Ho l'alitofobia
Salve dottori, da ormai 6 anni la fobia di avere l'alito cattivo mi sta portando all'isolamento sociale e alla depressione.
Tutto e' iniziato nel 2017 con questo pensiero che negli anni e' diventato sempre piu invadente ed invalidante.
Ormai sono arrivata al punto che mi guardo sempre attorno per osservare le reazioni delle persone vicino a me e ogni gesto mi conferma che la mia paura e' reale.
Ovviamente prima di arrivare alla conclusione che si tratta di una mia fobia che non trova riscontro nella realta' ho fatto una visita dal dentista, dall'otorinolaringoiatra, ed infine dal gastroenterologo.
Mi e' stata diagnosticata un'esofagite da reflusso ma chiedendo conferma ad un mio caro amico e a mia madre mi e' stato detto che non e' vero che ho l'alito cattivo.
Negli ultimi mesi la fobia sta divetando sempre piu' forte ed addirittura e' arrivata a coinvolgere anche gli odori corporei, pensiero che prima non mi aveva mai sfiorato.
L'anno scorso, su insistenza di mia madre, siamo andate a fare una visita di consulenza da una psichiatra che dopo aver ascoltato i sintomi mi ha diagnosticato un disturbo compulsivo ossessivo e mi ha prescritto la paroxetina da 20 mg che ho assunto per diversi mesi.
Devo dire che grazie al farmaco sono stata meglio pero' la psichiatra mi ha fortemente suggerito di intraprendere anche in concomitanza una psicoterapia cognitivo-comportamentale per imparare a gestire questa fobia.
Quando le ho chiesto se il DOC si poteva risolvere definitivamente lei mi ha detto che non sarebbe scomparso del tutto ma che sicuramente con la terapia comportamentale e farmacologica avrei potuto imparare a gestirla efficacemente.
Sono quindi destinata a convivere con questo disturbo per tutta la vita?
Generalmente quanto dura un percorso di psicoterapia per il trattamento del DOC?
Tutto e' iniziato nel 2017 con questo pensiero che negli anni e' diventato sempre piu invadente ed invalidante.
Ormai sono arrivata al punto che mi guardo sempre attorno per osservare le reazioni delle persone vicino a me e ogni gesto mi conferma che la mia paura e' reale.
Ovviamente prima di arrivare alla conclusione che si tratta di una mia fobia che non trova riscontro nella realta' ho fatto una visita dal dentista, dall'otorinolaringoiatra, ed infine dal gastroenterologo.
Mi e' stata diagnosticata un'esofagite da reflusso ma chiedendo conferma ad un mio caro amico e a mia madre mi e' stato detto che non e' vero che ho l'alito cattivo.
Negli ultimi mesi la fobia sta divetando sempre piu' forte ed addirittura e' arrivata a coinvolgere anche gli odori corporei, pensiero che prima non mi aveva mai sfiorato.
L'anno scorso, su insistenza di mia madre, siamo andate a fare una visita di consulenza da una psichiatra che dopo aver ascoltato i sintomi mi ha diagnosticato un disturbo compulsivo ossessivo e mi ha prescritto la paroxetina da 20 mg che ho assunto per diversi mesi.
Devo dire che grazie al farmaco sono stata meglio pero' la psichiatra mi ha fortemente suggerito di intraprendere anche in concomitanza una psicoterapia cognitivo-comportamentale per imparare a gestire questa fobia.
Quando le ho chiesto se il DOC si poteva risolvere definitivamente lei mi ha detto che non sarebbe scomparso del tutto ma che sicuramente con la terapia comportamentale e farmacologica avrei potuto imparare a gestirla efficacemente.
Sono quindi destinata a convivere con questo disturbo per tutta la vita?
Generalmente quanto dura un percorso di psicoterapia per il trattamento del DOC?
La Terapia Breve Strategica utilizza tecniche meno convenzionali rispetto alla Terapia Cognitivo-Comportamentale, che in buona percentuale secondo gli studi effettuati dai promotori di questo approccio, sono efficaci in tempi brevi (in genere 2-3 mesi). Affrontare anche fattori predisponenti o traumatici del passato potrebbe migliorarne l'efficacia ed i tempi restare più o meno gli stessi.
Valentina Sciubba Psicoterapeuta
Terapia Breve strategico-gestaltica
Colloqui a distanza
www.valentinasciubba.it
3381762781
Utente
Salve Dottoressa Sciubba,
sto pensando di rivolgermi ad uno psicologoco online perche' piu' comodo per me. Ritiene che la psicoterapia online sia ugualmente efficace?
sto pensando di rivolgermi ad uno psicologoco online perche' piu' comodo per me. Ritiene che la psicoterapia online sia ugualmente efficace?
si, senz'altro, sempre che la connessione sia buona ed esclusa la somministrazione di test.
Valentina Sciubba Psicoterapeuta
Terapia Breve strategico-gestaltica
Colloqui a distanza
www.valentinasciubba.it
3381762781
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.5k visite dal 26/10/2023.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.