Depressione e farmaci

Buongiorno gentili dottori
Sono una donna di 36 anni e ho sempre sofferto di distimia, con episodi di depressione maggiore in seguito a particolari eventi (malattia, incidente automobilistico, mobbing lavorativo).
Ho purtroppo altri importanti problemi di salute, che mi hanno sempre fatto desistere dall'assumere continuativamente psicofarmaci per lunghi periodi.
Recentemente, su prescrizione dello specialista, sto assumendo da 21 giorni Daparox (ho iniziato con 5 gocce, ora sono a 15 gocce) unitamente a Xanax (15 gocce la sera e 5-8 gocce la mattina).
Purtroppo gli effetti collaterali che sto riscontrando sono devastanti: fortissime cefalee, vertigini, confusione mentale, inappetenza, nausea, diarrea, tachicardia, umore estremamente altalenante (a tratti grande spossatezza, a tratti grande inquietudine).
La sintomatologia è talmente importante che da qualche giorno non riesco nemmeno ad alzarmi da letto e uscire di casa... Sono davvero preoccupata, non sono mai stata così male.

Chiedo a voi, è davvero normale tutto questo?
O al contrario è possibile che io sia intollerante a questo tipo di terapia?
Sarebbe utile sospendere, o viceversa, aumentare la dose?
Grazie di cuore dei vostri pareri
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Buonasera.
Ammesso che quello che lei descrive siano effetti collaterali del farmaco, non è normale.
Deve subito contattare il suo specialista, e se non lo trova senta il suo medico di base.

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie della sua gentile risposta dottore. I sintomi sono certamente correlati al farmaco SSRI (o alla sua combinazione con ansiolitico, non lo so). Prima dell'assunzione stavo certamente attraversando un periodo di stress, avevo insonnia (risvegli precoci alle 5 del mattino, che comunque sono rimasti), debolezza e inappetenza (ero dimagrita 4kg in un paio di mesi). Ma non avevo problemi gastrointestinali quotidiani, tremori, vertigini continue, ansia, e soprattutto questo annebbiamento mentale... Aggiungo anche problemi visivi (il mio nistagmo mi pare aumentato, ho più difficoltà di fissazione oculare).
Ho letto sul bugiardino che la dose minima di Daparox per depressione è 20 mg, quindi davvero non mi spiego tutte queste problematiche a un dosaggio così basso...
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Tutto è possibile, dipende dalla sensibilità individuale. Devo dire che è stata sfortunata, perchè sono effetti realmente rari. Però non si scoraggi, la prossima volta andrà bene.

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottore
Mi è stato consigliato di scalare in pochi giorni la dose di Daparox: 12 gtt x 2 GG, 8 gtt x 2 GG, 4 gtt x altri 2 GG poi stop. Però di continuare con Xanax sera e mattina. Poi si valuterà un'altra cura.
Io continuo a faticare ad alzarmi da letto con i sintomi che le dicevo, sbatto contro le cose, la mia urina è scurissima e ho occhiaie viola molto marcate...
So che non mi devo scoraggiare, ma la preoccupazione è grande: è possibile che la sospensione amplifichi ulteriormente questi miei malesseri? Quali alternative possono esserci, considerando anche che io ho glaucoma, ipovisione e nistagmo? (So che molti psicofarmaci interferiscono)
Grazie di cuore
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Per il momento occorre chiarire se quei disturbi dipendevano dalla paroxetina. Segua quindi le ultime indicazioni ricevute. Ci tenga informati.

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottore
La aggiorno sulla mia situazione.
Da stamattina non assumo più paroxetina (dopo avere scalato gradualmente per sei giorni) e fisicamente sto molto meglio. Non ho più tremori, vertigini, diarrea, urina scura e soprattutto quella terribile confusione mentale. Purtroppo permangono cefalee, insonnia e una certa ansia costante (ma comunque non ai livelli della settimana scorsa, anche se ancora non mi sento di riprendere il lavoro). Inoltre, fatico sempre nella concentrazione e mi sento debole e stanca (come prima del trattamento, d'altronde). Ora però mi alzo dal letto, esco per delle passeggiate o a fare spesa, mangio regolarmente. Mi sembra quasi di avere avuto una specie di intossicazione, e ora sono molto spaventata all'idea di assumere nuovamente farmaci antidepressivi e/o ansiolitici (sebbene sia consapevole di avere un episodio depressivo in corso che mi crea sofferenza). Ho deciso ad esempio autonomamente di assumere Xanax solo alla sera (e spero di poter sospendere presto anche quello, perché non vorrei fosse più dannoso che benefico per il mio organismo, come la paroxetina). Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa e come consiglia di agire, la ringrazio in anticipo della sua sempre gentile risposta
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Bene, quindi quei disturbi erano veramente dovuti al farmaco. Può accadere che una persona abbia una sensibilità particolare per una certa molecola. Purtroppo la medicina non è una scienza esatta, ancor meno lo è la psichiatria, e non è ancora possibile prevedere gli effetti di un farmaco su una data persona (arriveremo abbastanza presto anche a questo). Il suo specialista terrà conto di questa sua risposta e si orienterà verso un'altra categoria di antidepressivi. Gli ricordi sempre che lei soffre di glaucoma (questo vale per le forme cosiddette "ad angolo stretto", per le altre di regola non ci sono problemi).
Auguri

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

[#8]
dopo
Utente
Utente
Lei è sempre gentilissimo dottor Carbonetti
Mi permetto di riscriverle perché purtroppo a distanza di qualche giorno i sintomi che le elencavo sopra permangono...
Da ieri sono senza terapia antidepressiva, e fisicamente come le dicevo sto in parte meglio, perché non ho più quelle forti vertigini che mi facevano sbattere contro le cose, quei dolori muscolari che mi tenevano a letto, i problemi gastrointestinali quotidiani si sono risolti, l'urina è tornata di un colore normale, ho in parte recuperato appetito ma soprattutto non ho più quella enorme confusione mentale (che era la cosa che più mi preoccupava). Rispetto alla settimana scorsa, riesco ad uscire di casa, fare passeggiate, sono più presente e padrona dei miei pensieri e delle mie azioni. Però continuo ad essere molto spesso in ansia! Ci sono momenti in cui vado proprio in tachicardia, sudo, la voce trema o se ne va... E prima del trattamento non mi capitava. Può essere un effetto rebound, da sospensione del farmaco, e quindi qualcosa che si risolverà spontaneamente in qualche giorno? Se sì, quanti? Oppure è un'evoluzione della mia depressione? È davvero difficile per me capire quanto questo malessere sia dovuto alla sospensione da SSRI (e quindi bisogna solo aspettare e "pazientare") o quanto alla malattia e alla sua evoluzione (e quindi c'è necessità anche abbastanza urgente di farmaci).
Mi sento sempre molto stanca e debole, apatica... E continuo a dormire poco (sempre sveglia attorno alle 5 del mattino).
Non so come fare per poter stare finalmente meglio, e se vorrà darmi un suo parere gliene sarei infinitamente grata...
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
L'assunzione della paroxetina è stata breve, e non credo che quello che ora lei avverte siano fenomeni da astinenza. Sicuramente il malessere che lei ha provato per gli effetti collaterali del farmaco ha indotto preoccupazione e stress, e quindi forse un peggioramento dei sintomi della sua patologia. A mio avviso dovrebbe riprendere quanto prima una nuova terapia farmacologica.

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-