Quetiapina interruzione

Buona sera,

Gentilmente vorrei porre una domanda che mi sta causando qualche preoccupazione.

Mese prossimo avrò la visita con la psichiatra, sono due anni che assumo quetiapina 50mg una volta al giorno per problemi legati ad ansia, insonnia e sbalzi di umore.

Stavo valutando l'idea di interrompere gradualmente la terapia farmacologica, perché seppur con qualche normale piccola ricaduta, grazie alla terapia con la psicologa posso dire di sentirmi molto meglio.

Volevo sapere in maniera sincera, se ridurre e poi interrompere la terapia di quetiapina 50mg 1 volta al giorno, (non essendo un dosaggio alto) può risultare un percorso difficile magari con problematiche legate all astinenza.
Chiedo giusto un parere in attesa del mio incontro per il quale dovrò aspettare ancora un po'.
Grazie mille intanto
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Quindi Lei afferma, senza motivo, che è stabile non per la cura, ma per altro (e invece non risulta questo), dopo di che con questa invenzione vuol fare una cosa con un unico scopo: metter di fronte il medico ad una sua iniziativa già fatta, perché sa benissimo che il medico non sarebbe d'accordo.
Poi, per essere a posto con la coscienza, sposta il problema della cautela e della ponderazione su un aspetto tecnico secondario, quello di come ridurre, quanto lentamente etc, come se la questione centrale fosse quella.

Insomma, sta semplicemente meditando di fare quello che serve per produrre una ricaduta. Il motivo è oscuro.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Attivo dal 2020 al 2022
Ex utente
Innanzitutto la invito a risparmiarsi questi toni dato che le persone vengono qui a scrivere per un consiglio in tranquillità e non per sentirsi spalle al muro o sentirsi parlare di coscienza a posto.
Io non ho detto di essere stabile solo per la terapia psicologica ovviamente anche il farmaco mi ha aiutata altrimenti non avrei continuato a prenderlo per due anni.
Seconda cosa io non ho nessuna iniziativa, non ho mai interrotto il farmaco e credo sia normale ogni tanto avere qualche sbalzo di umore (con questo intendevo ricaduta) e penso di avere il diritto dopo due anni di terapia farmacologica di poter parlare con la mia psichiatra se mi sento di poter provare ad andare avanti "da sola". Non son stata obbligata ad assumere niente. Non so quanto lei abbia capito di quello che ho scritto di sopra a questo punto. Ad ogni modo non so neanche perché son qua a giustificarmi con lei che invece di esporre un suo parere professionale mi ha risposto in questo modo penoso. Spero che ai suoi clienti riservi modi migliori altrimenti invito lei ad andare da uno psichiatra, uno bravo come si suol dire. Eviti anche di rispondere se il suo spessore è questo. Qua le persone vengono per un consiglio forse anche per un po' conforto, non di certo per queste sue frasettine piccole.
[#3]
dopo
Attivo dal 2020 al 2022
Ex utente
Forse ho esagerato ma mi son sentita attaccata per nulla. Salve
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
No, semplicemente è stato individuato il suo comportamento che Lei portava avanti con la presunzione di sentirsi dire che fa bene o di non sentirsi dire niente. E le deve aver fatto rabbia che la cosa sia evidente e semplice. Tutto qui.

Inoltre prima chiede come interrompere il farmaco, e poi si trincera dietro il fatto che Lei non ha interrotto niente...

Non siamo qui per prendere in giro, né per perdere tempo con questi atteggiamenti.

Dr.Matteo Pacini
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