Sonnolenza diurna e delorazepam

Salve, volevo chiedere delle informazioni, gentilmente:
ho da circa un mese e mezzo (esattamente dopo aver fatto la terza dose di vaccino, ma lascio ad altri consulti questo tema), una fastidiosa sonnolenza diurna con conseguente apatia e stanchezza.

Preciso che più o meno da questo tempo io ho un sonno molto frammentato e disturbato, pieno di incubi e persone che mi ingannano, che mi procurano sempre agitazione e risvegli.
L'ultimo risveglio lo faccio verso le 5 del mattino e visto che non voglio vedere l'alba, prendo subito 14 gocce di EN sotto la lingua, non diluite.

Poi mi addormento, ho la sveglia alle 7 e mezza per colazione e bagno, mi riaddormento alle 8 e mi risveglio alle 9 e un quarto (con conseguenti sogni agitati), per poi alzarmi e non dormire più.

In tutto, tra divano e letto, 7 ore riesco a dormire, ma spezzate in almeno 4 fasi e molto disturbate.

Sogno il mio cagnolino morto 3 anni fa ma che non sono mai riuscito a elaborare, e me lo sogno spessissimo che scappa da me e io piango; sogno mia mamma, malata di Alzehimer, che a volte sta bene e altre volte sta morendo; sogno tante persone che mi ingannano.
La mia vita è effettivamente molto triste, le persone o cani che amavo non ci sono più e sono solo in mezzo a tante persone perfide.
E questo esce fuori tutto nei miei incubi.


Perdonate la divagazione, la mia domanda è: se prendo 14 gocce di EN sotto la lingua, non diluite, alle 5 del mattino, quanto durano il loro effetto?
perchè poi alle 9 la mia sveglia suona e io mi alzo.
Questo tutti i giorni.
Però poi nel primo pomeriggio mi viene una forte stanchezza e sonnolenza, che si attuisce un po' dal tramonto.

Può essere questa sonnolenza causata dalle gocce che prendo quasi all'alba e a cui concedo solo 4 ore di sonno?


Scusate se ho scritto cose un pò mischiate tra loro, ma la mia vita è fatta così, da quando ho perso il mio cagnolino e mia mamma (purtroppo non mi riconosce più) sono caduto in una forte depressione che penso terminerà solo con il termine della mia vita.


Grazie al medico che vorrà rispondermi.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Ma al momento chi l'ha visitata e da dove proviene la prescrizione dell'en, che presumo sia stato dato come sonnifero o calmante. Siccome parla di depressione, e non riferisce terapia per la depressione, il punto credo stia tutto qui.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
Innanzitutto, grazie dottore per la risposta.

L'unico mio medico di riferimento è il medico di famiglia, che mi conosce da sempre.
Fu lui a prescrivermi l'EN come sonnifero, perchè avevo e ho problemi di ansia e di sonno.
Solo che lui disse di prenderlo quando mi mettevo a letto (tipo verso le undici), poi sono io che lo prendo alle 5 del mattino.

La depressione non me l'hanno diagnosticata, me la sento addosso, perchè ho perso tutti gli interessi della vita e sono sempre triste, tutte le cose che prima mi piacevano e mi tenevano occupato, ora non ho più voglia di farle

vorrei farla finita ma non ho abbastanza coraggio per farlo, vivo in uno strano paradosso: vorrei morire per provare un po' cosa significhi stare in pace ma allo stesso tempo ho paura di farlo, quindi ho paura anche delle malattie e della sofferenza fisica e mentale

non sono in cura da nessun psicologo e non seguo alcuna terapia

3 anni fa ero sempre ansioso ma ero una persona diversa, poi mi sono spento

ora, novità, si è aggiunta questa sonnolenza, per questo avevo scritto qua, perchè già vivo male di mio, se si mette pure questa vivrò ancora peggio....ogni cosa nuova che accade al mio corpo è come se scattasse un allarme generale in me che mi tiene in apprensione in modo continuo e incessante, fino alla risoluzione del problema, o magari all'individuazione della sua causa (che si spera benigna)
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Bisognerebbe che si facesse valutare psichiatricamente, in maniera che le sia proposta una cura specifica. Questa poteva servire da tampone occasionale, ma in ogni caso non è una cura risolutiva.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini