Assunzione eutimil
Il medico ha accertato sintomi ossessivi legati alla salute (paura di impazzire, paura di contrarre un acufene, ansia anche in situazioni normali, senso di irrealtà) e ha deciso di prescrivermi una terapia a base di Eutimil.
La terapia consiste in: 1 settimana 5mg/die, la seconda settimana a 10mg/die e la terza e quarta settimana a 20mg/die al termine della quarta contattarlo per gestire la terapia e vedere se ha apportato i benefici sperati.
Sono al terzo giorno di assunzione dunque 5mg/die ed ho notato un peggioramento nell'ansia e un aumento di paura e insicurezza legato alla salute, insomma sembra tutto peggiorato.
Ho molta paura di questi farmaci, ne ho sempre avuta.
Ho paura che possano peggiorate la mia condizione, farmi impazzire o insorgere qualche problema irrisolvibile.
Chiedo gentilmente un vostro parere per sapere se tutto ciò rientra nella normalità della terapia farmacologica prescritta.
Ringrazio anticipatamente chi leggerà questo consulto.
Aggiungo una precisazione, anche mia mamma soffrei di problemi d'ansia ed anche lei circa 20 anni fa iniziò una terapia con Eutimil che gli portò giovamento, a causa di alcune similitudini, il mio medico non ha escluso una familiarità col disturbo, per questo motivo mi ha prescritto la stessa molecola.
Dr.Matteo Pacini
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Infine, le volevo chiedere dopo quanto tempo inizierò a sentire i benefici della terapia o quantomeno a non provare questa ansia aumentata. Grazie mille.
La sua terapia avrà effetto in circa 4 settimane dalla dose piena.
Dr. F. S. Ruggiero
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Dr.Matteo Pacini
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Ancora non ho associato lo Xanax al Eutimil (la farmacia non lo aveva e lo ha dovuto ordinare) tuttavia mi chiedo con insistenza se questo effetto ansiogeno con peggioramento di paure ossessive e aumento dell'umore depresso (non vedere una via d'uscita da questa situazione) sia normale. Considerando che domani devo aumentare la dose a 10mg sono molto molto preoccupato, ho la sensazione che il farmaco non stia agendo come dovrebbe. Ho già provveduto a contattare il mio curante ma sarei grato di un secondo parere.
Dr.Matteo Pacini
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Essendo un ragazzo di vent'anni questo rappresenta un grosso problema per me.
In merito a ciò le volevo chiedere gentilmente un consiglio. Secondo lei si tratta di effetti collaterali del farmaco? Sarebbe opportuno interrompere l'assunzione gradualmente prima che i sintomi diventino irreversibili? Ho chiesto al mio curante ma purtroppo da due giorni non ricevo risposte. Se avrà tempo per rispondere la ringrazio moltissimo.
Dr.Matteo Pacini
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Dr.Matteo Pacini
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Dal 18 al 20 ho ridotto la dose a 5mg come indicato dal mio curante per poi sospendere il farmaco.
Dal giorno successivo ho notato un forte miglioramento relativo alle funzioni sessuali con una accresciuta libido e la capacità di raggiungere erezioni soddisfacenti.
Tuttavia è dai ieri, esattamente una settimana dopo, che si stanno ripresentando questi problemi...
Principalmente ho: difficoltà nel mantenere un'erezione, orgasmo poco piacevole, lubrificazione autonoma del membro praticamente assente e non ho più erezioni spontanee o mattutine.
Sono molto preoccupato, ero convinto che stessi migliorando ma sono ripiombato in questo baratro. Secondo lei di cosa si tratta? Purtroppo ho trovato alcuni punti in comune con la PSSD.
Dr.Matteo Pacini
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Mi rendo conto che lo stato ansioso sicuramente aggravi la mia ossessione sul sintomo. Tuttavia sono sicuro che il sintomo non sia dato dall'ansia, magari può essere accentuato da essa non lo metto in dubbio.
La sensazione è relativa alla funzione biologica del membro: in particolare una riduzione della produzione del liquido prespermatico e dunque della lubrificazione e una completa assenza di erezioni spontanee.
Sono in grado di raggiungere l'orgasmo ma la sensibilità del membro non è la stessa di prima. Anche con l'ansia sono sempre stato sessualmente attivo, dunque i miei problemi sessuali mi sembrano più una sorta di causa--> effetto piuttosto che un sintomo di ansia. Lei stesso mi ha confermato che i disturbi sessuali sono comuni e frequenti. Io ho iniziato ad impsurirmi perché a terapia terminata (da 8 giorni) continuano a persistere questi disturbi.
Dr.Matteo Pacini
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Dr.Matteo Pacini
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Per secchezza intendo che durante la fase di eccitazione mentre prima il pene emetteva una sostanza viscosa trasparente per agevolare la funzione sessuale, adesso questa emissione è ridotta o nulla rendendo di fatto la superficie secca. Questo sintomo non lo ho mai avuto, anzi spesso durante l'eccitamento l'emissione era abbondante.
Dr.Matteo Pacini
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La volevo aggiornare:
Domani sono 2 settimane dalla sospensione del farmaco.
Quattro giorni fa ho avuto un aumento della libido estremamente forte, nella giornata sono riuscito a raggiungere tre eiaculazioni. Il pene all'ultima è tornato alla sua consistenza prima dei farmaci, il giorno successivo una libido leggermente inferiore ma comunque nella norma, due giorni fa ho avuto la mia prima erezione spontanea mattutina da quando ho iniziato ad assumere il farmaco. Sembrava tutti si stesse sistemando, ma ieri ho assistito ad un calo drastico della libido.
Ad ogni modo anche supponendo queste repentine alterazioni di libido siano relative alla sospensione della molecola ciò che mi preoccupa ulteriormente sono due sintomi costanti sin dal giorno 16 marzo, ovvero:
1) secchezza del glande, il glande risulta sempre secco e anche se eccitato non emette liquido pre eiaculatorio, o se lo emette è in una quantità veramente minima.
2) l'eiaculato è consistemente cambiato da quando ho iniziato l'assunzione di paroxetina e persiste nel cambiamento anche dopo la sospensione.
Per intenderci lo sperma risulta frammentato in una parte liquida e una solida, la parte solida è molto solida quasi gelatinosa ed è assolutamente poco appiccicosa... Prima del farmaco invece la sostanza era amalgamata, densa, filante. Completamente diversa da ora.
Io mi rendo conto che alcune cose possono essere dettate da uno stato di agitazione ma non credo che alterazioni biologiche di questo grado abbiano anche fare con "un mio stato d'ansia".
Ad ogni modo tengo a precisarle che prima del ssri non ho mai preso nessun altro farmaco, mai avuto problemi di libido, mai avuto patologie importanti.
Dr.Matteo Pacini
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Ho già letto da qualche parte di questa azione inibitrice in effetti.
Ponendo caso che si tratti di una sovrapposizione fra preoccupazione personale (ansia, ocd) ed una inibizione degli ormoni sessuali, secondo lei c'è una possibilità che le cose tornino a posto? Se sì, in quanto tempo?
Mi scusi ulteriormente per il disturbo, la ringrazio per la celerità nelle sue risposte.
Dr.Matteo Pacini
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Mi sono reso conto che la mia preoccupazione di PSSD era ossessiva, pian piano oltre al desiderio sessuale sono tornate reazioni spontanee e relativamente facile eccitabilità.
Persiste ancora una scarsa auto-lubrificazione del membro (non è più del tutto secco ma sicuramente la quantità di liquido pre ejaculatorio e lubrificante è molto scarsa).
La volevo ringraziare per la celerità nella sue risposte dott. Pacini.
In quanto psichiatra le vorrei porre tuttavia un ulteriore quesito.
Nel mio tentativo ossessivo di "verificare la funzionalità" del membro sono arrivato a raggiungere una media di 2/3 ejaculazioni al giorno, fino a qualche giorno fa dove ne ho raggiunte 4.
La mattina seguente avendo desiderio assente (in realtà situazione ovviamente normale ma della quale non me ne rendevo conto) ho eseguito una ulteriore stimolazione raggiungendo un orgasmo ma forzando il pene. In seguito a questo stress ho avuto un momentaneo arrossamento della pelle circostante, scomparso nel giro di qualche ora, un aumento della frequenza di minzione e un leggero bruciore alla minzione.
La frequenza di minzione il giorno dopo è dimezzata, non ho avuto bisogno di andare al bagno di notte, il bruciore sembrerebbe essere scomparso, al momento sono più di due giorni nei quali sto evitando qualunque stimolazione del membro.
Assieme a questo sintomi tuttavia è comparsa una forte tensione alla zona del ventre e della bassa schiena.
Sensazione di tensione/dolore interna che mi crea parecchio sconforto sulla quale sto focalizzando molto la mia attenzione.
Utilizzando Xanax 7 gocce prima di andare a dormire ho avuto un sonno riposato e appena sveglio non ho notato tensione/dolore, tuttavia dopo pochi minuti sveglio nel letto sono ricomparsi.
Secondo lei si può trattare di manifestazioni ansiose da OCD che hanno cambiato "bersaglio" ?
In effetti da quando questa tensione della zona lombare è apparsa sono scomparsi altri sintomi: sensazione di instabilità, ipersensibilità ad alcuni suoni, senso di irrealtà e tensione cervicale.
Purtroppo avendo cercato in internet mi sono imbattuto in patologie potenzialmente molto debilitanti che riguardando proprio la tensione dei muscoli pelvici causando: disuria, aumento della frequenza della minzione, orgasmi dolorosi e zona lombare e porzione inferiore della schiena dolorante.
Dr.Matteo Pacini
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È passato un mese e mezzo circa dall'inizio dei sintomi relativi alla sfera sessuale, i sintomi hanno subito alcune fluttuazioni.
Attualmente ho recuperato un minimo di sensibilità del glande ed è aumentata la sensibilità della pelle circostante.
Rimane non compatibile con i livelli pre trattamento, persiste una secchezza del membro con scarsa lubrificazione ed una alterazione del seme.
Il seme rimane più "denso e appiccicoso" l'esatto opposto di come era prima, ovvero tendenzialmente liquido.
Nelle ultime due settimane ho sperimentato anche fluttuazioni nella "potenza" dell'orgasmo percependolo molto meno intenso a partire da due settimane fa, con fluttuazioni a volte in positivo.
L'erezione spontanea mattutina è quasi scomparsa. Dopo un mese solo l'altra notte ho sperimentato una semi erezione notturna spontanea.
La potenza dell'erezione risulta inferiore, il membro raggiunge la sua distensione massima ma l'erezione non sembra essere completa.
In merito di ciò mi recherò da un urologo/andrologo per poter avere chiarimenti delucidazioni in merito.
Dr.Matteo Pacini
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Si è detto convinto del legame fra l'assunzione del farmaco e la disfunzione sessuale che ne è seguita.
Mi ha consigliato di non assumere più nessuno tipo di farmaco psicoattivo che potrebbe solo aggravare le cose.
Mi ha anche detto che seppure mi abbia prescritto un esame per il testosterone dalla visita secondo i parametri di volume testicolare il testosterone è a posto.
In tal caso ha specificato che non c'è molto che possa fare.
Si è detto fiducioso in un recupero ma mi ha specificato di non poterne sapere con certezza le tempistiche.
Quando lo psichiatra mi affidò il farmaco non mi specificò nessun tipo di rischio persistente al seguito della dismissione. Se lo avesse fatto non avrei esitato a non prendere le pillole.
Così ora mi ritrova con problemi di depressione (che prima non avevo) con una disfunzione sessuale e con i precedenti problemi ovvero il GAD.
Essendo un effetto raro. Le specifico che poteva morire improvvisamente di arresto cardiaco o avere uno shock allergico ?
Si è detto convinto il medico, e però le fa fare esami relativi a tutt'altre ipotesi. Torna tutto mi pare.
Dr.Matteo Pacini
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L'uro andrologo mi ha prescritto gli esami per essere sicuro ma mi ha detto che verosimilmente saranno tutti nella norma...
Si tratta di una condizione invalidante, che mi ha fatto sviluppare una depressione che precedentemente non avevo.
Credo sia IMPORTANTISSIMO avvisare un paziente di possibili seppur rari effetti permanenti a tempo indefinito...
Sostanzialmente mi sono rovinato la vita.
Vedo che già sta ragionando a senso unico sulle cause non determinate, con affermazioni come "mi sono rovinato la vita", che partono già da una conclusione, anzi due conclusioni decisamente gratuite. La prima sulle cause e la seconda sull'evoluzione.
Dr.Matteo Pacini
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Ovviamente non sono un guru e non so se guariró da questa condizione o meno.
Ad ogni modo oggi mi sono riferito anche al mio medico di base che nella sua esperienza ha già visto casi simili. Mi ha aggiunto degli esami relativi al funzionamento nervoso.
L'unica cosa che posso fare ora è sperare che in qualche modo questo grosso casino si sistemi, sia l'andrologo che il medico di base mi hanno confermato che anche se secondo loro potrei tornare alla funzione precedente non si possono conoscere i tempi.
Ad ogni modo il rischio/beneficio, avessi letto il bugiardino (che comunque non riporta effetti persistenti, mentre invece questa cosa succede) avrei assolutamente lasciato perdere questi farmaci.
Non sto dicendo che gli SSRI non funzionino, mia mamma è in cura con lo stesso farmaco che ho assunto da 20 anni e sta bene. Ma ad ogni modo bisogna informare il paziente, soprattutto se giovane di questi rischi. Ho letto inoltre in altri consulti psichiatri che negano l'esistenza di questi effetti protratti, ritengo questa cosa assolutamente priva di ogni logica scientifica. Anche perché questo fenomeno mi è stato confermato da uno specialista e un medico di base.
Ad ogni modo sperando possa essere utile, se lei è d'accordo, la terrò aggiornata sulla evoluzione della mia situazione e cosa emergerà degli esami.
Non sono mai stato e non sarò mai favorevole alla "anti scienza" ma ciò che sto sperimentando è a mio parere grave, ed è ancora più grave che questi problemi spesso non vengano presi in considerazione quando si assegna un SSRI in giovane età.
Però secondo me sta dando per scontate troppe cose, anche perché ciò a cui fa riferimento non può essere "diagnosticato", essendo non solo un'ipotesi, ma anche proprio indefinita come entità. Penso ricordi la questione ad esempio dell'autismo dopo i vaccini. Esisteva un unico criterio: aver fatto un vaccino (quale non era neanche chiaro). Lì inoltre era definito che avessero l'autismo. In questo caso non è definito in maniera chiara il suo stato, ma soprattutto la base biologica non è tale da poter essere riconosciuta come tale.
Quindi parlare della cosa come se fosse definitiva mi pare una prospettiva pessimistica. Inoltre non ha di per sé a che fare con il fatto che sia un effetto persistente: non è che se uno ha un effetto di un farmaco, allora per questo deve essere irrimediabile.
Tenga sempre conto anche del suo stato, e di come prende anche dei semplici discorsi "per esclusione", che rimandano ad una ipotesi, e non contengono in sé una prognosi.
Dr.Matteo Pacini
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Ad ogni modo prima del farmaco ero completamente funzionale, in salute seppur con alcuni problemi di salute mentale.
Non ho mai avuto patologie particolari, mai utilizzato altri SSRI, mai fatto uso/abuso di droghe o alcol.
Ad ogni modo farò la segnalazione al EMA e al AIFA sperando che la psichiatria indaghi a fondo questa seria sindrome.
La psichiatria sta indagando già, forse non le è chiaro che da poco la cosa è stata inserita nei foglietti tra le evenienze possibili, come diverse altre. Il che non significa che si sappia bene, significa che potrebbe. Così come anche è sistematicamente segnalato di non assumere in gravidanza, dell'allungamento del qt, ma non è detto che questo sia oggettivamente documentato.
PS- Stiamo parlando di una terapia della durata, non eseguita di fatto. per una malattia che comporta sintomi di preoccupazione. E ripeto che in condizioni "biologicissime" di ansia o depressione che comportano disfunzione sessuale. Quando si parla di disfunzione "psicologica" si parla di qualcosa che ostacola il funzionamento dei farmaci per l'erezione, non di aria fresca, per intenderci.
Dr.Matteo Pacini
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Io credo che dal momento in cui, anche un andrologo, specifica che tali problemi non sono correlati a un problema psicologico la domanda è legittima.
Tra parentesi non soffro di disfunzione erettile "classica", la libido è stata pesantemente modificata, l'erezione la riesco a raggiungere tale da consentire un rapporto ma ciò non serve a nulla se il glande è anestetizzato...
Lei non ha chiaro cosa sia un problema psicologico, ne parla come se fosse aria. Stiamo parlando di cervello, di corpo.
Dr.Matteo Pacini
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Ad ogni modo le referiró il risultato della RM lombo sacrale che mi è stata prescritta per verificare la salute dei nervi della zona pubica e della bassa schiena.

La RMI non ha evidenziato alterazioni evidenti del tratto lombo sacrale.
Persiste la stitichezza e ormai da due settimane una sensazione di "bruciore/freddo" che interessa quasi costantemente i piedi e le gambe, a tratti si presenta anche su mani e braccia.
Sono in attesa di ecodoppler testicolare e pieneno e di esami di prolattina e testosterone.
A livello sessuale le erezioni risultano meno intense del solito e richiedono molta stimolazione, tuttavia è gradualmente ricomparsa la presenza di lubrificazione a livello genitale, liquido pre ejaculatorio e sembra migliore anche la libido.
La ipostesia persiste circa con la stessa entità.
Attualmente il problema principale risulta essere questo persistente bruciore/freddo/puntura di spilli localizzato nei piedi che mi rende inconfortevole e fastidioso ogni movimento, la situazione si attenua durante la notte senza mai sparire del tutto (come faceva inzialmente).
Secondo la dottoressa sembrerebbe trattarsi di un caso di sindorme da sospensione atipica.
Non ho mai avuto problemi relativi a percezioni cutanee prima dell'assunzione del farmaco.
Dr.Matteo Pacini
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La dottoressa stessa mi sta sottoponendo ad una serie di esami poiché non esclude una reazione di tossicità al farmaco.
Sostanzialmente il farmaco potrebbe aver "innescato" una reazione autoimmune.
Lei esclude categoricamente alcune cose, ma altre le include su basi assolutamente non congrue. Per cui, sostanzialmente mi pare che non sia definito alcunché.
Non penso ci sia al momento altro da commentare, anche perché la sua linea non è aperta al momento.
Dr.Matteo Pacini
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Le ho solo riferito cosa il mio medico di base e lo specialista mi hanno consigliato di fare.
Una ipostesia diagnostica non la ritengo una base non solida, per quanto possa valere il mio parere, mi sembra che ridurre tutto ad un mero problema psicologico sia eccessivamente semplificativo.
Non capisco cosa intende con "la sua linea non è aperta al momento".
Io sto cercando di riportarle ciò che mi è successo e via via con gli esami e visite che effettuo escludere certe patologie.
Avendo escluso il problema psicologico relativo alla ipostesia rimangono apertI possibili sbilanciamenti ormonali o patologie poco studiate.
Sto ponendo un dialogo costruttivo, nel caso esistessero rischi del genere correlati al consumo di antidepressivi credo sia utile mettere al corrente sia specialisti che eventualmente persone che vogliono iniziare una terapia AD.
Non lo so, ma lo fa.
La sua linea di ragionamento è attualmente a senso unico. Qualsiasi cosa che sia collegata all'eutimil, non importa quanto improbabile, indefinibile o addirittura autodefinita, tipo "sindrome da sospensione atipica" (?).
Tutto il resto non sembra interessarle a livello ipotetico, altrimenti se uno volesse andare a cercare in internet, trova sicuramente innumerevoli cause. E non è il modo giusto ovviamente di fare.
Lei riterrà che sia scontato, per me non lo è.
Dr.Matteo Pacini
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Le vorrei fare presente nuovamente che non ho posto in essere una autodiagnosi.
Per il percorso terapeutico mi sto affidando a specialisti, non alla "medicina alternativa".
Ad ogni modo con gli esami di testosterone e prolattina si potrà avere un quadro clinico più chiaro.
Non ha neanche gli esami ormonali, eppure è qui che ha già deciso cosa andare a considerare e cosa no. Quindi se verranno normali gli esami, riterrà che sia una sindrome legata al farmaco, e idem se verranno alterati.
Dr.Matteo Pacini
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Le ho già ripetuto diverse volte che con il medico di base stiamo tenendo in considerazione diverse ipotesi.
È stato l'urologo a definire farmaco indotta la mia condizione.
Io sto cercando di avere un dialogo costruttivo ma lei continua a sostenere che io neghi ipotesi.
Semplicemente non è vero; sto effettuando visite ed esami sotto richiesta medica non secondo criteri personali.
Non capisco questa sua aggressività nelle risposte.
Come ipotesi, e Lei è qui a parlarne come se fosse una diagnosi.
D'altronde, gli elementi a sostegno sono abbastanza incerti e non molto "forti" come associazione. In più, lo ripeto per l'ennesima volta, con un'entità al momento non definita se non per un nesso cronologico e quantitativo.
Adesso direi di chiudere il discorso.
Dr.Matteo Pacini
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Non ha accennato ad ipotesi, ora chiaramente non ho registrato la conversazione ma l'urologo si è detto certo del legame.
Mi ha spiegato come questi farmaci agiscano in modo non del tutto chiaro con la sfera sessuale individuale a livello di neurotrasmettitori.
Io non sono un medico e dunque non so spieragli esattamente cosa ciò voglia dire, poiché non è il mio mestiere.
Interrompere la conversazione a questo punto non mi pare molto onesto, poiché ci sono ulteriori aspetti da chiarire che eventualmente potrei discutere con lei e questo consulto potrebbe tornare utile ad altre persone che si troveranno o si trovano in questa condizione o in condizioni simili, dopotutto è anche questo lo scopo di questa piattaforma.
Ad ogni modo se lei riterrà assolutamente inopportuno continuare questo dialogo non procederò oltre.
Infine in merito al aspetto quantitativo, sto effettuando degli esami specifici per l'appunto per poter dimostrare a livello qualitativo alterazioni significative rispetto allo stato precedente al SSRI.
Fortunatamente prima di assumere il farmaco feci un esame del sangue generale che potrà essere comparato.
Credo che questo consulto possa essere utile anche a lei come socialista in psichiatria per seguire un decorso "anomalo" di effetti collaterali in seguito alla assunzione di tale categoria farmacologica.
La ringrazio per il tempo dedicato.
Basta perché non è disponibile a nessuno scambio di pareri o di punti di vista, va a senso unico.
Dr.Matteo Pacini
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