito.
Nel mio tentativo ossessivo di "verificare la funzionalità" del membro sono arrivato a raggiungere una media di 2/3 ejaculazioni al giorno, fino a qualche giorno fa dove ne ho raggiunte 4.
La mattina seguente avendo desiderio assente (in realtà situazione ovviamente normale ma della quale non me ne rendevo conto) ho eseguito una ulteriore stimolazione raggiungendo un orgasmo ma forzando il pene. In seguito a questo stress ho avuto un momentaneo arrossamento della pelle circostante, scomparso nel giro di qualche ora, un aumento della frequenza di minzione e un leggero bruciore alla minzione.
La frequenza di minzione il giorno dopo è dimezzata, non ho avuto bisogno di andare al bagno di notte, il bruciore sembrerebbe essere scomparso, al momento sono più di due giorni nei quali sto evitando qualunque stimolazione del membro.
Assieme a questo sintomi tuttavia è comparsa una forte tensione alla zona del ventre e della bassa schiena.
Sensazione di tensione/dolore interna che mi crea parecchio sconforto sulla quale sto focalizzando molto la mia attenzione.
Utilizzando Xanax 7 gocce prima di andare a dormire ho avuto un sonno riposato e appena sveglio non ho notato tensione/dolore, tuttavia dopo pochi minuti sveglio nel letto sono ricomparsi.
Secondo lei si può trattare di manifestazioni ansiose da OCD che hanno cambiato "bersaglio" ?
In effetti da quando questa tensione della zona lombare è apparsa sono scomparsi altri sintomi: sensazione di instabilità, ipersensibilità ad alcuni suoni, senso di irrealtà e tensione cervicale.
Purtroppo avendo cercato in internet mi sono imbattuto in patologie potenzialmente molto debilitanti che riguardando proprio la tensione dei muscoli pelvici causando: disuria, aumento della frequenza della minzione, orgasmi dolorosi e zona lombare e porzione inferiore della schiena dolorante.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Come ha giustamente individuato, l'ossessività è centrale, e infatti adesso si concentra su altro che sono "mi sarò danneggiato sollecitando l'apparato per verificare che funzionasse ?". Naturalmente la preoccupazione non è sul fatto di essersi sforzato o "saturato", ma sull'aver prodotto "danni irreparabili", che se ben guarda è lo stesso concetto della preoccupazione precedente, cambiando specifica.
[#26]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottor Pacini, la aggiorno sul mio caso, sperando possa essere utile e confidando in un suo ragguaglio in merito alla situazione.
È passato un mese e mezzo circa dall'inizio dei sintomi relativi alla sfera sessuale, i sintomi hanno subito alcune fluttuazioni.
Attualmente ho recuperato un minimo di sensibilità del glande ed è aumentata la sensibilità della pelle circostante.
Rimane non compatibile con i livelli pre trattamento, persiste una secchezza del membro con scarsa lubrificazione ed una alterazione del seme.
Il seme rimane più "denso e appiccicoso" l'esatto opposto di come era prima, ovvero tendenzialmente liquido.
Nelle ultime due settimane ho sperimentato anche fluttuazioni nella "potenza" dell'orgasmo percependolo molto meno intenso a partire da due settimane fa, con fluttuazioni a volte in positivo.
L'erezione spontanea mattutina è quasi scomparsa. Dopo un mese solo l'altra notte ho sperimentato una semi erezione notturna spontanea.
La potenza dell'erezione risulta inferiore, il membro raggiunge la sua distensione massima ma l'erezione non sembra essere completa.
In merito di ciò mi recherò da un urologo/andrologo per poter avere chiarimenti delucidazioni in merito.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Presumo che nel caso l'urologo le farà fare degli altri esami o delle verifiche di natura farmacologica, quindi non credo si arriverà subito ad una conclusione.

Dr.Matteo Pacini
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[#28]
dopo
Utente
Utente
Lo specialista mi ha prescritto esami di prolattina e testosterone.
Si è detto convinto del legame fra l'assunzione del farmaco e la disfunzione sessuale che ne è seguita.
Mi ha consigliato di non assumere più nessuno tipo di farmaco psicoattivo che potrebbe solo aggravare le cose.
Mi ha anche detto che seppure mi abbia prescritto un esame per il testosterone dalla visita secondo i parametri di volume testicolare il testosterone è a posto.
In tal caso ha specificato che non c'è molto che possa fare.
Si è detto fiducioso in un recupero ma mi ha specificato di non poterne sapere con certezza le tempistiche.
Quando lo psichiatra mi affidò il farmaco non mi specificò nessun tipo di rischio persistente al seguito della dismissione. Se lo avesse fatto non avrei esitato a non prendere le pillole.
Così ora mi ritrova con problemi di depressione (che prima non avevo) con una disfunzione sessuale e con i precedenti problemi ovvero il GAD.
[#29]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
"Quando lo psichiatra mi affidò il farmaco non mi specificò nessun tipo di rischio persistente al seguito della dismissione. "

Essendo un effetto raro. Le specifico che poteva morire improvvisamente di arresto cardiaco o avere uno shock allergico ?

Si è detto convinto il medico, e però le fa fare esami relativi a tutt'altre ipotesi. Torna tutto mi pare.

Dr.Matteo Pacini
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[#30]
dopo
Utente
Utente
Cavolo! Certo che volevo essere informato, la sua risposta è stata "non leggere il bugiardino"...
L'uro andrologo mi ha prescritto gli esami per essere sicuro ma mi ha detto che verosimilmente saranno tutti nella norma...
Si tratta di una condizione invalidante, che mi ha fatto sviluppare una depressione che precedentemente non avevo.
Credo sia IMPORTANTISSIMO avvisare un paziente di possibili seppur rari effetti permanenti a tempo indefinito...
Sostanzialmente mi sono rovinato la vita.
[#31]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Quindi leggendo che si può morire improvvisamente non avrebbe preso il medicinale, e per ragioni analoghe non prenderebbe qualsiasi medicinale, né si farebbe operare ?

Vedo che già sta ragionando a senso unico sulle cause non determinate, con affermazioni come "mi sono rovinato la vita", che partono già da una conclusione, anzi due conclusioni decisamente gratuite. La prima sulle cause e la seconda sull'evoluzione.

Dr.Matteo Pacini
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[#32]
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Utente
Utente
Leggendo che si può morire per un SSRI considerando il grado del mio problema avrei deciso di non assumerlo, consenso informato. I sintomi che potrebbero persistere o essere molto gravi dovrebbero essere assolutamente discussi.
Ovviamente non sono un guru e non so se guariró da questa condizione o meno.
Ad ogni modo oggi mi sono riferito anche al mio medico di base che nella sua esperienza ha già visto casi simili. Mi ha aggiunto degli esami relativi al funzionamento nervoso.
L'unica cosa che posso fare ora è sperare che in qualche modo questo grosso casino si sistemi, sia l'andrologo che il medico di base mi hanno confermato che anche se secondo loro potrei tornare alla funzione precedente non si possono conoscere i tempi.
Ad ogni modo il rischio/beneficio, avessi letto il bugiardino (che comunque non riporta effetti persistenti, mentre invece questa cosa succede) avrei assolutamente lasciato perdere questi farmaci.
Non sto dicendo che gli SSRI non funzionino, mia mamma è in cura con lo stesso farmaco che ho assunto da 20 anni e sta bene. Ma ad ogni modo bisogna informare il paziente, soprattutto se giovane di questi rischi. Ho letto inoltre in altri consulti psichiatri che negano l'esistenza di questi effetti protratti, ritengo questa cosa assolutamente priva di ogni logica scientifica. Anche perché questo fenomeno mi è stato confermato da uno specialista e un medico di base.
Ad ogni modo sperando possa essere utile, se lei è d'accordo, la terrò aggiornata sulla evoluzione della mia situazione e cosa emergerà degli esami.
Non sono mai stato e non sarò mai favorevole alla "anti scienza" ma ciò che sto sperimentando è a mio parere grave, ed è ancora più grave che questi problemi spesso non vengano presi in considerazione quando si assegna un SSRI in giovane età.
[#33]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Scusi, ma esiste il foglietto riassuntivo, anche perché come ha potuto vedere, se ogni parola dovesse essere discussa, non basterebbe una vita. Chiaro che le cose principali si dicono, si prescrivono eventuali esami, e comunque si è in contatto.
Però secondo me sta dando per scontate troppe cose, anche perché ciò a cui fa riferimento non può essere "diagnosticato", essendo non solo un'ipotesi, ma anche proprio indefinita come entità. Penso ricordi la questione ad esempio dell'autismo dopo i vaccini. Esisteva un unico criterio: aver fatto un vaccino (quale non era neanche chiaro). Lì inoltre era definito che avessero l'autismo. In questo caso non è definito in maniera chiara il suo stato, ma soprattutto la base biologica non è tale da poter essere riconosciuta come tale.
Quindi parlare della cosa come se fosse definitiva mi pare una prospettiva pessimistica. Inoltre non ha di per sé a che fare con il fatto che sia un effetto persistente: non è che se uno ha un effetto di un farmaco, allora per questo deve essere irrimediabile.
Tenga sempre conto anche del suo stato, e di come prende anche dei semplici discorsi "per esclusione", che rimandano ad una ipotesi, e non contengono in sé una prognosi.

Dr.Matteo Pacini
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[#34]
dopo
Utente
Utente
A detta sua del medico di base che dello specialista l'alterazione del ejaculato, l'assenza di erezioni mattutine e la scarsa lubrificazione del membro ad opera del liquido pre-spermatico assieme all parziale desensibilizzazione del glande sono sintomatici di un problema tutt'altro che psicologico.
Ad ogni modo prima del farmaco ero completamente funzionale, in salute seppur con alcuni problemi di salute mentale.
Non ho mai avuto patologie particolari, mai utilizzato altri SSRI, mai fatto uso/abuso di droghe o alcol.
Ad ogni modo farò la segnalazione al EMA e al AIFA sperando che la psichiatria indaghi a fondo questa seria sindrome.
[#35]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Nessuno parlava di problema psicologico. Ma non esistono solo gli ssri nel poter condizionare queste funzioni. Anzi, per quel che se ne sa questo effetto, per farmaci che esistono sul mercato dagli anni 80, è eccezionale. Non parliamo di farmaci usciti ieri.
La psichiatria sta indagando già, forse non le è chiaro che da poco la cosa è stata inserita nei foglietti tra le evenienze possibili, come diverse altre. Il che non significa che si sappia bene, significa che potrebbe. Così come anche è sistematicamente segnalato di non assumere in gravidanza, dell'allungamento del qt, ma non è detto che questo sia oggettivamente documentato.

PS- Stiamo parlando di una terapia della durata, non eseguita di fatto. per una malattia che comporta sintomi di preoccupazione. E ripeto che in condizioni "biologicissime" di ansia o depressione che comportano disfunzione sessuale. Quando si parla di disfunzione "psicologica" si parla di qualcosa che ostacola il funzionamento dei farmaci per l'erezione, non di aria fresca, per intenderci.

Dr.Matteo Pacini
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[#36]
dopo
Utente
Utente
Non esistono solo gli SSRI che causano questi problemi ma io non ho assunto nessun farmaco precedente e tantomeno durante la terapia con paroxetina.
Io credo che dal momento in cui, anche un andrologo, specifica che tali problemi non sono correlati a un problema psicologico la domanda è legittima.
Tra parentesi non soffro di disfunzione erettile "classica", la libido è stata pesantemente modificata, l'erezione la riesco a raggiungere tale da consentire un rapporto ma ciò non serve a nulla se il glande è anestetizzato...
[#37]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Ha preso il farmaco per alcuni giorni, non la definirei una terapia.
Lei non ha chiaro cosa sia un problema psicologico, ne parla come se fosse aria. Stiamo parlando di cervello, di corpo.

Dr.Matteo Pacini
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[#38]
dopo
Utente
Utente
Il problema è proprio questo. Ho preso una terapia per giorni e ora mi ritrovo con più problemi di prima, inclusi effetti collaterali del farmaco poco conosciuti e su diverse persone rimasti persistenti per 10 anni o più.
Ad ogni modo le referiró il risultato della RM lombo sacrale che mi è stata prescritta per verificare la salute dei nervi della zona pubica e della bassa schiena.
[#39]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottor Pacini, come le avevo promesso la tengo aggiornato sul mio caso.
La RMI non ha evidenziato alterazioni evidenti del tratto lombo sacrale.
Persiste la stitichezza e ormai da due settimane una sensazione di "bruciore/freddo" che interessa quasi costantemente i piedi e le gambe, a tratti si presenta anche su mani e braccia.
Sono in attesa di ecodoppler testicolare e pieneno e di esami di prolattina e testosterone.
A livello sessuale le erezioni risultano meno intense del solito e richiedono molta stimolazione, tuttavia è gradualmente ricomparsa la presenza di lubrificazione a livello genitale, liquido pre ejaculatorio e sembra migliore anche la libido.
La ipostesia persiste circa con la stessa entità.
Attualmente il problema principale risulta essere questo persistente bruciore/freddo/puntura di spilli localizzato nei piedi che mi rende inconfortevole e fastidioso ogni movimento, la situazione si attenua durante la notte senza mai sparire del tutto (come faceva inzialmente).
Secondo la dottoressa sembrerebbe trattarsi di un caso di sindorme da sospensione atipica.
Non ho mai avuto problemi relativi a percezioni cutanee prima dell'assunzione del farmaco.
[#40]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Sospensione di una cura durata pochi giorni ? Non vedo il nesso francamente. Non si valuta per niente il fatto che era andato a curarsi per un motivo e che, essendo "abortita" sostanzialmente la terapia il problema è rimasto quello che era ? Questo capisco poco, che a fronte della storia del trattamento non mi concentrerei su effetti dello stesso. Mi farei anche dare una indicazione su quale sia il suo stato psichico rispetto a prima, e che evoluzione abbia avuto (ovviamente dirà che è a disagio "a causa" del problema attuale, e che non potrebbe essere altrimenti, ma non è invece l'unica ipotesi plausibile).

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[#41]
dopo
Utente
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Le ripeto, i prolemi psicologici hanno ben poco a che fare con la ipostesia genitale, le alterazioni del ejaculato e della percezione del calore.
La dottoressa stessa mi sta sottoponendo ad una serie di esami poiché non esclude una reazione di tossicità al farmaco.
Sostanzialmente il farmaco potrebbe aver "innescato" una reazione autoimmune.
[#42]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Andiamo quindi per ipotesi ancora meno documentate, quindi cose eccezionali. Il tutto da definire.
Lei esclude categoricamente alcune cose, ma altre le include su basi assolutamente non congrue. Per cui, sostanzialmente mi pare che non sia definito alcunché.
Non penso ci sia al momento altro da commentare, anche perché la sua linea non è aperta al momento.

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[#43]
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Utente
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Scusi ma perché io starei escludendo qualcosa?
Le ho solo riferito cosa il mio medico di base e lo specialista mi hanno consigliato di fare.
Una ipostesia diagnostica non la ritengo una base non solida, per quanto possa valere il mio parere, mi sembra che ridurre tutto ad un mero problema psicologico sia eccessivamente semplificativo.
Non capisco cosa intende con "la sua linea non è aperta al momento".
Io sto cercando di riportarle ciò che mi è successo e via via con gli esami e visite che effettuo escludere certe patologie.
Avendo escluso il problema psicologico relativo alla ipostesia rimangono apertI possibili sbilanciamenti ormonali o patologie poco studiate.
Sto ponendo un dialogo costruttivo, nel caso esistessero rischi del genere correlati al consumo di antidepressivi credo sia utile mettere al corrente sia specialisti che eventualmente persone che vogliono iniziare una terapia AD.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
"Scusi ma perché io starei escludendo qualcosa?"

Non lo so, ma lo fa.
La sua linea di ragionamento è attualmente a senso unico. Qualsiasi cosa che sia collegata all'eutimil, non importa quanto improbabile, indefinibile o addirittura autodefinita, tipo "sindrome da sospensione atipica" (?).
Tutto il resto non sembra interessarle a livello ipotetico, altrimenti se uno volesse andare a cercare in internet, trova sicuramente innumerevoli cause. E non è il modo giusto ovviamente di fare.
Lei riterrà che sia scontato, per me non lo è.

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[#45]
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Utente
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Buongiorno dottore.
Le vorrei fare presente nuovamente che non ho posto in essere una autodiagnosi.
Per il percorso terapeutico mi sto affidando a specialisti, non alla "medicina alternativa".
Ad ogni modo con gli esami di testosterone e prolattina si potrà avere un quadro clinico più chiaro.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Non ha alcuna diagnosi, solo ipotesi, e ipotesi di ipotesi. Tranne alcune che Lei non vuol neanche sentir nominare.
Non ha neanche gli esami ormonali, eppure è qui che ha già deciso cosa andare a considerare e cosa no. Quindi se verranno normali gli esami, riterrà che sia una sindrome legata al farmaco, e idem se verranno alterati.

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[#47]
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Utente
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Non riesco a capire perché lei si ostini a dire che sono io a porre diagnosi.
Le ho già ripetuto diverse volte che con il medico di base stiamo tenendo in considerazione diverse ipotesi.
È stato l'urologo a definire farmaco indotta la mia condizione.
Io sto cercando di avere un dialogo costruttivo ma lei continua a sostenere che io neghi ipotesi.
Semplicemente non è vero; sto effettuando visite ed esami sotto richiesta medica non secondo criteri personali.
Non capisco questa sua aggressività nelle risposte.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
"È stato l'urologo a definire farmaco indotta la mia condizione."

Come ipotesi, e Lei è qui a parlarne come se fosse una diagnosi.

D'altronde, gli elementi a sostegno sono abbastanza incerti e non molto "forti" come associazione. In più, lo ripeto per l'ennesima volta, con un'entità al momento non definita se non per un nesso cronologico e quantitativo.

Adesso direi di chiudere il discorso.

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[#49]
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Utente
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"Come ipotesi, e Lei è qui a parlarne come se fosse una diagnosi."
Non ha accennato ad ipotesi, ora chiaramente non ho registrato la conversazione ma l'urologo si è detto certo del legame.

Mi ha spiegato come questi farmaci agiscano in modo non del tutto chiaro con la sfera sessuale individuale a livello di neurotrasmettitori.
Io non sono un medico e dunque non so spieragli esattamente cosa ciò voglia dire, poiché non è il mio mestiere.
Interrompere la conversazione a questo punto non mi pare molto onesto, poiché ci sono ulteriori aspetti da chiarire che eventualmente potrei discutere con lei e questo consulto potrebbe tornare utile ad altre persone che si troveranno o si trovano in questa condizione o in condizioni simili, dopotutto è anche questo lo scopo di questa piattaforma.
Ad ogni modo se lei riterrà assolutamente inopportuno continuare questo dialogo non procederò oltre.

Infine in merito al aspetto quantitativo, sto effettuando degli esami specifici per l'appunto per poter dimostrare a livello qualitativo alterazioni significative rispetto allo stato precedente al SSRI.
Fortunatamente prima di assumere il farmaco feci un esame del sangue generale che potrà essere comparato.
Credo che questo consulto possa essere utile anche a lei come socialista in psichiatria per seguire un decorso "anomalo" di effetti collaterali in seguito alla assunzione di tale categoria farmacologica.

La ringrazio per il tempo dedicato.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Lei ha già deciso tutto. Vede una causa già stabilita, e solo di quella si occupa. Fosse anche la cosa più improbabile e illogica, con i fattori tutti contro, si preoccupa di quella. E interpreta tutte le risposte dei medici come conferma, tanto lo ha già deciso.
Basta perché non è disponibile a nessuno scambio di pareri o di punti di vista, va a senso unico.

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