Sentirsi diversi

Buonasera Dottori,

da qualche anno mi sono resa conto che non sono più la stessa donna di un tempo.
Ho 31 anni e mi rendo conto che qualcosa è cambiato a livello mentale.
Ho avuto ulteriore conferma quando un anno fa ho iniziato a lavorare e quindi a rapportarmi con gli altri.
Il più delle volte ho difficoltà a parlare e ha trovare le parole giuste per esprimermi.
A volte non comprendo le cose subito ma ci vuole un po’ di tempo e invece qualche collega capisce subito il da farsi.
Premetto che sono sposata e mio marito ha una disabilità.
Vivo una situazione pesante e ho quasi tutto se non del tutto io il peso della famiglia.
Mio marito non lavora.
Ho molte pressioni e sono quasi sempre stanca.
Arrivo già stanca a lavoro e me ne vergogno tantissimo.
Mi vergogno perché temo che i colleghi possano pensare che sono una persona giovane ma sempre stanca, non attenta oppure temo che l’abbiano sempre con me o che parlino male di me tra di loro.
Vivo tutto ciò con stress.
Non so come uscirne.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.9k 187
Gentile utente,
dalla sua email emergono una serie di elementi di vita difficoltosi e inoltre anche novità non ancora metabolizzate, come il suo lavoro.
Tutte insieme, queste cose possono provocare uno stress permanente che poi si traduce nella stanchezza, nella difficoltà a capire e a parlare, in quella vergogna nei confronti dei colleghi che non ci sarebbe se lei fosse in una situazione globalmente serena o meno "pesante".
Vorrei chiederle se il suo riposo notturno è tranquillo; se si sveglia bene; che sogni fa; qual è la qualità globale della sua relazione matrimoniale, sessualità inclusa; qual è il suo rapporto con la famiglia d'origine; se ha concretizzato la maternità, come desiderava; se le capita di fare o progettare cose divertenti nella giornata o per il fine settimana.
Una condizione di stress permanente è una minaccia per la salute fisica e mentale, oltre che per le relazioni personali e professionali.
Ci sono delle soluzioni da percorrere in autonomia, in gruppi terapeutici o con l'aiuto di professionisti.
Prenda in considerazione un po' tutto.
Le faccio tanti auguri e rimango in attesa.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
Gentile Dottoressa,

Innanzitutto grazie per avermi risposto. Per quanto riguarda le domande che mi ha posto, partendo dal riposo notturno purtroppo non sempre riesco a riposare bene. I sogni a volte appaiono confusi, mi capita spesso di sognare il periodo scolastico e adolescenziale. La mia vita matrimoniale ha alti e bassi perché ancora mio marito non è riuscito a trovare una sistemazione lavorativa a causa della sua disabilità. Invece per quanto riguarda il fatto di essere diventata mamma era un desiderio che avevo e che quindi sono felice di aver realizzato. Il fatto di progettare cose divertenti, a dire il vero, non mi capita mai. Non ricordo quale sia stata l’ultima volta che mi sono divertita. Questo fatto mi rende molto triste. Purtroppo, mio marito non guida e non potrà mai guidare. Fortunatamente io guido ma non sempre me la sento di uscire la sera perché il fine settimana desidero riposarmi. In attesa di un suo gentile le porgo i miei più sinceri saluti.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.9k 187
Gentile utente,
il fatto che riposa male e che il sogno la riporta al passato indicherebbe una condizione di disagio, come lei conferma scrivendo che non progetta mai cose divertenti.
Non ci ha detto nulla sui suoi rapporti con la famiglia d'origine.
Si ha l'impressione che contribuisca ad intristirla la disabilità di suo marito; quando lo ha conosciuto lavorava, immagino; e spero che la disabilità non coinvolga la sfera attinente alla relazione matrimoniale a alla genitorialità.
In queste condizioni sembrerebbe importante trovare stimoli positivi, progetti verso il futuro, per lei ma anche per suo marito e per i vostri figli.
Il lavoro dovrebbe essere la boccata d'ossigeno, il tonico che le permetta di trovare amicizie e nuove energie.
Se così non avviene, forse ricorrere ad un aiuto specialistico per trovare la strada al recupero del piacere di vivere e la risorsa del relax sarebbe opportuno.
Valuti anche la necessità di un consulto medico.
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com