Xanax 2mg rp il mio psichiatra sostiene che si può dividere la compressa

Buon giorno gentilì dottori.
Sono attualmente in cura per DAG.
Il mio psichiatra mi ha prescritto Efexor 37, 5 per iniziare, ma ho dovuto abbandonare al quinto giorno di assunzione per insonnia (mai avuta) iper attivazione generale al farmaco che mi ha provocato ore di tachicardie sopra i 120 battiti.
Appena sospeso, passato tutto.
Ora, mentre sta rivalutando la terapia, mi ha dato Xanax 2mg rp per l’ansia.
Dopo 8 giorni di assunzione in cui mi sono sentito molto affaticato, probabilmente visto il dosaggio, iniziavo ad avvertire delle scosse in testa, soprattutto muovendo lo sguardo e il capo.
Ho chiesto al medico di ridurre la dose e mi ha detto di spezzare la compressa in due parti per assumere 1mg.
Sinceramente non mi sono fidato, perché ho letto ovunque che xanax rp non va diviso altrimenti perde l’azione a rilascio prolungato.
Vorrei gentilmente sapere se è vera o non è vera questa cosa e perché il mio psichiatra mi abbia consigliato semplicemente di dividere una pastiglia (oltretutto difficilissima da spezzare vista la morfologia e spessore).


Grazie per qualsiasi delucidazione.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.2k 1k 63
Se la divide perde la proprietà RP e comunque sono disponibili formulazioni pronte ed RP anche a dosaggio minore

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Utente
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Molte grazie dottor Saverio per aver confermato questo mio dubbio. Rimane quindi una negligenza del mio curante. E ciò non mi piace. Le pongo ancora un quesito, se posso. Ho appunto assunto 2mg rp per 8 giorni, trovandomi di passaggio in un luogo lontano in montagna, dove mi era impossibile raggiungere una farmacia in tempi utili, ho smesso bruscamente la terapia, perché non volevo appunto spezzare la compressa, non ho rinnovato di conseguenza l’assunzione al mattino e arrivata sera, la notte, sono stato colto da una insonnia estenuante, il mattino seguente ero uno straccio come un dopo sbornia, mi sentivo quasi distaccato dal mio copro rispetto a ciò che guardavo attorno. È stata una sorta di crisi di astinenza vero? Anche se assunto per una settimana, vista la dose, può il mio corpo aver reagito così? Il mio psichiatra mi dice che non è possibile e che ero agitato, ma non lo ero per nulla, davvero, quando mi agito io vado in tachicardia e nel panico e come mi viene, passa e ho sempre dormito benissimo senza farmaci. Ora, in attesa di rientrare in città ho dovuto prendere altre due dosi spezzando la pastiglia da 2mg, mi è rimasta emicrania e ancora difficoltà a prendere sonno. Nulla di paragonabile a quella notte, ma comunque nonostante la stanchezza non riesco a riposare. Non è che l’interruzione brusca mi ha creato qualche danno? È organicamente possibile? Grazie ancora. Buona serata.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.2k 1k 63
Non c’è una astinenza dopo 8 giorni.

In ogni caso la benzodiazepina non può richiedere questo tipo di utilizzo e la terapia deve essere impostata per una efficacia a lungo termine.

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Utente
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Dottore se posso la aggiorno. Il nuovo psichiatra dal quale sono stato, visto
Il mio storico, ha definito la diagnosi in DAG di origine genetica, presente dalla nascita. Dai 18 anni (ora ne ho 35), non sono mai stato seguito bene, nessuno mi ha mai spiegato nulla, l’unico medico che si era espresso aveva parlato di DOC. Dai 18 anni appunto ho fatto dei cicli di circa /4/5 anni con cymbalta, ho provato a smettere 3 volte, ma entro 6 mesi uno tornavano ricadute sempre peggiori. L’ultima volta smisi 1 anno dopo un ciclo di 5 anni, da qualche mese sono in uno stato atroce tra ansia, panico e sensazione di impazzire che mi stanno consumando. Due giorni fa ho ricominciato dalla dose di 30mg e ho paura di impazzire, ho pensieri ossessivi sulla mia condizione, se sia giusto ripetere questa terapia, se il medico abbia centrato la diagnosi, se devo prendere tutto quello che mi ha dato (anche Lyrica 25mg) o continuare con cymbalta per poi passare a 60mg come in passato. Sto tutto il giorno su internet a cercare risposte e effetti collaterali ai farmaci. È plausibile che la Dag possa creare anche tutti questi stati ossessivi? O è uno stato di ossessività che mi crea ansia e panico nella vita? Io so di continuare ad essere spesso ossessivo nelle piccole cose anche completamente coperto dai periodi di cymbalta, mentre ansia e panico svaniscono. Le sarei grato con tutto il cuore se mi desse una sua opinione in merito. Il mio curante è andato in vacanza ieri e io non posso confrontarmi con la terapia appena intrapresa e nemmeno sul resto. Grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.2k 1k 63
La questione genetica la lascerei da parte.

La diagnosi alla fine precisamente quale sarebbe?

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Utente
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La diagnosi per ora è stata di disturbo d’ansia generalizzato di origine epigenetico. L’unico dubbio del medico è stato riferito al se ci fosse un carattere anche bipolare, questo dettato in particolare dalla risposta euforica agli ssri e snri. Ha un fondamento questo aspetto? Dunque, per completezza, io sono nato molto prematuro per via della gestosi di mia mamma, il feto non si nutriva da un mese. Ho ricordi molto lontani, tanti, da bambino, nella crescita, di aver sofferto fino all’adolescenza di sorte di allucinazioni uditive e visive che si acuivano negli stati febbrili. Deralizzazzioni, panico notturno. Ho passato i primi 10/12 anni di vita così. Poi queste manifestazioni sono scomparse ed è arrivata nell’adolescenza l’ansia sociale, finché mi prescrissero il primo antidepressivo. Cosa ne pensa lei dottore in base a queste informazioni? Grazie molte
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.2k 1k 63
Non riesco a comprendere come mai con una diagnosi semplice non consegue un trattamento semplice.

La diagnosi è comunque inesistente e non codificata

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Utente
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Buon giorno dottore. Vorrei aggiornarla e chiedere aiuto. Faccio un piccolo recap, dai 18 ai 35 anni ho fatto circa 4 cicli di cymbalta, durati dai 3 ai 5 anni, sospeso mediamente per durate massime di un anno, puntualmente tornavo a stare male e ricominciavo la terapia. Luglio scorso (2022), ho interrotto dopo 5 anni. Ho ricominciato ad avere ansia e panico dopo 6 mesi, un mese e mezzo fa il nuovo curante mi ha detto di ricominciare la cura con 30mg, solo che ho avuto una reazione/ attivazione pazzesca, agitazione psicologica e pensieri ipocondriaci ossessivi, non ho dormito per 20 giorni per più di 2 ore a notte nonostante la sera prendessi 30 gocce di Xanax, zolpidem e in ultima aggiunta 150mg di Lyrica. Impossibile recuperare di giorno nonostante la stanchezza, il cervello era acceso come una lampadina. Ho sopportato uno stress psico fisico davvero allucinante, sono dimagrito molto e mi sento un’altra persona psicologicamente, come se avessi preso una botta in testa. Ho ricominciato a dormicchiare solo grazie a 15 gocce di trittico la sera da una settimana, ma quella agitazione nella testa si è solo attenuata, vivo una stanchezza estrema e ho dovuto interrompere la mia vita lavorativa. Lo psichiatra ha quindi rivalutato il mio caso e ora sostiene che la mia ansia generalizzata rientri in uno spettro bipolare(?) vista la reazione così esagerata a cymbalta. Farmaco che ho preso praticamente per 15 anni e mai mi ha dato una attivazione del genere. Vorrei un suo gentile parere. La soluzione ultima dello specialista è alzare a 60mg duloxetina per vedere se i sintomi rientrano o nel caso peggiorassi sospendere tutto e iniziare Dapakin.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.2k 1k 63
Se rientra effettivamente in uno spettro bipolare non ha senso aumentare l'antidepressivo per poi decidere di fare una variazione successiva.

E' più utile sospendere e poi ricominciare una terapia più appropriata.

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Buona sera dottore, le rispondo sempre quando ho qualche dato in più per non prenderle troppo tempo. Alla fine il mio psichiatra mi ha incoraggiato nonostante tutto a provare ad assumere 60mg di cymbalta per qualche giorno, oggi sono al quinto, l’agitazione psico fisica è aumentata, insieme a nausea e diarrea. Oggi a distanza di molto tempo ho praticato autoerotismo, con difficoltà soprattutto nel mantenere l’erezione, l’eiaculazione è arrivata dopo parecchio sforzo a pene non completamente eretto. Ho provato una sensazione terribile, durante l’atto l’eccitazione era fastidiosa, quasi un continuo stupore, non so come spiegarmi, l’orgasmo è stato anch’esso fastidioso, ho provato quasi dolore, bruciore. Un’altra cosa che mi ha un po’ spaventato è che durante la masturbazione il cuore ha iniziato a rallentare molto e a comparire delle extrasistole, dopo l’orgasmo ho avuto nausea e un paio di conati, senza vomito. Ricordo che sto assumendo anche inderal un quarto la mattina un quarto la sera e 15 gocce di trittico per dormire. Ho una stanchezza estrema addosso che spesso mi obbliga a sdraiarmi. Non so più cosa pensare. Prima di iniziare la cura non stavo così. Cosa pensa di queste reazioni? Sono state davvero tremende.
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Utente
Utente
Buon giorno dottore spero di non disturbare e di poter avere un suo gentile riscontro.

Sono stato di nuovo dallo specialista che riferito a tutto il periodo di assunzione di cymbalta ovvero due mesi

Fase mista dopo lungo periodo simil ipomania iperattività del pensiero, insonnia, tensione muscolare. Percepisce rapida esauribilità cognitiva, senso di svuotamento, alternato ad inquietudine e tensione

Introduce depakin 500mg
Mantiene 60mg cymbalta
Se persiste facile esauribilita entro 10 giorni introduce 50mg un quarto di sulamid.
Mantiene trittico 15 gocce la sera.

Dunque, in tutto questo non scrive che queste reazioni siano state farmaco indotte dal cymbalta, prima di iniziare la terapia avevo ansia e panico, che sto rimpiangendo rispetto all’inferno che sto vivendo. Mi chiedo perché mi abbia lasciato in questo stato per mesi e voglia mantenere il farmaco, potenzialmente contro bilanciandolo con depakin.

Dopo due mesi mi fa rientrare nella categoria del bipolare, perché tenermi ancora un farmaco che mi ha indotto tutto questo e che non si stabilizza?

Non ce la faccio più, penso che opterò per il ricovero ospedaliero.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.2k 1k 63
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Utente
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Buon giorno dottore. Lei per caso effettua visite in video call? Me lo fa sapere per favore? Vorrei prenotare un consulto da remoto con lei. La mia situazione non migliora ed è un constante peggioramento. Ora mi è stato aggiunto Depakin, lo assumo da 3 giorni mezza compressa da 500, mi ha enfatizzato i disturbi di un altro step, mi sento il cervello a fuoco , emicrania, acufeni e orribili dissociazioni, (come quelle che avevo da bambino negli stati febbrili), si enfatizzano in caso di stress, che ormai equivale a salire in macchina o discorrere con le persone. Mi da anche molto fastidio la luce, devo tenere gli occhiali da sole all’esterno. Faccio di nuovo presente che tre mesi fa, prima di cominciare tutta questa terapia, non avevo nulla del genere, solo ansia e attacchi di panico notturni.

Ho bisogno di aiuto, sono 3 mesi che sto in questa agonia indotta dalle terapie. Non so più cosa fare.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.2k 1k 63
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