Sentirsi strani fuori casa

Buongiorno,
sono una ragazza di 23 anni e ho deciso di scrivere qui per cercare di capire un po' meglio ciò che mi sta succedendo.
Faccio alcune premesse, nel caso possano fornire informazioni utili: sono da sempre una persona estremamente ansiosa, soffro di insonnia fin da piccola, ho grandi difficoltà nella sfera sociale (ho alcuni cari amici, ma in generale i contatti con altre persone sono fonte di enorme stress per me) e soprattutto nella sfera sessuale, così invalidanti da impedirmi di vivere una vita sana sotto quel punto di vista. In generale mi sento spossata, arrabbiata e angosciata tutto il giorno, tutti i giorni.
Molte cose di me stessa mi preoccupano, ma ultimamente ce n'è una in particolare che mi inquieta.
Ogni volta che mi trovo fuori casa mi sembra di non riuscire più a mantenere la connessione tra corpo e cervello; ho la sensazione di fluttuare in un sogno in cui tutto avviene al rallentatore, come se non fossi completamente presente nel momento e non fossi più un grado di rispondere delle mie azioni.
Per esempio, l'altro giorno ho suonato il campanello della porta di servizio del dentista pur sapendo benissimo che la porta giusta, quella da cui devono entrare i clienti, era più in là.
Vado dallo stesso dentista da sempre, quindi so perfettamente qual è la porta giusta, eppure mi sentivo così distaccata dalla realtà e vuota nella testa da compiere lo stesso un'azione che ben sapevo essere assurda.
È come se il corpo agisse per conto suo nonostante le consapevolezze razionali.
Anche il coordinamento motorio viene meno, quando sono fuori: se ho più più un oggetto in mano non riesco più a capire quale mi serve, quale devo mettere via, quale devo buttare ecc.
Mi è successo infinite volte di far cadere a terra delle cose perché, non so come, le dita non rispondevano più e si aprivano, perciò ogni volta che devo tenere più cose faccio senza sosta una lista mentale per assicurarmi di essere sempre consapevole di quel che ho in mano.
Una volta nel gettare uno scontrino ho buttato nel cestino anche il sacchetto delle cose appena comprate.
La sensazione generale quando sono fuori è di grande agitazione, mi sento osservata da chiunque e quindi sono molto nervosa e impaurita; allo stesso tempo, però, provo anche un senso di letargia e spossatezza, e mi sembra che gli arti, la testa e gli occhi pesino come macigni.
Faccio due ultime precisazioni.
La prima: tutto quello che ho descritto avviene solo in città, in mezzo ad altre persone, mentre quando cammino nella natura non accuso alcun sintomo e anzi, arrivo addirittura a sentirmi bene.
La seconda: convivo con questo disagio da molti anni, ma ultimamente si è intensificato in modo preoccupante, perché se prima era gestibile ora sta prendendo troppo il sopravvento.
Non è facile descrivere certe sensazioni perché sono confuse e strane per me in primis, perciò spero di essere stata sufficientemente chiara.

Grazie e cordiali saluti.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Convive con questi sintomi da anni ma nel frattempo si è fatta valutare da uno specialista per capire di che natura siano e se vanno trattati?



Dr. F. S. Ruggiero


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[#2]
dopo
Utente
Utente
Ho fatto alcuni anni di psicoterapia quando ero al liceo, a suo tempo ne ho parlato ma evidentemente la terapeuta non ha ritenuto necessario un intervento di altro tipo. Immagino ritenesse che fossero cose dovute all'età, del resto ero ancora in piena adolescenza.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
A questo punto una valutazione psichiatrica ha una sua utilità per il trattamento dei sintomi di cui soffre.

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[#4]
dopo
Utente
Utente
Lo credo anch'io, benché la cosa mi spaventi non poco. So che qui per ovvi motivi non si possono fare diagnosi, ma vorrei chiederLe in linea generale a cosa potrebbero essere dovuti questi sintomi, almeno per avere un'idea sommaria di cosa potrei dover affrontare in caso di valutazione psichiatrica.
Grazie