Attacchi d'ansia - panico

Sono una donna di 37 anni, dal 2003 soffro d'ansia e mi hanno prescritto 10 gocce la sera di Lorazepam, dal 2004 sono diventati attacchi d'ansia e panico che sono comparsi dopo una serie di problemi a livello affettivo. Avevo avuto qualche episodio negli anni precedenti (dopo un viaggi in aereo per esempio, alta montagna) ma non avevo associato il problema all'ansia. Nel 2005, dopo un carico di stress ed ennesimo lutto, ho avuto un crollo nervoso e mi sono rivolta ad un neurologo che mi aveva levato le benzodiazepine sostituendole con 20 gocce al giorno di lexotan ma forse il sovradosaggio o una molecola all'interno sono finita al pronto soccorso e tornata a casa, con l'ordine di smettere le gocce, sono stata per 15 giorni sfinita e quasi sempre a letto, unico rifugio ma con la paura di sentirmi male. A luglio 2005 ho visto una psichiatra dell'ospedale che mi ha diagnosticato "ansia fluttuante anticipatoria in soggetto nevrotico". Il suo consiglio, oltre a prendere 10 gocce la sera e 5 al mattino di Lorazepam è stata la psicoterapia. Le gocce le ho continuate a prendere ma la psicoterapia, causa costi elevati dei professionisti non l'ho seguita, MEA CULPA. La mia vita si è ridotta all'osso ed in questi anni non uscendo ho perso il fidanzato, soffro di astenia sessuale, sembro apatica a tutto. Non esco la sera perchè l'ansia aumenta e divento molto nervosa, di giorno è diverso. Da poco mi sono resa conto che la notte mi da senso di soffocamento e l'ho notato anche quando il cielo è molto coperto e la cosa mi ha spaventato. Non faccio viaggi da 10 anni, temo gli spostamenti a lungo raggio e mi da fastidio di "aver paura della paura", ero una donna normale, passionale e che amava la compagnia di amici. Ora mi ritrovo praticamente sola, per fortuna ho un lavoro che mi costringe ad uscire di casa ma trovo comunque insufficiente per la mia vita. Il lavoro non mi soddisfa e mi da parecchi motivi di ansia, tensione, mal di stomaco, dissenteria. Ho fissato una visita con uno specialista per la prossima settimana ma volevo avere anche un vostro parere perchè sono contraria agli antidepressivi (di quattro provati tutti mi facevano male) ma allo stesso tempo vorrei riprendere la mia vita per "vivere e non sopravvivere". La psicoterapia quanto dovrebbe durare? con quale frequenza? Come faccio a sapere se lo/la psicoterapeuta è la persona corretta per me? (in passato il primo che ho visto mi faceva solo venir da piangere perchè ascoltava e basta mentre io ho bisogno di interagire con il professionista).
Qualcuno mi può aiutare per non incorrere in un altro errore seguendo magari un'altro parere medico o iniziando farmaci di cui il fisico poi non riesce a disintossicarsi=
Grazie fin d'ora a chi vorrà rispondermi.
[#1]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Gentile utente,
le benzodiazepine che le sono state prescritte non sono utili per il suo disturbo.
Quali antidepressivi ha provato e per quale motivo li ha sospesi? ("facevano male" è un po' vaga come spiegazione)
Quanto alla psicoterapia, bisogna vedere quali sono le sue motivazioni.
Un setting psicanalitico classico, con lo psicoterapeuta che ascolta e non interviene, nel suo caso può essere ansiogeno, perché lei ha dei sintomi e vorrebbe eliminarli o per lo meno controllarli.
Sui risultati della psicoterapia cognitivo comportamentale ci sono dati positivi, ma anche una terapia di tipo dinamico, cioè di stampo psicoanalitico, ma con un terapeuta più attivo e propositivo, può dare buoni risultati.
L'ideale è associare farmaci e psicoterapia.
Per quanto riguarda frequenza e durata, non si può stabilire qui.
Alcuni propongono sedute settimanali, soprattutto nei primi tempi, però se ci sono problemi economici ci si può vedere ogni 10-15 giorni.
E' importante già dalle prime sedute sentirsi a proprio agio, accolti e "capiti".
"Quello/quella giusto/a" è quando il paziente nell'intervallo tra le sedute continua dentro di sé il dialogo, si dice "questo lo devo raccontare, lo deve sapere". Se invece il pensiero è "oddìo, devo andarci anche oggi" il terapeuta non è quello giusto.
Cordiali saluti

Franca Scapellato

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Grazie per aver risposto così velocemente.
Gli antidepressivi mi davano tremori, nausea, tachicardia, stanchezza da non riuscire ad andare a lavoro e questo già dopo 3-4 giorni.
I medicinali non li ricordo ma il mio medico ne ha preso nota sul proprio database. L'ultimo che mi aveva indicato di provare era Sereupin in sciroppo.
Per la psicoterapia io sono disposta a seguirla per poter avere miglioramenti e riprendere una vita normale.
Ora sentirò lo specialista la prossima settimana cosa mi indicherà di fare e soprattutto se la sua diagnosi è la stessa della precedente psichiatra, subito dopo riprendo con la psicoterapia.
Grazie infinite.
Buona serata
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
gentile utente,

i sintomi che descritto sono compatibili con una iniziale introduzione di antidepressivi e tendono a scomparire nelle prime settimane di trattamento.
Non andava sospeso ma continuato fino al raggiungimento della dose efficace.

https://wa.me/3908251881139
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[#4]
dopo
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Buongiorno,
sono stata dallo specialista in settimana e mi ha prescritto il Cipralex 10 mg (metà pastiglia al mattino dopo colazione) e 5 gocce di lorazepam al mattino e 10 la sera.
Le gocce del mattino che ho iniziato venerd' mi danno un pò di sonnolenza, per l'antidepressivo spero di non avere problemi.
La psicoterapia per il momento due volte al mese
Saluti
[#5]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Quindi non e' psicoterapia!

In psicoterapia le sedute sono settimanali soprattutto all'inizio.
[#6]
dopo
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Così l'ha definita il medico.
Non posso permettermi una seduta alla settimana, sia per la lontananza sia per il costo.
Grazie.
Cordiali saluti
[#7]
dopo
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Buonasera,
avrei bisogno di un parere. Dal 25 maggio ho iniziato la cura perchè soffro di ansia e secondo lo specialista sono fobica. Ho iniziato la cura con 5 mg di cipralex + 3 gocce lorazepam al amattino e 10 gocce di lorazepam la sera. A parte la prima settimana di effetti collaterali, praticamente tutti, ho avuto solo la seconda settimana di "miracolo" sentendomi bene, con voglia di fare, poi dalla terza in poi perdita di appetito, perdita di peso (3 kg in 3 settimane) per non parlare dell'umore a terra, per non parlare della tanta sonnolenza e stanchezza e forti tremori, peggio cioè di quando non prendevo il cipralex. Così dal 19 giugno il medico mi ha prescritto di prendere il cipralex a giorni alterni e andrò avanti così fino al 2 luglio. Eccetto un paio di volte che ho avuto ansia forte sia con che senza il cipralex del mattino, ho notato di sentirmi meglio e di avere più voglia di fare, oltre a più concentrazione, le mattine che non prendo il farmaco e gocce, mentre tutte le sere le gocce le prendo. Ho fatto la prova di prendere, 3 gocce al mattino e 10 la sera e mi sono sentita bene, un'altra persona. Vorrei sapere se mi sapete dire se il cipralex può non andare bene per me o proprio non ne ho bisogno. Non so nemmeno del perchè la prova dell'antidepressivo a giorni alterni. Di certo, cosa che mi ha confermato anche il medico non sono depressa, anzi, ma il sentirmi frastornata, con il mal di testa o con sonnolenza durante il giorno non mi fa star bene. Qualcuno mi sa dare qualche consiglio? Continuo le sedute dal medico ogni 15 giorni.
Saluti e grazie fin d'ora.
[#8]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Gentile utente,
tra le indicazioni degli antidepressivi ssri ci sono l'ansia cronica, l'ansia sociale, le fobie, gli attacchi di panico. La benzodiazepina (lorazepam) dà un sollievo momentaneo ma rapidamente si verifica assuefazione, e quindi l'effetto è di breve durata.
5 mg al giorno di cipralex sono una dose iniziale, rischia di avere gli effetti collaterali senza i benefici; occorrerebbe arrivare almeno a 10 mg mantenendo la dose per 3/4 settimane per vedere se funziona (non mi mandi degli accidenti, è che la molecola deve saturare i recettori cerebrali e ci mette tempo).
Poi naturalmente si fa un discorso costo/beneficio: se gli effetti collaterali per lei sono intollerabili e le viene la fobia dell'antidepressivo e degli effetti che può dare, non so se vale la pena continuare il cipralex.Forse lo specialista glielo ha prescritto a giorni alterni pensando di sospenderlo, glielo domandi.
Cordiali saluti
[#9]
dopo
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Gentile Dott.ssa
non le mando nessun accidente, anzi la ringrazio per la risposta e le informazioni utili che mi ha dato, anche sul lorazepam. Chiederò al medico le sue intenzioni.
Cordiali saluti
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