Ansia, panico, ...disturbo post traumatico ?

Salve, sono un uomo di 38 anni.


Ho avuto da bambino piccolo una esperienza traumatica di soffocamento, al seguito della quale per parecchi mesi feci fatica a mangiare, e da quel giorno mi è rimasta una paura fortissima ed istintiva di soffocare, comprese reazioni immediate non legate all'ansia: ricordo chiaramente alle superiori come mi venne un laringospasmo solo perchè mi era andata dell'acqua di traverso.


Crescendo mi si è anche aggiunto un disturbo ossessivo compulsivo ed una depressione endogena grave per la quale al momento assumo 60mg di remeron quotidianamente.


Ho iniziato ad avere una vera e propria patologia di ansia generalizzata più o meno dai 17 anni che col tempo son riuscito a tenere relativamente a bada.


Ma il problema del soffocamento è qualcosa che non passa e sembra essere qualcosa di molto più istintivo e profondo dell'ansia, per quanto essa segua quando mi sento effettivamente di soffocare.


In casi del genere anche lo xanax ha effetti molto limitati se non nulli.

Se si aggiunge che col tempo ho sviluppato un reflusso gastroesofageo, il quale anch'esso mi causa laringospasmi (benchè in caso di reflusso più frequenti di notte) non so mai nemmeno quando il problema del momento sia causato da questo riflesso incondizionato, dall'ansia, dal reflusso o da eventualmente un problema fisico di cibo andato di traverso.


E' veramente invivibile una vita del genere, ed in questo periodo ho avuto una specie di ricaduta, faccio fatica a mangiare, l'ansia e gli eventi di panico sono molto maggiori/frequenti senza contare altri problemi di salute che ho.


Chiedo consiglio per una soluzione, anche drastica per risolvere questo problema.
Tempo fa lessi da qualche parte alcune dichiarazioni di un medico che diceva, senza entrare però nel dettaglio, che al giorno d'oggi in casi del genere è possibile ottenere l'ablazione dell'amigdala con metodi non invasivi, o minimamente invasivi.
E' possibile?
Se si, cosa devo fare?

Vi ringrazio anticipatamente
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Più che altro sembra che il disturbo abbia una maggiore correlazione con il DOC che con un disturbo post-traumatico.


La questione andrebbe inquadrata su questo versante e trattata appropriatamente.



Dr. F. S. Ruggiero


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[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta. Non riesco a capire come una risposta cosi istintiva e priva di ansia abbia a che fare con il doc, ma in quel caso, come si potrebbe agire? Per un certo periodo di tempo mi è stato dato l'aripiprazolo (interrotto per i troppi danni che mi causava) riusciva comunque nella sua funzione anti doc. Ma non per quanto riguarda questo disturbo.
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