Ansia e sensazione di vivere in un film

Salve, sono una ragazza di 28 anni e
ho già scritto qualche mese fa su questo forum ma vorrei un parere ulteriore, perché nel frattempo le cose sono cambiate.

Ho trascorso un ultimo anno abbastanza estenuante dal punto di vista psichico perché mi sono abilitata come avvocato e ho sottoposto il mio fisico ad un forte stress per studiare (per diversi mesi studiavo in media 10/11 ore al giorno).

Il calvario è iniziato dapprima con una sottile sintomatologia fisica: mancanza d aria e sensazione di nodo in gola nei mesi addietro e poi sono subentrate le prime crisi di ansia (premetto di essere comunque una persona ipocondriaca).

Dopo esami cardiologici non è risultato niente ma a metà novembre ho avuto una forte crisi di panico che mi ha costretta ad andare in P.
S. e mi sono ripresa dopo gocce di xanax.

Da allora ho sperimentato 3/4 crisi di panico al giorno cui si ricollegava in maniera intrusiva il pensiero della morte fino a che ho deciso di iniziare un percorso di psicoterapia.

Attualmente sono passati un mese e mezzo da quando ho intrapreso il percorso e non ho più crisi di panico, la cosa però che è subentrata sono domande di tipo esistenziale: dapprima " perché viviamo?
" " Chi sono"?
Perché esisto?
Poi ho iniziato a chiedermi se la vita fosse reale e la realtà esistesse... questo mi ha portato a sviluppare una sorta di derealizzazione, nel senso che avverto di essere dissociata dalla realtà e molte volte mi percepisco dall' esterno.

Ne ho parlato con il mio psicoterapeuta e dice che la mia non è la vera derealizzazione ma io mi interrogo sulla realtà e ne consegue ciò.

Durante il periodo di Natale ho cercato di non dare peso a questo sintomo e mi sembrava di essere tornata "normale "...poi però è ritornato ed ora è altalenante (in situazioni in cui sto all esterno con gli amici ecc non avverto questa dissociazione, quando sono da sola a casa di più).

Talvolta ho anche paura di impazzire perché mi chiedo come mai mi sembra di non vivere in prima persona e vorrei capire se secondo voi è solo frutto della mia mente o c è dell' altro...se nel caso dovessi fare anche dei controlli medici.

Vorrei tornare a vivere come due mesi fa, prima che iniziasse tutto questo...per cui ogni vostro parere è ben accetto.

Grazie a tutti.
[#1]
Dr.ssa Susanna Mattoccia Psicologo 22 2
Buongiorno. Credo che le sue siano "semplicemente" manifestazioni ansiose. Quando è a casa da sola, senza stimoli esterni, si focalizza su questi pensieri e di conseguenza vive questo stato di malessere. Consideri che la psicoterapia (soprattutto per alcuni orientamenti) ha la funzione di stimolare nuove domande, ma l'intrusività con la quale le si presentano e il grado di angoscia associato mi fa pensare più a un disturbo d'ansia. Il forte stress avrà sicuramente contribuito; in più si è appena abilitata, dunque il suo ruolo sociale ha subito delle modifiche e non sempre i cambiamenti sono facili da gestire.
Continui il suo percorso di psicoterapia e in bocca al lupo!!

Dott.ssa Susanna Mattoccia

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