Un singolo tiro di hashish può compromettere irreparabilmente la qualità della vita?

Buonasera, sono un ragazzo di 23 anni.
Probabilmente dalla mia domanda già sarà emerso il fatto che io sia un soggetto ansioso e ipocondriaco.

La storia è questa, un mese fa ormai, giorno più giorno meno, ero con un mio amico che fa uso abituale di canne e, spinto dalla curiosità di voler provare, dopo aver sempre rifiutato, ho voluto fare un unico (e ultimo) tiro.

Già i giorni precedenti a causa del grande caldo e dello stress accumulato dalla sessione d’esame, più ripetuti sforzi fisici con gli allenamenti, non mi sentivo molto bene.
Ma diciamo era ancora tutto nella norma.

Il giorno dopo mi sono svegliato presto e ho fatto le mie solite attività, anche se mi sentivo un po’ più stanco del normale.

Da lì in poi solo un rimuginare sull’evento e dopo aver troppo letto su internet le possibili conseguenze del fumo e aver letto un commento che affermava, testuali parole, il thc per alcune persone è veleno e può provocare danni permanenti sono andato totalmente nel panico.

Mal di testa, vertigini, giramenti di testa, dolore al collo e alle spalle (qui ripeto non aiutato neanche dai troppi sforzi con i pesi), vista offuscata e un senso generalizzato di malessere (che già avevo ma dopo aver letto, totalmente sfuggiti di mano).
A livello mentale invece sono ossessionato dall’idea di aver danneggiato per sempre la mia testa e la mia vita, e continuo a credere che non sarò mai più lo stesso ragazzo di prima.
Non riesco a stare sereno insomma e nessuna distrazione riesce ad aiutarmi.
In più un forte senso di colpa mi accompagna.

Decisi allora, preso da paranoia, di andare in pronto soccorso, qui mi hanno fatto analisi del sangue (tutto nella norma) e tenuto un po’ sotto sorveglianza (questo è accaduto una settimana dopo aver fatto quel tiro).

Sotto consiglio della dottoressa, per vedere se le vertigini potessero essere effetto di un problema agli organi dell’equilibrio, il giorno dopo sono andato dall’otorino e anche qui tutto è risultato nella norma.

Non convinto ho poi preso una visita da un neuropsichiatra che, dopo avermi ascoltato, mi ha tranquillizzato sull’evento e mi ha suggerito un percorso psicologico che ho iniziato (ho molte altre paranoie da dover risolvere).

Non contento ho sentito i miei due medici di base e una dottoressa amica di mia sorella, che alla storia della canna si è letteralmente messa a ridere per poi tranquillizzarmi.

Ma sospettando danni al cervello (avevo pensato anche a encefalite) sono andato dal neurologo.
Visita breve, nessun problema neurologico e terapia a base di xanax e entact che, almeno per ora, dopo una settimana non fa molto effetto.

Ho quasi finito di fare anche fisioterapia - collo e spalle contratte e dolore alla nuca mi hanno accompagnato parecchio e ancora non sono andate via del tutto.

Mi rimane un senso di pesantezza mentale (fisica e psichica) e una vista offuscata e a volte doppia.

I dolori fisici e i problemi alla vista mi fanno convincere ancora di più che non si tratti di sola ansia.


Grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.2k 1k 63
In teoria ha fatto diversi passaggi incluso la visita con prescrizione farmacologica.

Deve attendere che abbia effetto.

La benzodiazepina non andrebbe utilizzata per tempi lunghi.

Lo specialista di riferimento è lo psichiatra.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Utente
Utente
La ringrazio dottore e scusi se approfitto ulteriormente della sua disponibilità, ma tornando alla domanda iniziale, posso stare tranquillo e riferire tutti questi sintomi ad una forte ansia o è possibile che ci siano state ripercussioni fisiche e psichiche a partire da quell’evento?

Continuerò comunque la terapia che mi è stata prescritta.

La ringrazio nuovamente