Bipolarismo

Salve, sono una donna di circa 70 anni e nella mia vita ho avuto 3 episodi gravi di depressione durati in media circa 2-4 mesi ciascuno.
Da circa un mese sono ricaduta in un episodio di depressione che questa volta il mio nuovo psichiatra (quello storico è in pensione) mi sta curando come bipolarismo (senza depressione io sono una persona molto solare, attiva ed energica ma i miei atteggiamenti non sono mai ipomaniacali, estremi o ossessivi), aggiungendo alla mia terapia storica (mai interrotta dall'ultimo episodio avuto 10 anni fa) costituita da CIPRALEX-FRONTAL-LENDORMIN due stabilizzatori dell'umore > Litio e Lamotrigina.
Purtroppo soffro molto e non noto miglioramenti... potrebbe essere sbagliata la diagnosi e pertanto non avere beneficio dai nuovi medicinali?
Grazie mille.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
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dopo
Utente
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Come posso capirlo? Lui mi dice che è necessario un altro mese per stare bene e perchè facciamo effetto i nuovi medicinali (il litio lo prendo da un mese e mezzo e la Lamotrigina da 10 gg). Io ricordo che circa 20 anni fa anche il mio psichiatra storico mi diede il litio ma poi lo eliminò dagli episodi successivi e non me lo diede più. Potrebbe essere un caso borderline di difficile diagnosi? Cosa rischio se mi curano una depressione come bipolarismo o viceversa? Dovrei cambiare specialista per avere un'altra opinione o attendere come dice un altro mese? Grazie mille.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Attualmente si prevede l’utilizzo di stabilizzatori anche in caso di ricadute depressive ma ciò non implica che la diagnosi possa essere disturbo bipolare in senso stretto

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