Somatizzazione ansia e depressione sullo stomaco

Salve, sono una ragazza di 21 anni, soffro di ansia generalizzata con attacchi di panico annessi e depressione ormai da quasi 10 anni, tutto è iniziato dopo un grave lutto subito.
Sono stata seguita inizialmente dall'ASL della mia regione, in questi anni ho assunto e provato qualsiasi genere di antidepressivo e ansiolitico, ovviamente associato a terapia psicologica che purtroppo non è mai servita a nulla.

Oltre ai soliti sintomi provocati dall'ansia soffro anche di forti dolori di stomaco, gonfiore e problematiche all'intestino che mi impedisco di avere una corretta e bilanciata alimentazione, oltre che ad impedirmi qualsiasi altra cosa, di fatto ho lasciato la scuola da anni, non dispongo di un diploma, non potrei nemmeno volendo trovare un lavoro né svolgere le normali attività di vita che svolgono tutti.

Sono stata ricoverata in Psichiatria a Settembre 2020, dopo aver fatto ogni esame possibile per accertare che non avessi problemi di stomaco e in generale ad altri organi, negli esami del sangue i valori risultano sempre ottimi e a parte una leggera insulino-resistenza non si denota altro; durante il ricovero mi è stata sistemata la terapia che ad oggi sto assumendo: Wellbutrin 150 mg al mattino e Tavor 2, 5 mg + Quetiapina 25 mg alla sera, è stato inoltre aggiunto successivamente il Levopraid che è stato l'unico farmaco a darmi un po' di sollievo (7 gocce due volte al giorno prima dei pasti).
Purtroppo a causa del Levopraid ho riscontrato un'aumento della prolattina e di conseguenza un'interruzione del ciclo che oramai è assente da quasi due mesi, dunque consultandomi con la mia psichiatra attuale ho interrotto.
Provvederò in questi giorni a fare gli esami del sangue e un'ecografia sotto consiglio del mio medico curante.

In questo momento mi ritrovo a stare malissimo, ai livelli di quando dovevo essere ricoverata a Settembre, non riesco a mangiare e a seguire il piano alimentare datomi, ho dolori insopportabili che non cessano con nulla e che mi durano gran parte della giornata, sono impossibilitata a vivere una vita degna di essere chiamata tale.

Volevo sapere gentilmente se esistono farmaci alternativi al Levopraid che non mi causino dismenorrea o altri effetti collaterali simili e se esiste concretamente una possibilità di stare meglio per chi come me soffre da anni di questo genere di disturbi.

Grazie, buona giornata.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Una terapia adatta può fornire miglioramenti clinici sostanziali con effetti collaterali minimi


Dr. F. S. Ruggiero


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